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Sto caricando le informazioni... Dei delitti e delle pene (1746)di Cesare Beccaria
Italian Literature (76) Sto caricando le informazioni...
Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro. La giustizia è il vincolo necessario a tenere insieme una società e tutte le pene che oltrepassano questo vincolo sono, per loro stessa natura, ingiuste. È questo principio semplice e rivoluzionario ad animare il più celebre trattato dell'Illuminismo italiano: pagine che tuonano contro la pena di morte, la tortura, l'oscurità delle leggi, la confusione tra reati e peccati. Pubblicato per la prima volta nel 1764, nelle intenzioni di Beccaria questo scritto avrebbe dovuto dare inizio a una nuova era, sciogliendo una volta per sempre il diritto dalla violenza, la legge dall'arbitrio, la giustizia dal privilegio. ( ) “Non vi è libertà ogni qualvolta le leggi permettono che, in alcuni eventi, l’uomo cessi di essere persona e diventi cosa.” Tale affermazione di Beccaria, che potrebbe a buon diritto essere presa a motto di tutto l’Illuminismo, è il centro di questo scritto notissimo sulla funzione rieducativa della pena e contro la condanna a morte, chiamata senza eufemismi “pubblico assassinio”. Pagine la cui modernità non smette di sorprendere. nessuna recensione | aggiungi una recensione
Appartiene alle Collane EditorialiCentopaginemillelire (194)
"Dei delitti e delle pene" from Cesare Beccaria. Giurista, filosofo, economista e letterato italiano (1738-1794). Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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