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A magnificent epic set against a history of seven thousand years of the struggles of Gods and Kings and men - of strange lands and events - of fate and a prophecy that must be fulfilled! THE BELGARIAD It had all begun with the theft of the Orb that had so long protected the West from the evil God Torak. Before that, Garion had been a simple farm boy. Afterward, he discovered that his aunt was really the Sorceress Polgara and his grandfather was Belgarath, the Eternal Man. Then, on the long quest to recover the Orb, Garion found to his dismay that he, too, was a sorcerer. Now, at last, the Orb was regained and the quest was nearing its end. Of course, the questors still had to escape from this crumbling enemy fortress and flee across a desert filled with Murgo soldiers searching for them, while Grolim Hierarchs strove to destroy them with dark magic. Then, somehow, they must manage to be in Riva with the Orb by Erastide. After that, however, Garion was sure that his part in these great events would be finished. But the Prophecy still held future surprises for Garion - and for the little Princess Ce'Nedra! THUS CONTINUES BOOK FOUR OF THE BELGARIAD… (altro)
Dopo la morte di Ctuchik in La valle di Aldur, Garion e compagnia riprendono il viaggio per dirigersi verso Riva, dove l'Occhio deve essere riportato.
Durante il viaggio, a Garion viene imposto un corso accelerato di “tenere il comando” (condito con pungenti suggerimenti da parte di Silk): nessun lettore ne sarà stupito, visto che tutti immaginiamo da molte pagine quale sarà il suo ruolo all'interno della Profezia, ma forse è un tantino brusco. Tanto che Garion non fa che ricordare i bei tempi felici in cui zia Pol lo coccolava e si prendeva cura di lui.
Dall'altro lato della medaglia c'è Ce'Nedra, adorabile (caricate l'aggettivo di tutto il sarcasmo che riuscite a racimolare) principessa e futura sposa del Re Rivano. Per gran parte del romanzo si comporta come ha sempre fatto: capricci, sclerate egocentriche e bronci infiniti. È una pacchia leggere il suo punto di vista. A un certo punto, però, viene folgorata dalla Responsabilità e forse c'è qualche speranza che l'irritazione che suscita diminuisca a poco a poco.
Polgara e Belgarath continuano a bisticciare come sempre (per fortuna). Anzi, questa volta, Belgarath la farà incazzare così tanto che vedremo letteralmente volare le suppellettili. Durnik, Barak, Mandorallen e Hettar si sono un po' persi di vista rispetto ai primi volumi, data la crescente importanza di Garion e (purtroppo) Ce'Nedra. In compenso, veniamo a sapere qualcosina in più su Silk... il piccolo farabutto nasconde molto bene le sue rogne, ma forse avrei preferito vedere meno melodramma intorno a lui. I suoi sentimenti per Porenn mi sembravano già sufficienti... ( )
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For Bibbidie, and for Chopper Jack and for Jimmy and Eddie - close and special friends who have given support from the start.
Incipit
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Being an account of how Riva Iron-grip became Guardian of the Orb of Aldur and of the evil wrought by Nyissa. - based upon The Book of Alorn and later accounts
Now a time came when Cherek and his three sons went with Belgarath the Sorcerer into Mallorea. (prologue)
Ctuchik was dead - and more than dead - and the earth itself heaved and groaned in the aftershock of his destruction.
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Ultime parole
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Ce'Nedra sighed, then squared her shoulders and led the Tolnedran legions across the sunny fields to swell the ranks of her army.
A magnificent epic set against a history of seven thousand years of the struggles of Gods and Kings and men - of strange lands and events - of fate and a prophecy that must be fulfilled! THE BELGARIAD It had all begun with the theft of the Orb that had so long protected the West from the evil God Torak. Before that, Garion had been a simple farm boy. Afterward, he discovered that his aunt was really the Sorceress Polgara and his grandfather was Belgarath, the Eternal Man. Then, on the long quest to recover the Orb, Garion found to his dismay that he, too, was a sorcerer. Now, at last, the Orb was regained and the quest was nearing its end. Of course, the questors still had to escape from this crumbling enemy fortress and flee across a desert filled with Murgo soldiers searching for them, while Grolim Hierarchs strove to destroy them with dark magic. Then, somehow, they must manage to be in Riva with the Orb by Erastide. After that, however, Garion was sure that his part in these great events would be finished. But the Prophecy still held future surprises for Garion - and for the little Princess Ce'Nedra! THUS CONTINUES BOOK FOUR OF THE BELGARIAD
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Durante il viaggio, a Garion viene imposto un corso accelerato di “tenere il comando” (condito con pungenti suggerimenti da parte di Silk): nessun lettore ne sarà stupito, visto che tutti immaginiamo da molte pagine quale sarà il suo ruolo all'interno della Profezia, ma forse è un tantino brusco. Tanto che Garion non fa che ricordare i bei tempi felici in cui zia Pol lo coccolava e si prendeva cura di lui.
Dall'altro lato della medaglia c'è Ce'Nedra, adorabile (caricate l'aggettivo di tutto il sarcasmo che riuscite a racimolare) principessa e futura sposa del Re Rivano. Per gran parte del romanzo si comporta come ha sempre fatto: capricci, sclerate egocentriche e bronci infiniti. È una pacchia leggere il suo punto di vista. A un certo punto, però, viene folgorata dalla Responsabilità e forse c'è qualche speranza che l'irritazione che suscita diminuisca a poco a poco.
Polgara e Belgarath continuano a bisticciare come sempre (per fortuna). Anzi, questa volta, Belgarath la farà incazzare così tanto che vedremo letteralmente volare le suppellettili. Durnik, Barak, Mandorallen e Hettar si sono un po' persi di vista rispetto ai primi volumi, data la crescente importanza di Garion e (purtroppo) Ce'Nedra. In compenso, veniamo a sapere qualcosina in più su Silk... il piccolo farabutto nasconde molto bene le sue rogne, ma forse avrei preferito vedere meno melodramma intorno a lui. I suoi sentimenti per Porenn mi sembravano già sufficienti... (