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Sto caricando le informazioni... A Magic Steeped in Poison (The Book of Tea, 1) (originale 2022; edizione 2022)di Judy I. Lin (Autore)
Informazioni sull'operaA Magic Steeped in Poison di Judy I. Lin (2022)
Books Read in 2022 (1,903) YA 9th Grade (3) Sto caricando le informazioni...
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Appartiene alle SerieThe Book of Tea (1) Premi e riconoscimentiElenchi di rilievo
Ning enters a cutthroat magical competition to find the kingdom's greatest master of the art of brewing tea, but political schemes and secrets make her goal of gaining access to royal physicians to cure her dying sister far more dangerous than she imagined. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)813.6Literature English (North America) American fiction 21st CenturyClassificazione LCVotoMedia:
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La speranza è naufragata abbastanza presto (questi libri hanno almeno il pregio di farsi sgamare subito), visto che, già nei primi capitoli, la nostra protagonista, una provincialotta finita nella capitale per gli Hunger Games del tè nel tentativo di salvare la sorella, si aggira per i banchi del mercato ammirando la mercanzia. Una roba logicissima da fare, ben sapendo che sua sorella ha le ore contate e lei stessa potrebbe morire malissimo a breve.
Io lo so che Lin stava cercando di descrivere il mercato dal punto di vista della provincialotta, ma questa provincialotta ha dei problemi piuttosto pressanti e sarebbe il caso di leggere di come analizzi la merce in virtù degli ingredienti dei tè che dovrà preparare e di qualunque altro elemento possa esserle necessario per vincere la sfida.
Stessa cosa potrei dire della corte, che dovrebbe essere piena di persone pericolose che fanno il doppio gioco e che tentano di fregarla, ma la nostra protagonista spiattella i fatti suoi a destra e a manca in tutta tranquillità. In questo contesto il fatto che un principe tormentato si innamori di lei senza motivo apparente diventa quasi sensato. Quasi: poi si mettono a fare i piccioncini e lì non sai più se sei nell’antica Cina o in una scuola superiore di Edmonton.
Ovviamente non mancano le caselle spuntate dall’elenco delle categorie marginalizzate, ma quello che mi ha dato più fastidio in questo romanzo è l’ignoranza delle dinamiche di potere in un contesto nel quale gente nobile avvezza a ogni privilegio trama per averne sempre di più. In questo romanzo, il potere o è nelle mani di persone virtuose che cercano di fare qualcosa di buono, o anche solo sopravvivere; oppure è nelle mani di persone corrotte, malvagie e dal veleno facile. ( )