Fai clic su di un'immagine per andare a Google Ricerca Libri.
Sto caricando le informazioni... Thinking to Some Purpose (1939)di L. Susan Stebbing
Nessuno Sto caricando le informazioni...
Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro. nessuna recensione | aggiungi una recensione
Appartiene alle Collane EditorialiPelican Books (A44)
"Despite huge advances in education, knowledge and communication, it can often seem we are neither well-trained nor well-practiced in the art of clear thinking. Our powers of reasoning and argument are less confident that they should be, we frequently ignore evidence and we are all too often swayed by rhetoric rather than reason. But what can you do to think and argue better? First published in 1939 but unavailable for many years, Susan Stebbing's Thinking to Some Purpose is a classic first-aid manual of how to think clearly and remains astonishingly fresh and insightful. Written against a background of the rise of dictatorships and the collapse of democracy in Europe, it is packed with useful tips and insights. Stebbing offers shrewd advice on how to think critically and clearly, how to spot illogical statements and slipshod thinking, and how to rely on reason rather than emotion. At a time when we are again faced with serious threats to democracy and freedom of thought, Stebbing's advice remains as urgent and important as ever. This Routledge edition of Thinking to Some Purpose includes a new Foreword by Nigel Warburton and a helpful Introduction by Peter West, who places Susan Stebbing's classic book in historical and philosophical context"-- Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
Discussioni correntiNessunoCopertine popolari
Google Books — Sto caricando le informazioni... VotoMedia:
Sei tu?Diventa un autore di LibraryThing. |
L. Susan Stebbing, pubblicò Thinking to Some Purpose nel 1939, sottolineando la necessità per le persone comuni di sviluppare le proprie capacità di pensiero critico, per evitare di essere fuorviate da una lingua ingannevole e da logiche basate su infondate conclusioni. Era profondamente consapevole del potere del linguaggio e dei suoi potenziali usi e abusi, avvertiva la necessità di una migliore comprensione di questo aspetto della comunicazione umana. Era la chiave per una società informata e impegnata. La sua società, quella del suo tempo, in Inghilterra. Siamo alla vigilia della seconda guerra mondiale e lei avvertiva la necessità per un popolo democratico di pensare chiaramente, senza le distorsioni dovute a pregiudizi inconsci e ignoranza non riconosciuta. Un chiaro appello al pensiero individuale, critico e razionale. Tipicamente inglese. Per la sua epigrafe, Stebbing scelse una citazione sulla libertà di pensiero del libero pensatore del XVIII secolo Anthony Collins, che aveva scritto:
… se abbiamo il diritto di conoscere qualsiasi Verità, abbiamo il diritto di pensare liberamente, o di usare le nostre Comprensioni, nel tentativo di scoprire il Significato di qualsiasi Proposizione, nel considerare la natura della Prove a favore o contro di essa, e nel giudicarle secondo l’apparente Forza o debolezza delle prove: perché non c’è altro modo per scoprire la Verità.
Anthony Collins, Discorso del pensiero libero (1713)
Stebbing fu una docente universitaria e poi professore in un mondo filosofico quasi completamente dominato dagli uomini. Nel 1933, fu la prima donna nel Regno Unito ad essere nominata professore ordinario di filosofia. Stebbing è rimasta poco conosciuta al di fuori dei circoli accademici specialistici e non ha nulla dell’aura quasi mitica che circonda il “grande” pensiero filosofico come quello di Bertrand Russell o di G.E. Moore, entrambi suoi contemporanei. Stebbing nacque nel nord di Londra nel 1885. Morì nel 1943 a soli 57 anni di cancro.
In Thinking to Some Purpose, un testo filosofico rivolto al grande pubblico, si propose di riflettere sulla lettura, ma anche di educare le persone a capire la filosofia intesa come un beneficio per il mondo reale, addestrando i suoi lettori su come praticarla. Il libro è descritto sulla copertina dell’edizione Pelican come “Un manuale di pronto soccorso per pensare con chiarezza, che mostra come rilevare le illogicità nei processi mentali di altre persone e come evitarle nei nostri”. Proprio come il manuale dell’utente di un’auto istruisce il proprietario su come percorrere la strada. Un libro scritto per aiutare i suoi lettori a pensare nel modo giusto ed evitare le insidie comuni. Pensare con chiarezza come “liberi pensatori”.
Il “libero pensiero” risale all’Illuminismo europeo e originariamente implicava il rifiuto dell’autorità religiosa e del dogma accademico alla luce dei nuovi sviluppi della scienza. In sostanza, i liberi pensatori spingevano per una democratizzazione della conoscenza e credevano che dovessimo seguire la nostra ragione piuttosto che la Bibbia o gli antichi testi filosofici. Il frontespizio di Thinking to Some Purpose include anche una citazione del filosofo del XVIII secolo Anthony Collins che ho citato innnanzi.
Come i liberi pensatori del XVII e XVIII secolo, Stebbing credeva che dovremmo evitare l’autorità come fonte di conoscenza e affidarci invece alle nostre capacità razionali. Credeva che gli individui fossero veramente liberi solo quando fossero in grado di pensare con chiarezza. Per lei, scrivere, mentre l’ombra del fascismo e del nazismo calava sull’Europa negli anni ’30, era un problema urgente. Nell’epilogo di Thinking to Some Purpose, dice al lettore che: “Il mio argomento è la libertà della mente.”
Fin qui il libro con il suo contenuto e le intenzioni di chi lo scrisse. Coincidenza significativa ha voluto che io conoscessi questo libro, agli inizi degli anni sessanta, in un luogo dove il pensiero pensato aveva davvero bisogno di essere aiutato, conosciuto ed organizzato. Nei testi della bibliografia che dovetti studiare durante il corso di infermiere mentale c’era anche questo libro. Ero finito in Inghilterra a fare quel lavoro per guadagnarmi da vivere e studiare. Era un testo al quale mr. Smith, il tutor del corso, teneva molto. Prima coincidenza.
Successivamente, la seconda coincidenza volle che me lo ritrovarsi, come testo adottato, durante il corso per corrispondenza che avevo con il Metropolitan College di St. Albans nel corso di cultura e civiltà inglese. Tutto sembra “tenersi”, come dicono i francesi. Un testo scritto e pubblicato nel giorno della mia data di nascita, un testo in uso per il corso di infermieristica mentale in un ospedale mentale per deficienti mentali, secondo la terminologia del tempo, un libro di testo per lo studio della lingua e della cultura di lingua inglese. Coincidenze quanto mai significative e decisive per avere la conferma, anche a distanza di oltre mezzo secolo, che bisogna saper leggere per ben capire. Per liberare la propria mente.
MEDIUM -https://angallo.medium.com/saper-leggere-per-saper-pensare-cc14a4508f39 ( )