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Sto caricando le informazioni... Il lamento della pace (1518)di Desiderius Erasmus
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The Complaint of Peace grew from his reaction to his warlike times. His desire for peace permeates his work. The Complaint of Peace presents an oration by Lady Peace, who observes with sadness how unwelcome she is in all corners of Christendom, and builds to an appeal: I appeal to all who call themselves Christians! I urge them, as they would manifest their sincerity, and preserve their consistency, to unite with one heart and one soul, in the abolition of war, and the establishment of perpetual and universal peace. Now, 500 years later, Peaces words still retain their relevance. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)172.4Philosophy and Psychology Ethics Political ethics International ethics - Peace and warClassificazione LCVotoMedia:
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funestato da guerre? Erasmo, padre dell’Europa moderna, è, per il suo impegno etico-civile, anche padre del pacifismo
moderno e post-moderno. È singolare come questo profondo conoscitore dell’animo umano resti, paradossalmente,
famoso ai più solo per l’Elogio della Follia.
Nel testo che qui si propone, la Querela Pacis, assimilabile all’Elogio per la personificazione della Pace, raminga e reietta
dai singoli e dalle nazioni, l’autore denuncia (e qui sta l’ambiguità anche di querela: lamento o querela?) l’iniquità dell’agire
umano, l’aberrazione rispetto a ogni legge, naturale e positiva, rispetto addirittura a una religione – quella cristiana – che
nella visione del mondo erasmiana dovrebbe perfezionare, con un ritorno filologico alle fonti sacre e pagane, l’uomo.
Parole forti e vere, quelle che Erasmo stampa nel 1517: una realtà purtroppo ancora attualissima.
Testo decisivo per il pacifismo contemporaneo, il Lamento della Pace (1517) fu steso nel contesto di un'Europa insanguinata da violenti conflitti armati tra gli Stati – compreso lo Stato della Chiesa –, ma divenne ben presto un vero e proprio manifesto etico-politico. Secondo il "principe degli umanisti", l'uomo potrà raggiungere una pace autentica e completa soltanto se mediterà e praticherà l'amore nei confronti del Creatore e di ogni creatura. Con vigore espressivo e nobiltà di pensiero non comuni, Erasmo parla anche al nostro tempo confuso e dilaniato da troppe guerre assurde: esule e violata forse come non mai, la sua Pace personificata continua a invocare una fratellanza universale che l'uomo postmoderno non pare tuttavia ancora in grado di vivere.