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Il castello interiore (In spagnolo El Castillo Interior) è un libro di santa Teresa d'Ávila, pubblicato nel 1577.L'opera non è uno scritto autobiografico, né un resoconto di grazie mistiche, ma vuole essere un insegnamento spirituale offerto anzitutto alle carmelitane, poi a chiunque, laico o religioso.Teresa afferma che Dio dimora nel centro della nostra anima, ed è possibile raggiungerlo con la vita di orazione. Per questo, rifacendosi a una sua precedente visione, la santa utilizza l'allegoria dell'anima come un castello fatto di sette dimore.Il castello interiore descrive quindi un viaggio spirituale, il cui scopo è l'unione d'amore con Dio.… (altro)
28 MARZO 1515 nasce Santa Teresa d’Avila Religiosa e dottore della Chiesa (1515 - 1582) Una levitazione ben riuscita Mistica, scrittrice, riformatrice santa, primo Dottore donna della Chiesa cattolica. Alcune pagine de Il castello interiore, il suo capolavoro dottrinale, sono state recentemente rappresentate in teatro: in lei passione, libertà interiore, determinazione e preghiera sono una cosa sola.
A 20 anni entra, contro il volere del padre, nel Carmelo de la Encarnación di Avila e diventerà una delle figure più importanti della Riforma cattolica. Teresa d’Avila è una donna decisa, intelligente, affascinante, riesce a trascinare le persone anche nelle scelte più estreme. Una donna dal grande carisma, capace di amministrare monasteri e di discutere diplomaticamente con i potenti. Anche quando la sua misteriosa e terribile malattia sembra stia vincendo, Teresa continua a essere allegra, ad amare la musica, la poesia, la lettura e la scrittura.
È una educatrice severa e intransigente, ma anche negli anni della clausura più rigida si schiera sempre contro le pene corporali. Il capitolo più misterioso della sua vita appartiene al periodo delle visioni e delle estasi. Viene vista levitare, cadere in delirio e restare come morta, proprio come la raffigura Gian Lorenzo Bernini. Teresa dice di aver sentito le parole di Gesù, di averlo visto fisicamente, di aver parlato con lui. Dio le chiede il compito più grande: riformare l’ordine dei Carmelitani che ha perso l’antica austerità.
Teresa da quel momento diventa il nemico, una religiosa scomoda per carmelitani e gerarchie ecclesiastiche. La sua nuova regola è la povertà assoluta; non smette di dirlo in ogni occasione: è una grande fortuna non avere attaccamento per i beni terreni, un ordine povero è molto più libero e pericoloso rispetto a uno ricco di beni e quindi esposto al ricatto.
Le accuse di eresia per Teresa e i suoi seguaci non mancano, ma l’obiettivo verrà raggiunto: nasce l’ordine dei Carmelitani e delle Carmelitane Scalze, un ordine austero, di grande spiritualità. Dopo la sepoltura il suo corpo sarà riesumato e fatto a pezzi perché ogni monastero desidera avere una parte della Santa. Allegra, nonostante i dolori fisici, amante di musica, poesia, letteratura... e anche scalza. ( )
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To the gracious memory of P. Edmund Gurdon Sometime prior of the Carthusian Monastery of Miraflores A man of God
Incipit
Einführung: "Es bot sich mir an, unsere Seele als eine gänzlich aus einem einzigen Diamanten oder sehr klaren Kristall bestehende Burg zu betrachten, in der es viele Gemächer gibt, so wie es im Himmel viele Wohnungen gibt " (1M 1,1), so stellt Teresa ihr Gleichnis vor, das gleichsam der rote Faden ihres Hauptwerkes 'Wohnungen der inneren Burg' ist.
Few tasks which I have been commanded to undertake by obedience have been so difficult as this present one of writing about matters relating to prayer: for one reason, because I do not feel that the Lord has given me either the spirituality or the desire for it; for another, because for the last three months I have been suffering from such noises and weakness in the head that I find it troublesome to write even about visionary business.
Diese Abhandlung, "Innere Burg" genannt, hat Teresa von Jesus, Schwester Unserer Lieben Frau vom Berg Karmel, für ihre Mitschwestern und Töchter, die Unbeschuhten Karmelitinnen, geschrieben.
