Personaggi e plot sempre riuscitissimi. Forse qualche parte "politica" tirata un po' troppo per le lunghe. Stasera si comincia il secondo volume! ( )

Romanzo avvincente e come nel tradizionale stile di Follet, ricco di nozioni storiche. Infatti il suo modo di applicare la storia nel quotidiano di comuni mortali, riesce sempre a conquistare il lettore. I protagonisti delle cinque famiglie sono ben delineati e riescono ad affascinare, le ambientazioni e le fasi dei combattimenti della prima guerra mondiale, molto ben descritte. ( )

Discreto. Non tra i migliori dei romanzi saga di Follett. ( )

Con il nuovo criterio di scelta dei libri mi trovo in una pompa di benzina a scegliere un libro di un autore straniero. Memore di una vecchia indicazione di un amico lettore e con la complicità di una locandina supero i miei pregiudizi e compro un libro di Ken Follett; diffidentissimo. Poi inizio a leggere e la lettura diventa uno dei piaceri puri, le storie diventano la mia storia, mi appassiono, entro nel libro, entro nelle storie. Anzi no, entro nella storia, quella con la esse maiuscola perché questo libro di Ken Follett è un grande viaggio nel primo novecento in cui i protagonisti ti portano con mano nei grandi accadimenti del secolo scorso. Si inizia dalle miniere del Galles per poi passare alla Russia degli Zar, agli Stati Uniti, c’è la grande guerra, la nobiltà tedesca e l’aristocrazia inglese. I primi movimenti socialisti e le rivendicazioni delle femministe, la richiesta del voto alle donne e si entra nel disastro della guerra per poi passare alle attese della ricostruzione. Grandissimo libro, fatto per essere letto e, prima o poi, riletto. Insomma ancora una lezione ad evitare i pregiudizi dovuti a pessime considerazioni dei più. Se Ken Follett è un autore di successo qualche ragione ci sarà e non può dipendere solo dal marketing. Decine di milioni di persone che leggono i suoi libri non possono essere un caso. E non lo sono. ( )

Ken Follett offre al lettore una visione degli eventi dell'inizio del secolo scorso in modo romanzato strizzando l'occhio ai reali accadimenti storici. L'idea di ricostruire gli anni precedenti alla Grande Guerra e i principali fatti di essa tramite le vicissitudini di alcune famiglie di differenti estrazioni sociali permette di vedere i diversi punti di vista dei cambiamenti sociali avvenuti nel periodo. Probabilmente la vera pecca del libro è quella di essersi soffermato troppo sulla storia di alcuni paesi, tralasciando l'Austria e l'Italia. Il non aver potuto assistere allo smembramento dell'impero, o alla particolarità dell'Italia che da vincitrice uscì dalla conferenza di pace di Versailles come se avesse perso la guerra, hanno senza dubbio ridotto le potenzialità dell'opera. Ovviamente, nulla da dire sullo stile della prosa: nonostante si tratti di un libro corposo, si legge con interesse e non pesa (ma questo non è necessariamente un vantaggio!) ( )