Un anonimo revisore di bozze, Raimundo Silva, che lavora per una casa editrice, nella correzione finale di un libro sulla storia del Portogallo, decide di inserire la paroletta ‘non’nel passo in cui si narra dell'aiuto dei crociati, in viaggio verso la Terrasanta, al re Alfonso Henriques. La storia così viene sovvertita: i crociati non accettano di combattere a fianco del sovrano nella sua riconquista del Portogallo. Raimundo Silva ha commesso una grave infrazione, si è intromesso non solo nell'opera altrui, ma ha capovolto la cronaca storica. Maria Sara che lavora nella direzione della casa editrice, gli propone di riscrivere davvero la storia dell’assedio, in modo che i fatti rendano giustizia al popolo portoghese: i mori saranno sconfitti senza l'aiuto altrui. La storia dell'assedio diventa anche la storia dell'amore fra lo stesso revisore e Maria Sara, costruito abbattendo le iniziali barriere. L'amore quindi è la fine dell'assedio. Romanzo poetico, capace di emozionare. ( )

Un altro di quei libri che io definisco D.O.C.G. La mia “Riserva speciale”. I libri da centellinare.
E’ Saramago e tanto basta.
Le parole, le frasi, si susseguono e concatenano a creare arabeschi di pensieri leggeri e sorprendenti, da seguire con cura e pazienza per non correre il rischio di perderne niente, per goderne fino in fondo.
La trama è poco più che un pretesto, ma ti dice che:
il caso non esiste, perché anche le cose più imprevedibili e inaspettate sono comunque e sempre determinate da qualche tua azione più o meno consapevole;
la storia porta il nome dei grandi, ma si regge sulle “spalle” dei piccoli e poco importa ai fini dell’assedio se i nobili crociati diranno si o no purché i soldati non incrocino le braccia;
l’amore è una cosa preziosa e delicata da trattare con cura come… una rosa.
E una leggera e divertita ironia pervade tutto. ( )