Libro che mi ha fatto compagnia per più di tre mesi, e che senz'altro ricorderò con piacere grazie al personaggio di Bartimeus. La narrazione, spesso sviluppata secondo il suo punto di vista, ha rappresentato qualcosa di diverso rispetto a ciò che ero abituato a leggere precedentemente… e grazie alle sue note a piè di pagina mi sono ritrovato spesso a sorridere.

Caratterialmente è irriverente, fuori dagli schemi... e ha uno humour dissacrante: quando fa uso delle sue battute di spirito, o attinge ai ricordi delle sue millenarie imprese, le condisce sempre di particolari esilaranti legati ai rapporti ce aveva coi suoi compagni/avversari. Il che restituisce davvero le innumerevoli sfaccettature di un personaggio che, da solo, di fatto tiene in piedi un romanzo di più di mille pagine.

Peccato per il finale, ma pare ci possa essere un seguito... chissà. ( )

Come non provare simpatia per Bartimeus? Sakhr al-Jinni, N'gorso il Possente, Serpente dalle Piume d'Argento...Edificatore delle mura Uruk, di Karnak e di Praga...che ha parlato con Salomone, ha corso nelle praterie insieme ai padri dei bufali, ha sorvegliato l'antico Zimbabwe fino a quando le pietre caddero e gli sciacalli banchettarono con le sue genti...costretto all'obbedienza da un mago ragazzino, ambizioso e sostanzialmente un po' antipatico. Piacevolissimo, 1140 pagine di puro divertimento. ( )