E' difficile inquadrare questo libro perchè non ha un genere ben definito ed anche la trama è molto esile; l'ambientazione è quella mondana dell' alta borghesia nel ventennio fra le due guerre, ma fra un cocktail party e un aperitivo fa capolino Larry, un giovane profondamente segnato dall'esperienza della Grande Guerra che rifiuta il materialismo del suo ambiente e sceglie invece una vita errabonda ed ascetica, che lo condurrà alla fine a quell'illuminazione che ha sempre cercato. La forza del romanzo sta proprio nel contrasto fra il percorso spirituale di Larry e la fatuità degli altri personaggi e del loro stile di vita; nessuno capisce appieno Larry, nè i suoi amici nè le donne che lo hanno amato: colgono solo in lui qualcosa di diverso, di puro, che se da una parte attira dall'altra respinge, perchè pochi sono pronti ad accogliere la spiritualità nelle loro vite. Emblematico è l'esempio di Isabel, la fidanzata: messa di fronte ad una scelta preferirà voltare le spalle a Larry in nome di una vita di agi e benessere, eppure continuerà ad amarlo appassionatamente per tutta la vita.
Il romanzo è blandamente autobiografico perchè l'autore è parte integrante della storia, il trait d'union fra i vari personaggi che spesso lo scelgono come confidente. Il suo ruolo di narratore interno è essenziale, infatti le considerazioni acute e l'ironia velata e pungente che lo contraddistinguono sono la colonna portante del romanzo. Lo stile è asciutto ma vivace, in particolare i dialoghi.
Un libro che pur non essendo un capolavoro ho letto più volte e sempre con piacere, a conferma (se mai ce ne fosse bisogno) che Maugham è un esperto nell'arte del narrare. ( )

Può esere scambiato per un "romanzo rosa" (come lo stesso Maugham suggerisce), in realtà siamo di fronte ad uno dei più significativi romanzi di formazione del '900. ( )

Molto coinvolgente, pieno di colpi di scena! ( )