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"Vita dei Cesari" è una raccolta di dodici biografie dedicate a Cesare e agli imperatori da Augusto a Domiziano: scritte con lingua chiara e semplice, senza prolissità o ricercatezze, hanno stile rapido e colorito. Il racconto è condotto attraverso un singolare e insolito cumulo di aneddoti, notizie storiche, indiscrezioni e pettegolezzi - che l'autore potè conoscere grazie alla sua posizione a corte - che compongono un quadro inedito e originale della vita privata degli imperatori. La ricchezza di materiali dà alla narrazione un'impressione di frammentarietà e insieme di estrema vivezza quotidiana, e costituisce una fonte storiografica di grande importanza. Annotation Supplied by Informazioni Editoriali… (altro)
Vita dei Cesari è una raccolta di 12 biografie dedicate a Cesare e agli imperatori da Augusto a Domiziano, scritte con lingua chiara e semplice, senza prolissità o ricercatezze, con stile rapido e colorito. Il racconto è condotto attraverso un insolito cumulo di notizie storiche, aneddoti, pettegolezzi e indiscrezioni che gettarono una singolare luce sulla vita privata degli imperatori. Questa ricchezza di materiali dà alla narrazione un’impressione di frammentarietà e insieme di estrema vivezza quotidiana, e costituisce una fonte storiografica di grande importanza.
De vita Caesarum. Qualunque possa essere l'importanza delle biografie composte da S. sugli scrittori, nella formazione della storia letteraria come genere, quella delle "Vite dei Cesari" (pubblicate dopo il 121 d.C.) è, ovviamente, di gran lunga più considerevole, giacché, per le parti ormai perdute degli "Annali" e delle "Storie" di Tacito, esse rappresentano una preziosa fonte sostitutiva: non dimentichiamo, a tal proposito, ch'esse ci sono giunte praticamente in versione integrale. Tuttavia, le biografie degli imperatori (12, da Cesare a Domiziano) non sono opere storiche nel senso comune del termine: della cronologia e della concatenazione degli avvenimenti, infatti, nonché delle loro cause e dei loro effetti, esse tengono conto in modo molto approssimativo. Ogni fatto è, invece, anche qui classificato (pressappoco) secondo una categoria ben definita: infanzia, origine, carattere, ritratto fisico, ritratto intellettuale, attività militari, giochi offerti al popolo, eccetera. Anche in questo caso, poi, la componente critica personale o valutativa del biografo è pressoché inesistente (del resto, egli era più che altro un uomo di scuola, pressoché a digiuno di politica nel senso alto del termine).
Altro vantaggio, per noi, delle "Vite dei Cesari" è il fatto che S. attinge notizie da opere ormai perdute degli storici dell'impero. Ciò permette di ritrovare una prospettiva più giusta sugli avvenimenti e sugli uomini che sono stati oggetto a volte di appassionata ammirazione e altre volte di odio feroce. ( )
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In the course of his sixteenth year, he lost his father.
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They say that even Domitian himself dreamt that a golden hump grew out of his back and he understood this as a certain indication that the condition of the state would be happier and more prosperous after his time, as indeed happened shortly afterwards through the self-control and integrity of the subsequent emperors.
"Vita dei Cesari" è una raccolta di dodici biografie dedicate a Cesare e agli imperatori da Augusto a Domiziano: scritte con lingua chiara e semplice, senza prolissità o ricercatezze, hanno stile rapido e colorito. Il racconto è condotto attraverso un singolare e insolito cumulo di aneddoti, notizie storiche, indiscrezioni e pettegolezzi - che l'autore potè conoscere grazie alla sua posizione a corte - che compongono un quadro inedito e originale della vita privata degli imperatori. La ricchezza di materiali dà alla narrazione un'impressione di frammentarietà e insieme di estrema vivezza quotidiana, e costituisce una fonte storiografica di grande importanza. Annotation Supplied by Informazioni Editoriali
De vita Caesarum. Qualunque possa essere l'importanza delle biografie composte da S. sugli scrittori, nella formazione della storia letteraria come genere, quella delle "Vite dei Cesari" (pubblicate dopo il 121 d.C.) è, ovviamente, di gran lunga più considerevole, giacché, per le parti ormai perdute degli "Annali" e delle "Storie" di Tacito, esse rappresentano una preziosa fonte sostitutiva: non dimentichiamo, a tal proposito, ch'esse ci sono giunte praticamente in versione integrale. Tuttavia, le biografie degli imperatori (12, da Cesare a Domiziano) non sono opere storiche nel senso comune del termine: della cronologia e della concatenazione degli avvenimenti, infatti, nonché delle loro cause e dei loro effetti, esse tengono conto in modo molto approssimativo. Ogni fatto è, invece, anche qui classificato (pressappoco) secondo una categoria ben definita: infanzia, origine, carattere, ritratto fisico, ritratto intellettuale, attività militari, giochi offerti al popolo, eccetera. Anche in questo caso, poi, la componente critica personale o valutativa del biografo è pressoché inesistente (del resto, egli era più che altro un uomo di scuola, pressoché a digiuno di politica nel senso alto del termine).
Altro vantaggio, per noi, delle "Vite dei Cesari" è il fatto che S. attinge notizie da opere ormai perdute degli storici dell'impero. Ciò permette di ritrovare una prospettiva più giusta sugli avvenimenti e sugli uomini che sono stati oggetto a volte di appassionata ammirazione e altre volte di odio feroce. ( )