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Charlie e il grande ascensore di vetro (1973)

di Roald Dahl

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Serie: Charlie and the Chocolate Factory (2)

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10,64882664 (3.55)86
Il grande ascensore di cristallo" ©· il seguito de "La fabbrica di cioccolato", ma anche un incredibile romanzo a s©♭ stante, scatenato e sarcastico. Una presa in giro delle campagne pubblicitarie che sorgono intorno ai viaggi interplanetari, con Presidenti infantili devoti alla loro Tata e Alberghi Spaziali infestati da malefiche uova: i Cnidi Vermicolosi. E per ogni circostanza il signor Wonka, proprietario della fabbrica, ha una trovata, una battuta, una stupefacente soluzione: un po' prestigiatore, un po' clown, un po' filosofo. Cos©Ơ come doveva essere Roald Dahl. Et© di lettura: da 7 anni.… (altro)
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You’ll never get anywhere if you go about what-iffing like that. Would Columbus have discovered America if he’d said “What if I sink on the way over? What if I meet pirates? What if I never come back?” He wouldn’t even have started. We want no what-iffers around here, right, Charlie? Off we go, then.
-
‘Anyone can ask questions,’ said Mr Wonka. ‘It’s the answers that count.’
( )
  Anshin | Jan 7, 2024 |
Questo libro, che ho letto in formato digitale, dovrebbe e sottolineo dovrebbe essere il seguito dell'ormai famosissimo "La fabbrica di cioccolato", perché dico dovrebbe? Perché del vecchio libro a parte i protagonisti non troviamo proprio nulla! Anche i caratteri dei personaggi sembrano creati a caso ma andiamo con ordine. La vicenda inizia dove si interrompeva lo scorso volume ovvero ritroviamo Willy Wonka, Charlie, i signori Bucket e i nonni Joe, Georgina, George e Josephine pronti per ritornare alla fabbrica di cioccolato con l'ascensore di cristallo (con il quale erano tornati a casa Charlie, Willy Wonka e il nonno Joe). Tutti entrano nell'ascensore (i tre nonni più anziani si portano il loro inseparabile letto) il quale parte alla volta della fabbrica durante il ritorno qualcosa va storto e i nostri "eroi" si ritrovano nello spazio, per la precisione vicino a un hotel spaziale creato per poter ospitare vip e ricconi desiderosi di qualcosa di diverso ed inusuale. La famiglia Bucket e Willy Wonka con il loro ascensore saranno avvistati e scambiati per alieni e dovranno vedersela non solo con dei veri alieni ma anche con gli astronauti inviati dal presidente degli Stati Uniti, insomma un bel casino.
Dopo alcuni avvenimenti che evito di spoilerare inizierà quella che potremmo definire la seconda parte del libro. Willy Wonka e i Bucket sono tornati sani e salvi nella fabbrica riuscendo a non essere divorati dagli alieni e a salvare da una fine certa anche gli astronauti e gli ospiti dell'astrohotel. Una volta arrivati alla fabbrica di cioccolato i tre nonni di Charlie, perennemente coricati sul letto, con la scusa dell'età non vorranno alzarsi, Willy Wonka consiglierà agli anziani un po' di Wonkavite che ha la capacità di far ringiovanire e tornare in forze chiunque, peccato che anche questa volta vi saranno dei problemi in quanto gli arzilli nonnetti prenderanno troppa Wonkavite e sarà Charlie insieme all'ormai inseparabile amico Willy a dover rimediare al fattaccio. Insomma che dire? Sono rimasta davvero sconvolta da questo libro! Non solo troviamo dei personaggi irritantissimi, prime fra tutte le 2 nonne che non faranno altro che lamentarsi e criticare tutto e tutti ma lo stesso Charlie mi è sembrato assente! L'unico personaggio protagonista si può dire che è lo stesso Willy Wonka che si comporta ancora più da pazzo rispetto allo scorso libro! Il vero problema è dovuto dal fatto che questo seguito è forzatissimo! Per tornare alla fabbrica per qualche oscuro motivo bisogna salire di quota e premere il pulsante per la discesa al tempo giusto... sul serio? Era ovvio che per motivi idioti non avrebbe funzionato..e l'ascensore galattico? Che bella scelta, davvero! Costava tanto farli che so atterrare su un pianeta e che ne so farli incontrare degli alieni a cui insegnare qualcosa di importante?! Oppure mostrare una società aliena simile alla nostra ma priva di difetti per accentuare ancora di più la schifezza della nostra civiltà? Qualche messaggio insomma! In questo libro invece non succede e ci ritroviamo un messaggio contro... la politica?! Dobbiamo davvero credere che dei ragazzini possano comprendere questo insegnamento? I bambini a cui