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Sto caricando le informazioni... Vita di Maria Stuarda (1935)di Stefan Zweig
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Appartiene alle Collane EditorialiEl Acantilado (263)
Mary Stuart Queen of Scots, Queen of France and a claimant to the throne of England, was condemned for treason and executed at the age of forty-four. A potential threat to the stability of the English Crown, she was held captive for twenty years by her cousin Elizabeth I, Queen of England. From the moment of her birth until her execution, her life was spent embroiled in the power struggles that shook the foundations of Renaissance Europe. It has taken the free spirit and the immense talent of Stefan Zweig to justly reconstruct events in the life of a woman who was so cruelly united with destiny. With all the rigor of a scientist and the passion of an artist, Zweig has skillfully reconstituted the character of Mary Stuart and the turmoil that was her fate. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)941.105History and Geography Europe British Isles Scotland 1542-1603 Reformation periodClassificazione LCVotoMedia:
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A distinguerla dalle altre opere dello stesso genere è l'approfondimento psicologico dei personaggi: da figure cristallizzate nel mito diventano persone vere con le loro luci e ombre ed è facilissimo per noi sentirci parte del loro mondo, dimenticando di star leggendo un saggio storico.
Eppure dietro questo punto di forza si cela anche la vera, grande debolezza del libro: proprio per via del taglio così introspettivo ed intimo emerge in maniera troppo evidente la visione personale dell'autore, intaccando quell'oggettività che dovrebbe essere alla base di una biografia. Non che le informazioni siano fuorvianti o poco accurate, sono semplicemente filtrate dalla sua concezione del mondo e della storia, che è ormai anacronistica su più livelli.
Innanzitutto per le idee patriarcali e sessiste, ma sono talmente figlie del tempo in cui è stato scritto che riesco anche a passarci sopra, in un certo modo rassegnato posso dire che me lo aspettavo.
Ho trovato più fastidiosa la patina inguaribilmente romantica con cui riveste gli avvenimenti: la prudenza e l'accortezza politica sono virtù vili e meschine mentre qualunque atto, anche il più sciocco o il più immorale, compiuto impulsivamente e con audacia suscita la sua ammirazione. Ne esce fuori una Maria Stuarda eroina tragica a confronto con una Elisabetta pavida ed indecisa, che ha trionfato grazie all'aiuto di bravi consiglieri (uomini) e della fortuna. Mi sembra un ritratto fazioso, che non rende giustizia a nessuna delle due figure.
Naturalmente resta vero quanto detto in apertura, ossia che letterariamente parlando è una biografia di grandissimo valore; personalmente non ho apprezzato i contenuti ma la forma è ineccepibile. ( )