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Emma è una giovane donna ricca e sfrontata, che trascorre il proprio tempo prendendosi cura del padre ipocondriaco e giocando a combinare matrimoni. Dopo aver trovato marito alla governante si dedica con grande convinzione all'ingenua Harriet Smith, una ragazza povera e semplice che spera di poter spingere tra le braccia di Mr Elton, il vicario. Con l'indipendenza di chi non teme i sentimenti, Emma intreccia flirt, manovra dietro le quinte e risponde con prontezza alle rimostranze di Mr Knightley, l'unico in grado di scorgere la pericolosità delle sue iniziative e capace di tenerle testa. Con "Emma" Jane Austen crea un personaggio che, secondo le parole dell'autrice, non poteva piacere ad altri che a lei: una protagonista presuntuosa e pungente, ben consapevole della propria bellezza e intelligenza. Tutto in lei è superficie, regola sociale indiscussa e indiscutibile. Perché allora ci si affeziona a lei e si spera, tutto sommato, che la faccia franca? Perché la Austen la ama e amandola le ha dato uno spessore umano complesso e sfaccettato, capace di incantare il lettore.… (altro)
Sarasamsara: Like Austen's novels, The Makioka Sisters traces the daily lives and romances of an upper-class family-- the only difference is that this is pre-war Japan, not Regency England. Like in one of Austen's works, when you close the novel you feel like you are closing the door on someone's life.… (altro)
kara.shamy: In some ways the heroines in these two novels are alike, but they are very different in other respects, and more strikingly, their respective journeys to the altar/married life go in diametrically opposite ways, in a sense! Both are true classics in my estimation; reading these two novels exposes the reader to two of the greatest English-language novelists of all time in the height of their respective powers. While all readers and critics do not and will not share this superlative view, few would dispute these are two early female masters of the form and are well worth a read on that humbler basis ;) Enjoy!… (altro)
nessreader: Both Emma and Miss M are about ambitious, capable upper class women who can only express themselves as social hostesses. Both heroines are managing and bossy - Miss M, a generation younger, is played more for laughs, but there is a strong parallel. And both end in utter satisfaction for heroine and reader alike.… (altro)
La protagonista, Emma Woodhouse è una giovane donna bella, ricca e intelligente; figlia della benestante borghesia inglese, diventa amica di Harriet Smith, una donna di ben diverse fortune. Ma Emma, senza tener conto della differenza di classe sociale, si ostina a voler trasformare l'amica in una donna di grande fascino, un essere costruito a sua immagine e somiglianza. E nel frattempo non esita a intrecciare un flirt con un giovanotto, Frank Churchill.
Libro estremamente lento, in circa 500 pagine succede poco o niente, se non "Intrallazzi" per opera di Emma. Personaggio a cui non sono riuscita ad affezionarmi, proprio perchè lei stessa si mette in una posizione di superiorità, cercando di decidere della vita degli altri e in fine poco rispettosa della sua amica e degli altri in generale... Salvo la scrittura della Austen....per il resto è stato una lettura che non mi ha lasciato niente... ( )
Rileggendo un libro di Jane Austen mi sembra sempre di tornare a casa: dopo poche righe già sono immersa nella vita di provincia inglese, coi suoi rituali e le sue ipocrisie. In nessun altra opera l'autrice è riuscita a cogliere così perfettamente lo spirito e la vivacità dei villaggi di campagna; Highbury sembra prendere vita davanti ai nostri occhi con la sua sfilata di personaggi eccentrici, pettegolezzi e fatuità. Questo romanzo è il più tardo fra i tre capolavori riconosciuti della Austen, ed è forse la summa della sua arte. La brillantezza di Orgoglio e Pregiudizio e l'introspezione psicologica di Mansfield Park le ritroviamo qui, temperate ed arricchite da un' ironia più pungente del solito: tutti sono alla berlina, e prima fra tutti proprio la protagonista. Snob, viziata ed assolutamente incapace di penetrare a fondo persone e circostanze, Emma è l'emblema di quell'ottusità benintenzionata propria di certa parte della buona società. La Austen come al solito non si perde in fronzoli e divagazioni: si concentra sui dialoghi e i caratteri, descrivendo personaggi e situazioni con uno stile arguto e inarrivabile che la rende la maestra indiscussa del suo genere. ( )
The institution of marriage, like the novel itself, has changed greatly since Austen’s time; but as long as human beings long for this kind of mutual recognition and understanding, “Emma” will live.
“Perhaps the key to Emma’s perfection, however, is that it is a comic novel, written in a mode that rarely gets much respect. It’s exquisitely ironic.”
“The presiding message of the novel is that we must forgive Emma for her shortcomings just as she can and does learn to excuse the sometimes vexing people around her. There is, I believe, more wisdom in that than in many, many more portentous and ambitious novels. Emma is flawed, but ‘Emma’ is flawless."
It’s a small but striking and instructive demonstration, the careful way Emma appraises the character of the various men who jockey for her attentions and those of the women around her. We could all learn from her example.
"In January 1814, Jane Austen sat down to write a revolutionary novel. Emma, the book she composed over the next year, was to change the shape of what is possible in fiction."
"The novel’s stylistic innovations allow it to explore not just a character’s feelings, but, comically, her deep ignorance of her own feelings. "
"Those who condemn the novel by saying that its heroine is a snob miss the point. Of course she is. But Austen, with a refusal of moralism worthy of Flaubert, abandons her protagonist to her snobbery and confidently risks inciting foolish readers to think that the author must be a snob too"
Emma Woodhouse, avvenente, intelligente e ricca, con una casa provvista di ogni agio e un'indole felice, pareva riunire in sè alcuni dei migliori vantaggi dell'esistenza; ed era vissuta circa ventun anni nel mondo senza quasi conoscere dispiaceri o contrarietà.
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Ultime parole
Ma, nonostante queste deficienze, i voti, le speranze, la fiducia, le predizioni del piccolo gruppo di veri amici che si trovarono presenti alla cerimoniafurono interamente corrisposti dalla perfetta felicità dell'unione
Emma è una giovane donna ricca e sfrontata, che trascorre il proprio tempo prendendosi cura del padre ipocondriaco e giocando a combinare matrimoni. Dopo aver trovato marito alla governante si dedica con grande convinzione all'ingenua Harriet Smith, una ragazza povera e semplice che spera di poter spingere tra le braccia di Mr Elton, il vicario. Con l'indipendenza di chi non teme i sentimenti, Emma intreccia flirt, manovra dietro le quinte e risponde con prontezza alle rimostranze di Mr Knightley, l'unico in grado di scorgere la pericolosità delle sue iniziative e capace di tenerle testa. Con "Emma" Jane Austen crea un personaggio che, secondo le parole dell'autrice, non poteva piacere ad altri che a lei: una protagonista presuntuosa e pungente, ben consapevole della propria bellezza e intelligenza. Tutto in lei è superficie, regola sociale indiscussa e indiscutibile. Perché allora ci si affeziona a lei e si spera, tutto sommato, che la faccia franca? Perché la Austen la ama e amandola le ha dato uno spessore umano complesso e sfaccettato, capace di incantare il lettore.
Libro addirittura più noioso di Mansfield Park. (