Con l'esclusione dei capolavori inarrivabili, questo è forse il mio romanzo preferito di Agatha Christie.
Ne apprezzo l'impostazione prettamente introspettiva ed il fatto che sia tutto giocato sul filo dell'ambiguità: cinque persone danno cinque versioni diverse della stessa storia. Chi ha ragione? Tutti e nessuno, ciascuno racconta la propria verità in perfetta buona fede (escluso l'assassino ovviamente).
E' un'idea affascinante, che qui non può essere portata alle estreme conseguenze perché pur sempre di un giallo si tratta e quindi un colpevole deve saltar fuori. E a farlo ci pensa l'impareggiabile Poirot, che immune da qualunque relativismo filosofico scava nelle testimonianze per portare alla luce una verità univoca in grado di sorprenderci ma anche tranquillizzarci, riportando tutto nei binari consolidati dei romanzi dell'autrice. Un'altra qualità del libro infatti è proprio quella di essere al contempo originale nello svolgimento e classico nei contenuti.
Sul mistero e la sua soluzione non mi soffermo perché è un ambito in cui Dame Agatha fa sempre centro e anche stavolta ci lascia sbalorditi, riconfermandosi come la regina del giallo.
Lo consiglierei a chiunque avesse voglia di scoprire una Christie un po' diversa dal solito ma comunque in stato di grazia. ( )