Poche cose impostemi dall'obbedienza mi sono risultate così difficili quanto lo scrivere queste preghiere; in primo luogo perché il Signore non mi ha infuso il desiderio di portare a termine simile impresa; inoltre, perché da tre mesi a questa parte ho la testa così frastornata e indebolita, che scrivo con fatica anche le cose a cui devo attendere per dovere.
Citazioni
Ultime parole
Einführung: Von dieser positiven Konnotation des Leiblichen wird ihr Misstrauen gegenüber den Bedürfnissen des Leibes allerdings nicht berührt.
Es wurde diese Schrift im Jahr 1577, am Vorabend des Andreastages im Kloster San Jose zu Avila, zu Gottes Ehre beendet, der lebt und herrscht von Ewigkeit zu Ewigkeit. Amen.
Es wurde diese Schrift im Jahr 1577, am Vorabend des Andreastages im Kloster San José zu Avila, zu Gottes Ehre beendet, der lebt und herrscht von Ewigkeit zu Ewigkeit. Amen.
Questo scritto è stato terminato nel Monastero di San Giuseppe di Avila, nell'anno 1577, la vigilia di Sant'Andrea, a gloria di Dio che vive e regna per sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
Il castello interiore (In spagnolo El Castillo Interior) è un libro di santa Teresa d'Ávila, pubblicato nel 1577.L'opera non è uno scritto autobiografico, né un resoconto di grazie mistiche, ma vuole essere un insegnamento spirituale offerto anzitutto alle carmelitane, poi a chiunque, laico o religioso.Teresa afferma che Dio dimora nel centro della nostra anima, ed è possibile raggiungerlo con la vita di orazione. Per questo, rifacendosi a una sua precedente visione, la santa utilizza l'allegoria dell'anima come un castello fatto di sette dimore.Il castello interiore descrive quindi un viaggio spirituale, il cui scopo è l'unione d'amore con Dio.
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Descrizione del libro
La teologa Adriana Valerio, con una partecipata riflessione da 'donna a donna' e un linguaggio semplice ma puntuale, racconta il capolavoro di Teresa d'Avila, 'Il Castello interiore', dando una nuova lettura della mistica spagnola. L'anima è come un Castello dalle molte stanze. Ma, per arrivare al centro del Castello dove abita Dio, Teresa si fa nomade andando alla ricerca della dimensione profonda della vita. La sua spiritualità nasce dall'esperienza, è verificata nel quotidiano e radicata nella preghiera, e pone la 'debolezza' femminile al centro di una sfida per costruire una nuova figura di donna.
A 20 anni entra, contro il volere del padre, nel Carmelo de la Encarnación di Avila e diventerà una delle figure più importanti della Riforma cattolica. Teresa d’Avila è una donna decisa, intelligente, affascinante, riesce a trascinare le persone anche nelle scelte più estreme. Una donna dal grande carisma, capace di amministrare monasteri e di discutere diplomaticamente con i potenti. Anche quando la sua misteriosa e terribile malattia sembra stia vincendo, Teresa continua a essere allegra, ad amare la musica, la poesia, la lettura e la scrittura.
È una educatrice severa e intransigente, ma anche negli anni della clausura più rigida si schiera sempre contro le pene corporali. Il capitolo più misterioso della sua vita appartiene al periodo delle visioni e delle estasi. Viene vista levitare, cadere in delirio e restare come morta, proprio come la raffigura Gian Lorenzo Bernini. Teresa dice di aver sentito le parole di Gesù, di averlo visto fisicamente, di aver parlato con lui. Dio le chiede il compito più grande: riformare l’ordine dei Carmelitani che ha perso l’antica austerità.
Teresa da quel momento diventa il nemico, una religiosa scomoda per carmelitani e gerarchie ecclesiastiche. La sua nuova regola è la povertà assoluta; non smette di dirlo in ogni occasione: è una grande fortuna non avere attaccamento per i beni terreni, un ordine povero è molto più libero e pericoloso rispetto a uno ricco di beni e quindi esposto al ricatto.
Le accuse di eresia per Teresa e i suoi seguaci non mancano, ma l’obiettivo verrà raggiunto: nasce l’ordine dei Carmelitani e delle Carmelitane Scalze, un ordine austero, di grande spiritualità. Dopo la sepoltura il suo corpo sarà riesumato e fatto a pezzi perché ogni monastero desidera avere una parte della Santa. Allegra, nonostante i dolori fisici, amante di musica, poesia, letteratura... e anche scalza. ( )