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The Phone Box at the Edge of the World (2021)

di Laura Imai Messina

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3981963,575 (3.91)7
Sul fianco scosceso di Kujira-yama, la Montagna della Balena, si spalanca un immenso giardino chiamato Bell Gardia. In mezzo ©· installata una cabina, al cui interno riposa un telefono non collegato, che trasporta le voci nel vento. Da tutto il Giappone vi convogliano ogni anno migliaia di persone che hanno perduto qualcuno, che alzano la cornetta per parlare con chi ©· nell'aldil© . Quando su quella zona si abbatte un uragano di immane violenza, da lontano accorre una donna, pronta a proteggere il giardino a costo della sua vita. Si chiama Yui, ha trent'anni e una data separa quella che era da quella che ©·: 11 marzo 2011. Quel giorno lo tsunami spazz©ø via il paese in cui abitava, inghiott©Ơ la madre e la figlia, le sottrasse la gioia di essere al mondo. Venuta per caso a conoscenza di quel luogo surreale, Yui va a visitarlo e a Bell Gardia incontra Takeshi, un medico che vive a Tokyo e ha una bimba di quattro anni, muta dal giorno in cui ©· morta la madre. Per rimarginare la vita serve coraggio, fortuna e un luogo comune in cui dipanare il racconto prudente di s©♭. E ora che quel luogo prezioso rischia di esserle portato via dall'uragano, Yui decide di affrontare il vento, quello che scuote la terra cos©Ơ come quello che solleva le voci di chi non c'©· pi©£. E poi? E poi Yui lo avrebbe presto scoperto. Che ©· un vero miracolo l'amore. Anche il secondo, anche quello che arriva per sbaglio. Perch©♭ quando nessuno si attende il miracolo, il miracolo avviene. Laura Imai Messina ci conduce in un luogo realmente esistente nel nord-est del Giappone, toccando con delicatezza la tragedia dello tsunami del 2011, e consegnandoci un mondo fragile ma denso di speranza, una storia di resilienza la cui pi©£ grande magia risiede nella realt© .… (altro)
  1. 00
    The Phone Booth in Mr. Hirota's Garden di Heather Smith (PuddinTame)
    PuddinTame: This a picture book inspired by the story of the Wind Phone at Bell Gardia Kujira-yama, although the phone booth in this case is in a village.
Nessuno
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Delicato, tranquillo e piatto, come fosse un romanzo giapponese, mentre l'autrice è un'italiana che vive da una quindicina d'anni in Giappone e ha sposato un giapponese

Bell Gardia è un curato giardino attorno a una cabina telefonica con un vecchio telefono a disco non collegato a nessuna rete e la gente ha iniziato a frequentarlo per parlare con i morti o con coloro che, a qualsiasi titolo, sono scomparsi o li hanno abbandonati. Ovviamente nessuno risponde, ma l'atto di fare un numero noto (o inventato) e raccontare (e raccontarsi) dona sollievo a tante persone rimaste sole o inapaci di superare un lutto. Soprattutto dopo uno spaventoso tsunami che nel 2011 causò la morte di circa 1/3 degli abitanti della cittadina.
Ma a Bell Gardia arriva gente da tutto il Giappone, anche facendosi ore e ore di viaggio.
A Bell Gardia si forma quindi una piccola comunità di frequentatori abituali, tra i quali spiccano le due storie che l'autrice sceglie di raccontare: una donna che nello tsunami ha perso sua figlia, morta abbracciata alla nonna, ed è rimasta sola al mondo, e un medico che ha perso la moglie per un cancro e la cui figlia da allora non ha più parlato.

Bell Gardia esiste davvero ma io, sia nella finzione sia nella realtà, faccio fatica a entrare in questa dimensione nella quale si ha bisogno di un luogo fisico e di uno strumento concreto per parlare con chi non c'è più. Ancor di più pensando che in Giappone molti usano ancora tenere una sorta di altarino domestico per i propri defunti. Boh.

Io "parlo" con mia madre da quasi 30 anni e non ho manco bisogno di una foto...
  ShanaPat | Jul 6, 2020 |
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Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
Messina, Laura Imaiautore primariotutte le edizioniconfermato
Allden, AlexandraCover designer and artistautore secondarioalcune edizioniconfermato
Rand, LucyTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
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Titolo canonico
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Titolo originale
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Epigrafe
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It is a passing of forms from one life
to another.
A concert in which
only the orchestra changes.
but the music remains, it's there.

-- Mariangela Gualtieri
Awake, O north wind; and
Come thou south
blow, upon my garden,
that the spices thereof may flow out.
Let my beloved come into his garden
and eat his pleasant fruits,
[. . .]
Come with me from Lebanon, my bride . . .

-- Song of Songs, 4: 16, 8
So speak not too lovingly.

-- Kojiki
Dedica
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To Kyōsuke, Sōsuke, and Emilio,
to the voices that will
always be with you
Incipit
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In the vast, steep garden of Bell Gardia, great gusts of wind lashed the plants. (Prologue)
The first time she heard about it was on the radio.
Citazioni
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This story was inspired by a real place, in the northwest of Japan, in Iwate Prefecture.

On day a man installed a telephone booth in the garden of his house at the foot of Kujiri-Yama, the Mountain of the Whale, just next to the city of Ōtsuchi, one of the places worst hit by the tsunami of March 11, 2011.

Inside there is an old black telephone, disconnected, that carries voices into the wind.

Thousands of people make the pilgrimage there every year.
Ultime parole
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(Click per vedere. Attenzione: può contenere anticipazioni.)
Nota di disambiguazione
Redattore editoriale
Elogi
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Lingua originale
DDC/MDS Canonico
LCC canonico

Risorse esterne che parlano di questo libro

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Nessuno

Sul fianco scosceso di Kujira-yama, la Montagna della Balena, si spalanca un immenso giardino chiamato Bell Gardia. In mezzo ©· installata una cabina, al cui interno riposa un telefono non collegato, che trasporta le voci nel vento. Da tutto il Giappone vi convogliano ogni anno migliaia di persone che hanno perduto qualcuno, che alzano la cornetta per parlare con chi ©· nell'aldil© . Quando su quella zona si abbatte un uragano di immane violenza, da lontano accorre una donna, pronta a proteggere il giardino a costo della sua vita. Si chiama Yui, ha trent'anni e una data separa quella che era da quella che ©·: 11 marzo 2011. Quel giorno lo tsunami spazz©ø via il paese in cui abitava, inghiott©Ơ la madre e la figlia, le sottrasse la gioia di essere al mondo. Venuta per caso a conoscenza di quel luogo surreale, Yui va a visitarlo e a Bell Gardia incontra Takeshi, un medico che vive a Tokyo e ha una bimba di quattro anni, muta dal giorno in cui ©· morta la madre. Per rimarginare la vita serve coraggio, fortuna e un luogo comune in cui dipanare il racconto prudente di s©♭. E ora che quel luogo prezioso rischia di esserle portato via dall'uragano, Yui decide di affrontare il vento, quello che scuote la terra cos©Ơ come quello che solleva le voci di chi non c'©· pi©£. E poi? E poi Yui lo avrebbe presto scoperto. Che ©· un vero miracolo l'amore. Anche il secondo, anche quello che arriva per sbaglio. Perch©♭ quando nessuno si attende il miracolo, il miracolo avviene. Laura Imai Messina ci conduce in un luogo realmente esistente nel nord-est del Giappone, toccando con delicatezza la tragedia dello tsunami del 2011, e consegnandoci un mondo fragile ma denso di speranza, una storia di resilienza la cui pi©£ grande magia risiede nella realt© .

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