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Insciallah di Oriana Fallaci
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Insciallah (originale 1990; edizione 2009)

di Oriana Fallaci, Gianni Riotta

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449855,440 (3.48)1
"Hailed upon its European publication as a masterpiece, Inshallah is Oriana Fallaci's great achievement, a twentieth-century epic about the catastrophic civil war in Lebanon. Writing in Italy's Il Giorno, Giancarlo Vigorelli has announced, "One must make room for Fallaci next to Hemingway and Malraux. For Whom the Bell Tolls and Man's Hope are to the Spanish Civil War what Inshallah is to the dirty genocide of Lebanon." In France, Le Figaro has praised Inshallah's Goya-like depictions of the disasters of war, and Le Nouvel Observateur has called it "The Iliad in Beirut."" "At the center of this teeming, extraordinary novel is the divided city of Beirut, besieged and battered by foreign armies, rival Lebanese factions, and fundamentalist terrorists. In the opening pages we witness the devastating suicide bombing of the American and French marine barracks in 1983, and in its aftermath we meet the large and colorful cast of soldiers in the Italian contingent of the trilateral peacekeeping force, as well as the women of Beirut and the residents whose lives are caught up in the conflict. The loves and hates, hopes and anxieties, heroic actions and cowardly betrayals, reflect the horror and madness of this brutal, never-ending nightmare." "Inshallah is a war novel about destiny, a study of love in all its aspects. It is engrossing, dramatic, funny, and always intensely readable. Only Oriana Fallaci, with her unique breadth of experience and masterful command of language and image, could have written such a profound novel, one filled with compassion for men and women, a work that will long stand as a monumental testament to the imperishable human spirit."--BOOK JACKET.Title Summary field provided by Blackwell North America, Inc. All Rights Reserved… (altro)
Utente:jose.pires
Titolo:Insciallah
Autori:Oriana Fallaci
Altri autori:Gianni Riotta
Info:Milano, Bur, 2009
Collezioni:La tua biblioteca, Lista dei desideri, In lettura, Da leggere, Letti ma non posseduti, Preferiti
Voto:
Etichette:Nessuno

Informazioni sull'opera

Insciallah di Oriana Fallaci (1990)

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"I personaggi di questo romanzo sono immaginari. Immaginarie le loro storie, immaginaria la trama. Gli eventi da cui essa prende l'avvio sono veri. Vero il personaggio, vera la guerra nella quale il racconto si svolge. L'autore dedica questa sua fatica ai quattrocento soldati americani e francesi trucidati nel massacro di Beirut dalla setta Figli di Dio. Lo dedica agli uomini, alle donne, ai vecchi, ai bambini trucidati negli altri massacri di quella città e in tutti i massacri dell'eterno massacro che ha nome guerra. Questo romanzo vuol essere un atto d'amore per loro e per la Vita" (Oriana Fallaci)
  kikka62 | Feb 4, 2020 |
Trovo la Fallaci deliziosa quando descrive l'animo umano, ti tocca e ti arriva dentro e non sei piu la stessa dopo...Come dimenticare Rambo e la piccola Leyda.. ( )
  Sally68 | May 3, 2018 |
Faticosissimo, ma monumentale....800 pagine dense di immagini (spesso molto crude), di dialoghi serrati, di dialetti di qualsiasi tipo, di personaggi (circa una sessantina) che si alternano, si sovrappongono e che si fa anche fatica, talvolta, a ricordare.
Il succo del messaggio è che la distruzione è inevitabile, come sostiene uno dei personaggi principali, con o senza guerra il mondo è destinato a finire, poiché esiste proprio un'equazione matematica che dimostra la tendenza del tutto a distruggersi. Ma gli eventi, nella loro crudezza dimostreranno che la vera vincitrice dell'esistenza è la vita, non la morte. La formula che smentisce l'equazione della distruzione è composta da una parola, non da numeri, e quella parola è INSCIALLAH, che in arabo significa "Se Dio vuole".
Il destino è l'artefice di tutto, ogni cosa è dovuta al volere di colui che chiamiamo Dio, Allah, o al fatto che tutte le nostre esistenze sono legate tra loro, da un' azione di un qualsiasi essere umano che poi genera una serie di conseguenze tutte collegate e dipendenti l'una dall'altra.
Ecco allora che il protagonista del romanzo, pochi istanti prima di morire, capisce che come i cani di Beirut, feriti, mutilati e a rischio di morte a causa della guerra, ogni notte escono dai loro nascondigli e abbaiano cercando il cibo, cosi gli uomini, pur morendo a milioni nel grande conflitto della vita, non cesseranno mai di esistere.
Ho letto altro della Fallaci che mi ha appassionato di più di Insciallah, tuttavia, durante la lettura di queste pagine mi è sembrato di trovarmi di fronte a un film che merita sicuramente un Oscar per il montaggio. E' così strepitosa la sequenza delle scene, descritte, tra l'altro, con dovizia di particolari, da dimostrare che la Fallaci è stata una donna capace di pensare in grande, una giornalista che non ha temuto nessuno, e che ha avuto come unico vero interesse quello di andare al fondo delle cose. ( )
  masole | Sep 9, 2011 |
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Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
Oriana Fallaciautore primariotutte le edizionicalcolato
Marcus, JamesTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
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Titolo canonico
Titolo originale
Titoli alternativi
Data della prima edizione
Personaggi
Luoghi significativi
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Nota di disambiguazione
Redattore editoriale
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Lingua originale
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Risorse esterne che parlano di questo libro

