San Girolamo, il grande traduttore della Bibbia dall'ebraico e greco in latino, esortava: «Leggi spesso le divine Scritture; anzi, le tue mani non depongano mai il libro sacro». Ponendosi in ascolto di questo monito, l'Autore propone due percorsi. Nel primo itinerario, all'interno dell'Antico Testamento ebraico, si sono selezionati quei vocaboli che ne sono per importanza la spina dorsale, una sessantina circa. Essi sono proposti nei loro caratteri originari, trascritti per una lettura nel nostro alfabeto e poi ampiamente spiegati, perché esprimono i temi fondamentali del messaggio delle Scritture. Siamo così in sintonia con la voce di Gesù che queste parole le aveva imparate, le conosceva bene e le ripeteva nella liturgia ebraica e nella preghiera personale. Segue poi un altro percorso, all'interno della lingua greca, che ha generato molti nostri vocaboli, anche perché noi siamo eredi di quella cultura, sia nella sua forma classica sia in quella «ellenistica». A quest'ultima appartengono i libri che compongono il Nuovo Testamento. Anche in questo caso si è operata la selezione di una cinquantina dei vocaboli più importanti dal punto di vista del messaggio: una sorta di manuale sintetico della teologia neotestamentaria. Il lettore è condotto per mano a iniziare questa avventura di conoscenza delle lingue originali della Bibbia. Avventura «curiosa», perché la fede è un «prendersi cura» che esige anche un impegno, talora faticoso, di studio e apprendimento. Ma questa gioiosa fatica è propedeutica al dialogo con Dio in Gesù Cristo, sua Parola vivente.
Diversi punti di vista. Impossibilità: Alcuni sostengono che la lingua di Dio sia per definizione al di là della nostra comprensione umana. Essendo un essere infinitamente superiore, Dio comunicherebbe in un modo che trascende i limiti del nostro linguaggio e della nostra mente.
Accessibilità: Altri invece credono che Dio, pur nella sua immensità, abbia scelto di rivelarsi all'umanità anche attraverso il linguaggio. La Bibbia, in questa prospettiva, viene vista come una testimonianza della lingua divina, adattata alla nostra capacità di comprensione.
Metafora: Un'altra interpretazione suggerisce che la "lingua di Dio" non sia da intendersi letteralmente, ma piuttosto come una metafora per descrivere la realtà divina. In questo senso, la natura, l'arte, l'amore e la stessa esperienza umana potrebbero essere considerate espressioni del linguaggio divino.
Riflessioni personali:
In definitiva, la possibilità di immaginare la lingua di Dio è una questione di fede personale. Per alcuni, è un'immagine concreta che offre conforto e ispirazione. Per altri, è un concetto simbolico che invita a una riflessione più profonda sul mistero divino.
Indipendentemente dalla propria posizione, la domanda sulla lingua di Dio ci spinge a confrontarci con la vastità dell'universo e con i limiti della nostra conoscenza. E' un invito ad aprirci a nuove possibilità e a cercare nuove forme di comunicazione per avvicinarci al divino.
Oltre a queste riflessioni. La concezione della lingua di Dio varia a seconda delle diverse religioni e culture. Alcune correnti di pensiero mistico e teosofico esplorano la possibilità di un linguaggio universale che trascende le barriere linguistiche.
La linguistica moderna ha sviluppato strumenti e teorie per analizzare la struttura e il funzionamento del linguaggio, offrendo nuove prospettive per comprendere la complessità della comunicazione umana.
La domanda sulla lingua di Dio rimane aperta e senza una risposta definitiva. Ma il suo fascino risiede proprio nel suo potere di stimolare l'immaginazione, la riflessione e la ricerca di una connessione più profonda con il mistero.
------
Un viaggio affascinante attraverso le parole bibliche. "L'Alfabeto di Dio" di Gianfranco Ravasi è un'opera monumentale che invita il lettore a intraprendere un affascinante viaggio attraverso le parole chiave della Bibbia. Il Cardinale, con la sua profonda conoscenza delle lingue originali e la sua capacità comunicativa fuori dal comune, guida il lettore in un'esplorazione di circa 110 termini ebraici e greci che costituiscono la spina dorsale della Scrittura.
Il libro è diviso in due sezioni: la prima dedicata all'Antico Testamento e la seconda al Nuovo. In ogni sezione, Ravasi seleziona parole di particolare importanza e le analizza in profondità, offrendo al lettore una ricca spiegazione del loro significato etimologico, storico, teologico e culturale.
L'autore non si limita a fornire definizioni precise, ma spazia con erudizione e maestria attraverso riferimenti letterari, filosofici e scientifici, intrecciando sapientemente il testo sacro con la storia, l'arte e l'attualità.
Un'opera per credenti e non credenti. "L'Alfabeto di Dio" non è solo un'opera di grande valore per i credenti, ma anche per coloro che si avvicinano alla Bibbia per la prima volta o che desiderano approfondire la loro conoscenza. Il linguaggio chiaro e accessibile di Ravasi, unito alla sua capacità di cogliere la bellezza e la profondità delle parole bibliche, rende questo libro un'opera preziosa per tutti coloro che desiderano esplorare il ricco universo della Scrittura.
Un invito a riscoprire la potenza della Parola. "L'Alfabeto di Dio" è più di un semplice dizionario biblico. È un invito a riscoprire la potenza della Parola di Dio e la sua capacità di illuminare la nostra vita. Attraverso l'analisi delle parole bibliche, Ravasi ci conduce a riflettere sui grandi temi dell'esistenza umana, come l'amore, la fede, la speranza, la giustizia e la libertà.
Un'opera da non perdere. "L'Alfabeto di Dio" è un'opera di grande valore che si distingue per la sua profondità, la sua erudizione e la sua accessibilità. Un libro da non perdere per tutti coloro che desiderano approfondire la loro conoscenza della Bibbia e riscoprire la bellezza e la saggezza della Parola di Dio.
Oltre alla recensione, ecco alcuni punti di forza del libro. La vastità e la profondità delle conoscenze di Ravasi, che spaziano dalla filologia all'esegesi biblica, dalla filosofia alla teologia.La capacità di Ravasi di rendere accessibili anche i concetti teologici più complessi. La ricchezza di riferimenti letterari, filosofici e scientifici che arricchiscono il testo.
La passione e l'entusiasmo con cui Ravasi trasmette il suo amore per la Bibbia.
In definitiva, "L'Alfabeto di Dio" è un'opera che rappresenta un punto di riferimento importante per chiunque desideri approfondire la propria conoscenza della Bibbia e del suo messaggio. Un libro da leggere e da rileggere, per scoprire sempre nuovi significati e nuove sfaccettature della Parola di Dio. ( )