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Sto caricando le informazioni... Il giocatore (1887)di Fyodor Dostoevsky, Hermann Röhl (Traduttore)
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Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro. libro scritto in soli 28 giorni, incredibile. personaggi e dialoghi assolutamente fantastici. il gioco d'azzardo e la roulette, la passione per la novità dei ricchi europei e tutto quel che gira intorno a questa novità. la brama dei soldi del successo del potere. la povertà e la ricerca del denaro. strutturato in maniera assolutamente incredibile per un libro scritto nel 1866 ( ) http://lettureedintorni.blogspot.it/2012/09/il-giocatore-fedor-m-dostoevskij.htm... Finalmente si torna a leggere romanzi! Mi sono detta: "per ricominciare alla grande scegliamo qualcosa di solido, sicuro e corposo - ma non troppo" e mi è venuto in mente Il giocatore di Dostoevskij. Già da un po' di tempo era nella mia lista mentale e, avendolo a portata di mano in casa, mi ci sono buttata e l'ho letto in due o tre giorni. Però... però non mi ha soddisfatto. Questo non è il mio Dostoevskij! Io cercavo una "versione ridotta" di Delitto e Castigo o L'idiota, invece mi sono trovata di fronte a qualcosa di completamente diverso. Leggendolo stentavo a credere di avere sotto gli occhi Dostoevskij, mi pareva di leggere un romanzo francese, sul tipo di Maupassant, per esempio. Giusto per chiarire: io amo la letteratura francese - non Maupassant in particolare - ma aprendo un romanzo di Dostoevskij mi aspettavo di immergermi nella letteratura russa. Il libro si è riscattato nella fase finale, in particolare nell'ultimo capitolo, in cui il lettore dostoevskiano ritrova i parametri, il tono e lo stile di cui è stato in cerca per tutto il romanzo. Intendiamoci, non è che il resto del romanzo sia da buttare; è un romanzo molto piacevole da leggere, scorrevole e anche divertente, in particolare per la figura della vecchia nonna, esilarante!, ma non è Dostoevskij. Nel capitolo finale viene finalmente fuori la figura del giocatore e lo spirito russo, e così ho potuto chiudere il libro riponendolo con tranquillità sullo scaffale accanto al resto della letteratura russa. P.S. Mi ha stupito, e urtato, leggere l'introduzione di Antonio Pennacchi non tanto per le opinioni che vi esprime (diametralmene opposte alle mie) ma per il tono "strafottente" e pubblicitario che mi è parso assolutamente fuori luogo. L'opera è largamente autobiografica: lo stesso autore, difatti, fu preso, per un certo periodo della sua vita, specialmente in Germania, dalla febbre del gioco d'azzardo. L'azione si svolge in una città inventata, Rulettenburg, dove si trova l'eroe (e narratore) del racconto, Aleksej Ivanovič, il quale s'innamora di Polina, la sprezzante cognata di un generale che abita all'estero e nella cui casa Aleksej Ivanovič sta come precettore. Successivamente Polina s'innamora di Aleksej, ma sarà troppo tardi: lei stessa l'aveva iniziato al gioco, dandogli delle somme da puntare. A poco a poco Aleksej Ivanovič dimentica tutto: unica sua passione, unica attività è il gioco e solo il gioco. Altri personaggi interessanti del romanzo (è uno dei "romanzi brevi" o minori, ma non per questo meno interessanti, di Dostoevskij) sono due avventurieri, Bianca e Degrieux, che mirano alle sostanze del generale: questi verrebbe abbindolato del tutto, se non intervenisse una vecchia zia (dalla quale il generale doveva ereditare), la quale salva l'incauto. L'opera è di notevole tensione: l'atmosfera, lo spirito, la malattia spirituale che contrassegnano il giocatore che ha perduto ormai ogni ritegno e crede che la fortuna prima o poi gli sorriderà costituiscono i pregi più veri. Polina (Paolina) è tra le più interessanti figure di donne "demoniache" di Dostoevskij, ispirata forse all'amata e terribile Apolinnarija Suslova. E' interessante ricordare che Dostoevskij, proprio per terminare in tempo il romanzo, che gli era stato commissionato da un editore, assunse una stenografa, Anna Grigor'evna Snatkina, che poi sarebbe divenuta sua moglie. nessuna recensione | aggiungi una recensione
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Scritto febbrilmente in soli ventisei giorni, "Il giocatore" narra la passione incondizionata per il gioco d'azzardo con la sua inebriante commistione di audacia, volutt© e sofferenza. La duplice attrazione del protagonista per il gioco e per l'altera e inquietante Polina, pur in circostanze, ambienti e atmosfere vagamente allucinati, riflette vicende reali della vita dell'autore. Che, divorato dalla passione per la roulette, scrive della natura sovranamente superflua del gioco e racconta il sentimento forsennato, oscillante fra desiderio di schiavit©£ e pulsione omicida, per una figura di donna ambigua, imprevedibile, possessiva. Con uno scritto di Antonio Pennacchi. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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