"L'Alchimista" è la storia di una iniziazione. Ne è protagonista Santiago, un giovane pastorello andaluso il quale, alla ricerca di un tesoro sognato, intraprende quel viaggio avventuroso, insieme reale e simbolico che lo porterà fino all'Egitto delle Piramidi. E sarà proprio durante il viaggio che il giovane, grazie all'incontro con il vecchio Alchimista, salirà tutti i gradini della scala sapienziale: nella sua progressione sulla sabbia del deserto e, insieme, nella conoscenza di sé, scoprirà l'Anima del Mondo, l'Amore e il Linguaggio Universale, imparerà a parlare al sole e al vento e infine compirà la sua Leggenda Personale.

E' un bel libro di formazione. Consigliabile prevalentemente ad un pubblico adolescenziale. ( )

Questo libro è banale e si basa su un luogo comune: segui il tuo cuore, sarai felice. In realtà non è così, non per tutti. E io ne sono la prova vivente.

Dopo un ventennio passato a conquistarmi duramente un surrogato di autonomia fisica, grazie a un parto prematuro che dopo complicazioni mi ha lasciato in regalo una lesione cerebrale, le ho tentate tutte per farmi una vita sociale e relazionale piena e soddisfacente. Quando c'è stata l'occasione ho anche viaggiato in regioni diverse, altre volte sono rimasto in luoghi a me più vicini e quotidiani. Ma sempre, SEMPRE, ho ricevuto rifiuti buche colossali o pietismo condito da frasi qualunquistiche utili soltanto a svignarsela dall'imbarazzo derivante dal vedere il sottoscritto dichiarare sentimenti. Ogni volta il cuore ha sanguinato, ma ha continuato a parlare. Ogni volta mi sono ripromesso di non ascoltarlo, ma finivo col cedere e vederlo sanguinare ancora e ancora. Sempre peggio di prima. Finchè ho capito che la razionalità non tradisce mai, e ho cambiato fonte da ascoltare.

Ora vivo in casa mia con mia madre, e mi circondo delle piccole comodità che possono rendermi la vita un pò meno infernale (in compagnia da un paio d'anni della sedia a rotelle e in previsione della perdita totale del surrogato faticosamente conquistato nel primo ventennio). Per il resto cerco il più possibile di stare in pace e di chiudere fuori dalla porta il mondo e tutti i suoi problemi. Il cuore mi ha sempre e solo portato verso di essi, mai verso la felicità. Per me è abbastanza così. Si tenta, si sopravvive, ma sempre con grandissimo cinismo e razionalità.

Chi ha scritto questo libro, e chi crede nelle parole che ci sono scritte... dovrebbe poter avere accesso ai miei ricordi, alle mie azioni, alle emozioni che ho provato quando era il momento di raccogliere i frutti delle stesse. Sarei infinitamente curioso di sapere come la penserebbero dopo questa... chiamiamola... esperienza formativa. ( )