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Sto caricando le informazioni... Con gli occhi chiusidi Federigo Tozzi
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Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro. 853.912 TOZ «Con gli occhi chiusi è la storia di un amore che Pietro con tutti i mezzi porta al fallimento per punire, con la vista del proprio scacco, chi gli ha cagionato quell'impotenza psicologica di amare.» (Giacomo Debenedetti, Il romanzo del Novecento). Con gli occhi chiusi è un romanzo dello scrittore italiano Federigo Tozzi pubblicato nel 1919. L'opera può considerarsi il progenitore del romanzo esistenzialista. « Senza mai perdere un contatto vitale con la realtà terragna, popolare e passionale in cui affondava le sue radici, è riuscito a trasformare la sua realtà in una figura della crisi europea con cui si apre il Novecento.Anticipò d'istinto certi affioramenti improvvisi e dolorosi dell'io profondo che sono studiati dalla psicanalisi, da lui ignorata. Espresse in modo originale, con personalissimo accento, l'angoscia del vivere che assedia il personaggio - uomo novecentesco.». La vicenda autobiografica, come scrive Giacomo Debenedetti, «[...] è emblematica di un disagio esistenziale che è al centro della grande narrativa e in genere della cultura novecentesca. In un mondo ove la società industriale fa sempre più affievolire i valori spirituali, il disinteresse, l'amore, la lealtà alla natura, la fedeltà all'ideale, l'uomo, nel ritratto di Tozzi, si sente estraneo, assediato dall'incomprensione, escluso da un vero dialogo umano; la sua sete di affetto si trasforma in disperata solitudine; egli è costretto, per attutire le ferite della realtà ostile, a vivere "con gli occhi chiusi"». Un Oblomov senese, un giovinetto inconcludente e anaffettivo vive, dopo la morte della madre, con un padre gretto e duro. Il protagonista non riesce a portare a termine gli studi, né a trovarsi un impiego, né a costruire un rapporto con la contadinella di cui forse è innamorato e che vorrebbe approfittare della situazione. Un racconto a tratti farraginoso, che ben descrive il passaggio faticoso da una vita contadina a un inurbamento e imborghesimento incompiuti. nessuna recensione | aggiungi una recensione
Appartiene alle Collane EditorialiCentopaginemillelire (192) È contenuto inPremi e riconoscimentiElenchi di rilievo
Il romanzo fu pubblicato nel 1918. E' la storia, largamente autobiografica, di un'adolescenza, dei primi dolorosi incontri con la realt© e con l'amore. Pietro Rosi ©· un giovane fragile e sognatore, figlio di un oste rude e di una donna delicata che muore ben presto. Pietro si innamora di una giovane contadina, Ghisola, sentimento che affronta ad occhi chiusi. Quando a Firenze Ghisola, dopo essere stata l'amante di un uomo maturo, rimasta incinta, decide di sfruttare il sentimento di Pietro e di attribuirgli la paternit© del figlio che aspetta, si trova per©ø costretta a sfuggirgli, perch©♭ Piero la rispetta e fa sfumare il suo piano. Scoperta improvvisamente la verit© Piero apre gli occhi e termina cos©Ơ la sua adolescenza. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)853.912Literature Italian Italian fiction 1900- 20th Century 1900-1945Classificazione LCVotoMedia:
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