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Sto caricando le informazioni... Cronache marziane (1950)di Ray Bradbury
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Si tratta di una trentina di brevi storie, fra loro in qualche modo collegate, relative ad un ipotetico rapporto fra gli umani e Marte. Vi si narra perciò di diverse spedizioni apparentemente fallite fino ad una vera e propria invasione umana del pianeta alieno. Scritte fra il 1946 ed il 1950 le cronache di Bradbury inteneriscono per alcuni riferimenti storicamente superati (ad esempio sul ruolo della donna qui rappresentata solo fra mura domestiche e subalterna al maschio) ma entusiasmano per le doti immaginifiche dell'autore. Formidabili fantasie sui marziani concepiti e magnificamente descritti come esseri immateriali di elevata sensibilità, sfere vaganti di fuoco azzurrino, entità in grado di materializzarsi in qualunque corpo ma comunque dotati di saggezza sovrumana. Quanto agli uomini, Bradbury narra di vite semplici e dolenti della provincia americana che sul pianeta alieno non cercano riscatti ma solo, forse, la pace. Infine, il pianeta Terra verrà distrutto dalla guerra atomica e la nostalgia per un mondo alieno che in realtà non esiste più si confonde con la nostalgia per la Terra che, appunto, non esiste più anch'essa. Paesaggi fiabeschi, vascelli di sabbia perduti dentro mari morti che continuano a morire, vaghe ricerche di ricongiunzione all'altro di là. Molto piacevoli i racconti sulla marziana riproduzione e distruzione di casa Husher, sul tentativo di alcuni padri cristiani di portare su Marte il messaggio di Cristo per poi capire che i marziani sono spiritualmente assai più evoluti..."Ci fu un tempo in cui eravamo uomini...e quello che siamo diventati è stato dimenticato..."
"Die Mars-Chroniken" von Ray Bradbury ist ein klassischer Science-Fiction-Roman, der eine Reihe miteinander verbundener Kurzgeschichten enthält, die auf dem Mars spielen. Die Erzählung erstreckt sich über mehrere Jahrzehnte und schildert die Kolonisierung der Menschheit und die Interaktion mit den mysteriösen Marsianern. In den Geschichten werden Themen wie Kolonisierung, kulturelle Auseinandersetzungen und die Auswirkungen menschlichen Verhaltens sowohl auf der Erde als auch auf dem Mars behandelt. Bradburys poetische und stimmungsvolle Prosa schildert die Wunder und Fallstricke der Erkundung sowie die Folgen von Missverständnissen zwischen Erdbewohnern und Marsbewohnern. Der Roman reflektiert über Themen wie Krieg, technologischen Fortschritt und die Zerbrechlichkeit von Zivilisationen. Während sich die menschliche Präsenz auf dem Mars entfaltet, sind die Marsianer vom Aussterben bedroht, und ihre uralte Kultur zieht sich wie ein roter Faden durch die Chroniken. "Die Mars-Chroniken" werden für ihren lyrischen Schreibstil, ihren sozialen Kommentar und ihre fantasievolle Darstellung einer Zukunft gefeiert, die Fragen über die Beziehung der Menschheit zu ihrer Umwelt und zu sich selbst aufwirft. Appartiene alle Collane EditorialiCaminho de Bolso (15) detebe (240/1) — 25 altro Gallimard, Folio SF (45) Heyne Science Fiction & Fantasy (3410 / 5201) Lanterne (L 371) Mirabilia (7) Mirabilia (7) Máj (20) Nébula (88) Gli Oscar [Mondadori] (195) Reclams Universal-Bibliothek (9058) Science Fiction Book Club (2150) ハヤカワ・SF・シリーズ (3047) ハヤカワ文庫 NV (114) ハヤカワ文庫 SF (1764) 最新科学小説全集 (10) È contenuto inFahrenheit 451 - The Illustrated Man - Dandelion Wine - The Golden Apples of the Sun & the Martian Chronicles di Ray Bradbury ContieneHa l'adattamentoHa come guida per lo studente
Fiction.