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"Hailed upon its European publication as a masterpiece, Inshallah is Oriana Fallaci's great achievement, a twentieth-century epic about the catastrophic civil war in Lebanon. Writing in Italy's Il Giorno, Giancarlo Vigorelli has announced, "One must make room for Fallaci next to Hemingway and Malraux. For Whom the Bell Tolls and Man's Hope are to the Spanish Civil War what Inshallah is to the dirty genocide of Lebanon." In France, Le Figaro has praised Inshallah's Goya-like depictions of the disasters of war, and Le Nouvel Observateur has called it "The Iliad in Beirut."" "At the center of this teeming, extraordinary novel is the divided city of Beirut, besieged and battered by foreign armies, rival Lebanese factions, and fundamentalist terrorists. In the opening pages we witness the devastating suicide bombing of the American and French marine barracks in 1983, and in its aftermath we meet the large and colorful cast of soldiers in the Italian contingent of the trilateral peacekeeping force, as well as the women of Beirut and the residents whose lives are caught up in the conflict. The loves and hates, hopes and anxieties, heroic actions and cowardly betrayals, reflect the horror and madness of this brutal, never-ending nightmare." "Inshallah is a war novel about destiny, a study of love in all its aspects. It is engrossing, dramatic, funny, and always intensely readable. Only Oriana Fallaci, with her unique breadth of experience and masterful command of language and image, could have written such a profound novel, one filled with compassion for men and women, a work that will long stand as a monumental testament to the imperishable human spirit."--BOOK JACKET.Title Summary field provided by Blackwell North America, Inc. All Rights Reserved

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Descrizione del libro
Nel 1990 Oriana Fallaci torna al romanzo con Insciallah, un'opera corale che prende spunto dalla missione occidentale di pace a Beirut dopo i sanguinosi eventi del 1982. Una “piccola Iliade” che la stessa Fallaci racconta dando voce a uno dei protagonisti, il Professore, un militare appassionato di letteratura: “La storia si svolge nell'arco di tre mesi, novanta giorni che vanno da una domenica di fine ottobre a una domenica di fine gennaio, s'apre coi cani di Beirut, prende l'avvio dalla duplice strage, segue il filo conduttore d'una equazione matematica, e per svilupparne la trama mi servo dell'amletico scudiero di Ulisse. Quello che cerca la formula della Vita”. Immergendosi nel dramma dei combattimenti e dando voce alle vittime e alle figure spesso dimenticate – “i bambini che la guerra uccide, i lenoni che la guerra favorisce, i banditi che la guerra protegge” – la Fallaci ci offre un grande “atto d'amore per la Vita”, che rifiuta la ferocia di qualsiasi conflitto e mette l'Uomo al centro del proprio destino.
Riassunto haiku

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