La biografia romanzata dell’architetto Lloyd Wright, ambientata nella New York dei primi decenni del Novecento. Magnificato da un'amica, mi sono deciso a leggerlo, nonostante le resistenze verso un personaggio ambiguo come la Rand, portavoce del grande capitalismo americano.
Howard Roark alter ego di Wright è un giovane architetto anticonformista che viene espulso dalla scuola e tra mille difficoltà solo e imperturbabile continua a mantenersi sulla strada irrevocabile dei propr ideali. Naturalmente la società cerca di distruggere questo “superuomo” come è chiamato esplicitamente, questo egoista idealista che è disposto a tutto meno che a rinunciare a ciò in cui crede un’architettura organica, modernista, che avvolge l’essenza più profonda dell’uomo.
In questi scontri, con l’amico dei tempi dell’università, Peter Keating che integrandosi diventerà architetto di successo, con Dominique l’unica donna che ami veramente senza però volerla legare a sé; contro i critici, i magnati dell’industria conformisti, Roark rimane sempre impassibile, convinto indefettibilmente delle sue idee.