Tra i peggiori libri di Connelly: indagine che dopo una partenza accettabile va poi di fretta verso un finale "cinematografico".
Lettura veloce, di poco più di 200 pagine, tanta azione e mancanza di risvolti psicologici dei protagonisti. ( )

Se un esordiente avesse scritto questo romanzo, avrei dato un giudizio ben diverso, sperando in un futuro miglioramento; ma l'autore è Michel Connelly, un maestro nelle descrizioni e nella caratterizzazione dei personaggi. Io mi aspetto da questo autore qualcosa di meglio di un thriller tirato via che vuole ingraziarsi il lettore con la vecchia storia del complotto per distruggere gli Usa.
Harry Bosch è una pallida copia del personaggio omonimo, i capitoli sono slegati, la figure di Rachel e di Iggy non ricevono sufficiente attenzione ed il plot è molto più lineare del solito.
Ho scoperto solo dopo averne concluso la lettura che "La città buia" era apparsa originariamente a puntate su "The New York Times Magazine": questo è un esempio di "brillante" operazione editoriale, ri-pubblicare come romanzo un qualcosa pensato per un audience ed un medium differenti, con la certezza di incassare, anche a costo di scontentare i lettori.
Per fortuna esistono le biblioteche... ( )