è un libro un po' inutile all' interno della serie, come lo sono spesso i libri in cui Anita è "in trasferta". però ogni tanto (tipo in "Butterfly") qualcosa di interessante c'è, si scopre qualcosa di nuovo; qui praticamente niente e le poche novità significative che ci sono vengono liquidate in 2 secondi alla fine.
Anita ed Edward mi piacciono sempre moltissimo insieme, quando parlano del caso non sarà interessantissimo, ma i loro scambi di battute sono sempre piacevoli (anche se comunque sono sempre le solite cose, sempre i soliti discorsi).
per il resto,...Anita..., quando non parla con gli altri ha tutte le sue solite menate mentali e quando parla con gli altri si sente stra-superiore e gli altri sono tutti stupidi, idioti, ignoranti, inesperti o cattivi. insomma, tutto come al solito.
purtroppo niente Nathaniel, Richard, JC e company, oltre ad Anita ed Edward ci sono solo Bernardo ed Olaf dei personaggi più importanti che già conosciamo (sempre che Bernardo ed Olaf vengano considerati importanti...).
c'è un nuovo personaggio, Ethan, non male, però ormai il modo di aggiungere nuovi personaggi è sempre quello, quindi anche qui in fondo niente di nuovo.
in generale non è malissimo, non mi è dispiaciuto, ma se ci fossero stati anche gli altri personaggi, almeno alcuni, non si fosse parlato praticamente solo del caso e dell' indagine e ci fosse stato qualche discorso un po' nuovo che avrebbe reso il tutto più interessante, sarebbe stato molto meglio. e sicuramente preferisco quando Anita sta a casa. ( )