Esattamente ciò che dice il titolo: la rilettura sotto un altro punto di vista – possibile, probabile, ovviamente indimostrabile – di molti degli episodi nella vita di Giovanni di Pietro di Bernardone, dando vita a un santo molto più uomo (o, forse, a un uomo non proprio così santo).
In fondo moltissimi, ammirando l’imponente complesso delle basiliche di Assisi, hanno percepito un certo contrasto con la predicazione di Francesco: ecco allora che la storia qui si allarga alle polemiche in seno al mondo francescano e alla sua relazione con il mondo.
Non a caso a narrare è un frate (che qui e là ha cadenze riecheggianti Adso da Melk) da giovane mandato a estirpare proprio quei racconti apocrifi e col passare degli anni sempre più tormentato dal dubbio che, specie in certe materie, non sia sempre giusto pubblicare la leggenda.
Felli scrive un romanzo che è accuratamente documentato come un saggio, ma si legge come un’avventura investigativa ambientata in gran parte (ma non solo) sulle strade e i monti dell’Umbria e arricchita da alcune ‘partecipazioni straordinarie’ davvero indovinate.
E’ vero che tutti personaggi parlano come libri stampati – ma è un cronista medievale che scrive, dopotutto – e che forse si esagera con l’intersezione di piani temporali, ma il risultato finale è un libro gradevolissimo che diletta l’appassionato del periodo ma che sa affascinare anche tutti gli altri. ( )