è rivolto è già tanto se capiscono le canzoni degli Umpa Lumpa! Senza offesa per i bambini ma il messaggio è davvero sparato alla cavolo! Troviamo infatti un presidente degli Stati Uniti simile a un bambinone con tanto di Tata al suo fianco che prima ricevendo la comunicazione e vedendo le immagini dell'ascensore crede siano degli attentatori e vuole ucciderli o comunque fermarli e in seguito quando scopre (grazie a Willy Wonka) che forse gli intrusi potrebbero essere alieni li invita addirittura alla casa bianca?! Cosa dovrebbe significare? Che l'America è ossessionata dagli attentati e ha il terrore di attacchi terroristici ma farebbe conquistare la Terra agli alieni? Cioè davvero spiegatemi il messaggio di fondo! Molti sicuramente vedranno chissà che critica ma io francamente ci vedo solo una scusa per fare due o tre scenette che potrebbero appunto divertire un bambino.
Nella seconda parte torniamo forse al canonico messaggio ritrovando uno dei pochi insegnamenti presenti (o che almeno io ho trovato) ovvero mai dormire sugli allori, mai essere pigri! E come ci viene mostrato? Con i 3 vecchi nonni ormai troppo pigri che si giustificano con mille scuse pur di non alzarsi dal letto eppure corrono veloci come il vento per prendersi la famosa medicina per ringiovanire e come punizione per il loro comportamento ne prendono per ingordigia troppa diventando neonati (tranne una nonna che sparisce essendo ormai la sua età sotto lo zero), il tutto condito con una canzoncina rompiscatole degli Umpa Lumpa che sinceramente non si possono più vedere! Hanno rotto troppo le scatole ma almeno sono un marchio del vecchio stile e del vecchio capitolo quindi si sopportano.... come si è capito questo libro l'ho trovato brutto e odioso, ho trovato dei messaggi buttati alla cavolo (a parte forse nella seconda parte), molto probabilmente l'ho odiato perché un libro come la fabbrica di cioccolato non DOVEVA avere un seguito, peccato che certi scrittori decidano di vendere la propria anima (per non essere volgare e dire altro) per dei profitti, non so se ai tempi questo libro ha fatto successo o meno... di certo lo sconsiglio caldamente. Se questo libro non fosse stato pubblicizzato come sequel non credo avrebbe avuto tanto successo quindi se proprio non resistete prendetelo in biblioteca o fatevelo imprestare ma DAVVERO vi sconsiglio di comprarlo o spenderci soldi. Se avete amato la fabbrica di cioccolato difficilmente apprezzerete questo, se vi aspettate di trovare lo stesso stile del primo volume dite pure addio alle vostre speranze. Iniziatelo solo con delle basse aspettative e forse e sottolineo FORSE potrete apprezzarlo. ( )
  GiadaLexy | May 12, 2022 |
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Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
Dahl, Roaldautore primariotutte le edizioniconfermato
Blake, QuentinIllustratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Foreman, MichaelIllustratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Freezer, HarriëtTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Hodge, DouglasNarratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Idle, EricNarratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Schindelman, JosephIllustratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato

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Epigrafe
Dedica
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For my daughters Tessa Ophelia Lucy and for my godson Edmund Pollinger
Incipit
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The last time we saw Charlie, he was riding high above his home town in the Great Glass Elevator.
Citazioni
Ultime parole
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Nota di disambiguazione
Redattore editoriale
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Elogi
Lingua originale
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Il grande ascensore di cristallo" ©· il seguito de "La fabbrica di cioccolato", ma anche un incredibile romanzo a s©♭ stante, scatenato e sarcastico. Una presa in giro delle campagne pubblicitarie che sorgono intorno ai viaggi interplanetari, con Presidenti infantili devoti alla loro Tata e Alberghi Spaziali infestati da malefiche uova: i Cnidi Vermicolosi. E per ogni circostanza il signor Wonka, proprietario della fabbrica, ha una trovata, una battuta, una stupefacente soluzione: un po' prestigiatore, un po' clown, un po' filosofo. Cos©Ơ come doveva essere Roald Dahl. Et© di lettura: da 7 anni.

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