Literature.
Science Fiction.
Short Stories.
HTML: Mars was a distant shore, and the men spread upon it in waves... Each wave different, and each wave stronger. The Martian Chronicles Ray Bradbury is a storyteller without peer, a poet of the possible, and, indisputably, one of America's most beloved authors. In a much celebrated literary career that has spanned six decades, he has produced an astonishing body of work: unforgettable novels, including Fahrenheit 451 and Something Wicked This Way Comes; essays, theatrical works, screenplays and teleplays; The Illustrated Mein, Dandelion Wine, The October Country, and numerous other superb short story collections. But of all the dazzling stars in the vast Bradbury universe, none shines more luminous than these masterful chronicles of Earth's settlement of the fourth world from the sun. Bradbury's Mars is a place of hope, dreams and metaphor-of crystal pillars and fossil seas-where a fine dust settles on the great, empty cities of a silently destroyed civilization. It is here the invaders have come to despoil and commercialize, to grow and to learn -first a trickle, then a torrent, rushing from a world with no future toward a promise of tomorrow. The Earthman conquers Mars ... and then is conquered by it, lulled by dangerous lies of comfort and familiarity, and enchanted by the lingering glamour of an ancient, mysterious native race. Ray Bradbury's The Martian Chronicles is a classic work of twentieth-century literature whose extraordinary power and imagination remain undimmed by time's passage. In connected, chronological stories, a true grandmaster once again enthralls, delights and challenges us with his vision and his heart-starkly and stunningly exposing in brilliant spacelight our strength, our weakness, our folly, and our poignant humanity on a strange and breathtaking world where humanity does not belong. .Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
Discussioni correntiLEFTOVER TREASURE Ray Bradbury's Signed Martian Chronicles (Item#2844; $150) in Easton Press Collectors Copertine popolari
Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)813.54Literature English (North America) American fiction 20th Century 1945-1999Classificazione LCVotoMedia:
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Bradbury si premura di farci vedere quest’uomo bianco in tutta sua ridicola smania di potere: lo vediamo desideroso di possedere una donna (ma solo se è come dice lui), di schiavizzare e umiliare i suoi simili, di distruggere la Terra, di convertire alla vera religione esseri che seguono già principi etici ai quali gli uomini faticano ad arrivare, di voler fare soldi – montagne di soldi – convinto di aver trovato la sua miniera d’oro…
Ci sono un’infinità di temi in questi racconti e tutti ci fanno disprezzare quest’uomo bianco, così convinto della sua superiorità e così evidentemente marcio. Bradbury non teme di mostrarcelo in tutto il suo squallore umano, senza mai fare la morale a nessuno, lasciando che sia la storia a parlare per sé e a colpire chi legge. Una storia dopo l’altra, un crimine dietro l’altro, nella speranza che, rendendoci impossibile far finta di non aver capito, si possa cambiare qualcosa.
Odio questa sensazione di credere di fare ciò ch’è giusto, quando non sono affatto sicuro di farlo. Chi siamo noi, del resto? la maggioranza? è questa la risposta? la maggioranza è sempre sacra, non è vero? Sempre, sempre; non sbaglia mai, nemmeno per una minuscola frazione d’un minuscolo insignificante momentino? mai una volta nemmeno in dieci milioni di anni? Ma in fin dei conti, pensava il capitano, che cos’è questa maggioranza e da chi è composta? e che cosa pensa, come fa a fare quello che fa, non cambierà mai? e io, soprattutto, come ho fatto a trovarmici in mezzo, a questa marcia maggioranza? Non mi ci trovo bene, io. Si tratta forse di claustrofobia, di paura della folla, o semplicemente di buon senso?
Può un uomo solo avere ragione, mentre tutto il resto del mondo è convinto di avere ragione lui? ( )