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I monaci di Cluny (1993)

di Glauco Maria Cantarella

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Questo saggio narra dei primi due secoli e mezzo dell'abbazia di Cluny, dalla fondazione al tempo del suo massimo splendore. Siamo tra il 910 e il 1150 circa, in uno dei periodi più oscuri della storia d'Europa. Cluny nasce da una donazione di Guglielmo, duca d'Aquitania e conte di Mâcon (preoccupato per l'anima sua e dei suoi familiari) e cresce grazie all'accorta guida dei primi grandi abati (Bernone, Odone, Maiolo, Odilone), abilmente districandosi tra potentati laici e religiosi in un'età di disgregazione politica e di prepotenza endemica, fino a diventare una potenza religiosa di rilievo europeo. Ma con il successo giungono i problemi: eccessiva estensione dell'ordine e difficoltà di governo, accumulo di potere e scontri con il papato, autocompiacimento e fasto immoderato, perdita di prestigio, attacchi dei nuovi rivali cistercensi. In questo momento di culmine e di crisi il testo ferma il suo racconto.
Non è un racconto "per filo e per segno": manca di sistematicità, si dà per nota tutta la situazione storica di sfondo, molte notizie e dettagli sono omessi, e questo può lasciare il lettore profano un po' disorientato, anche perché il testo ha una certa tendenza a sfilacciarsi e a divagare. È piuttosto un ritratto a larghe e vivaci pennellate, colorito da una buona dose d'ironia e arricchito da copiose citazioni di documenti dell'epoca, in cui l'autore spesso legge tra le righe e svela il non detto, il travisato, l'abbellito, e in generale non si mostra molto indulgente verso i monaci che sono l'oggetto del suo studio.
Inoltre offre vividi squarci su certi aspetti della vita e della mentalità in questa parte centrale del medioevo, anche non strettamente collegati a Cluny o al monachesimo: la disgregazione politica, la violenza della classe nobiliare, la misera condizione dei contadini e dei servi, le inquietudini per il millennio, i riti e le credenze legati alla morte e al demonio, la vita di convento e l'abito dei monaci. Ma come ho detto non è un libro autosufficiente, e mi sembra che per apprezzarlo si debba già conoscere la storia di questo periodo almeno a grandi linee. ( )
  Oct326 | Mar 10, 2018 |
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