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Sto caricando le informazioni... Diario assolutamente sincero di un indiano part-time (2007)di Sherman Alexie
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Working in the voice of a 14-year-old forces Alexie to strip everything down to action and emotion, so that reading becomes more like listening to your smart, funny best friend recount his day while waiting after school for a ride home. Ha come guida per lo studenteHa come guida per l'insegnantePremi e riconoscimentiMenzioniElenchi di rilievo
Budding cartoonist Junior leaves his troubled school on the Spokane Indian Reservation to attend an all-white farm town school where the only other Indian is the school mascot. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)813.54Literature English (North America) American fiction 20th Century 1945-1999Classificazione LCVotoMedia:
Sei tu?Diventa un autore di LibraryThing. Hachette Book Group3 edizioni di questo libro sono state pubblicate da Hachette Book Group. Edizioni: 0316013684, 0316013692, 0316068209 Recorded BooksUna edizione di quest'opera è stata pubblicata da Recorded Books. |
Vorrei finire qui la recensione perché a dire di più mi sembra di sminuire l’impatto emotivo che (su un bianco) può (o dovrebbe) avere questo romanzo, ispirato dalla vera storia della vita dell’autore, Sherman Alexie. C’è ancora troppa gente che è convinta che il privilegio dei bianchi non esista.
Lo so che sentirsi dare dei privilegiati o dei razzisti non è piacevole: per fortuna la nostra società si è evoluta abbastanza da connotare negativamente queste due parole (anche se sulla seconda, negli ultimi tempi, inizio a nutrire dei dubbi…). Però è così: non perché siamo tutti orribili persone, ma perché siamo cresciuti in un mondo dove tutta una serie di comportamenti e abitudini sono considerati normali, anche se non dovrebbero esserlo affatto.
Allora, invece di prendercela con le persone di colore che ce lo fanno notare, bisognerebbe iniziare a fare autocritica per demolire tutto il razzismo interiorizzato, che è quello più pericoloso, visto che non siamo consapevoli di esserne “portatori sani”.
Quindi no, non vi dirò nient’altro di questo romanzo se non: procuratevelo, leggetelo e regalatelo, soprattutto ai giovani lettori. ( )