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Novella degli scacchi (1942)

di Stefan Zweig

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Serie: Große Klassiker zum kleinen Preis (155)

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3,9801153,035 (4.13)1 / 355
Chi è lo sconosciuto in grado di tenere testa al grande Czentovic, il campione del mondo di scacchi? Dice il vero, quando sostiene di non giocare da più di venti anni? Quale mistero nasconde in realtà quest'enigmatico giocatore? Scritto pochi mesi prima che Zweig si suicidasse nella città brasiliana di Petrópolis, Novella degli scacchi è una inquietante favola, un piccolo contributo - come sostiene con dolorosa ironia il protagonista - a questa nostra epoca cosi grande e soave. Fra i due si instaurò di colpo un rapporto diverso; una pericolosa tensione, un odio appassionato. Ormai non erano più due persone che volevano mettere alla prova la propria perizia nel gioco, erano due nemici che avevano giurato di distruggersi a vicenda.… (altro)
  1. 30
    Il maestro di go di Yasunari Kawabata (hippietrail)
  2. 30
    Zaschita Luzinia di Vladimir Nabokov (Arvoitus)
    Arvoitus: Because it's another work about chess and madness. The very difference is the status of the game player, chess is his life. You can also look at this novel as a political one.
  3. 10
    L'idiota di Fyodor Dostoyevsky (fuzzy_patters)
  4. 00
    Storia poliziesca di Imre Kertész (caitlinlizzy)
  5. 00
    Il re degli scacchi di Ah Cheng (sriq)
  6. 00
    La marcia di Radetzky di Joseph Roth (chwiggy)
  7. 01
    La variante di Lüneburg di Paolo Maurensig (rvdm61)
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Mostra 3 di 3
In questo racconto la partita di scacchi è un pretesto per mettere in campo una battaglia di personalità, di logica contro creatività; ma è anche uno scontro fra due diversi modi di vedere il mondo, in una sorta di lotta di classe applicata ad una scacchiera. Il materialismo ottuso di Czentovic, self-made man venuto dal niente, inizialmente sembra cedere di fronte ai guizzi geniali del Dr. B., simbolo della cultura alto-borghese di inizio secolo; ma i valori che incarna quest'ultimo non trovano più posto nel mondo violento dell'ascesa del nazismo, e quando è incalzato dalla fredda brutalità del suo avversario le uniche alternative possibili sono dapprima la follia e poi la ritirata.
In poche pagine Zweig riesce a condensare riflessioni importanti sul mondo e sull'animo umano, senza che per questo venga a mancare la tensione emotiva o tantomeno il coinvolgimento. Lo stile poi è semplice ma mai banale.
Eppure sono rimasta un po' delusa dall'opera: innanzitutto perchè avevo aspettative fin troppo alte (ma di questo non si può fare una colpa al libro), e in secondo luogo l'estrema brevità non mi ha dato modo di entrare in pieno nella storia. Il mio giudizio conclusivo è che nonostante sia un testo di spessore, difficilmente mi resterà impresso. ( )
  Lilirose_ | Nov 30, 2017 |
Stefan Zweig

Stefan Zweig scrisse "Novella degli scacchi" nel 1941.
Questo racconto è la sua ultima opera narrativa, pubblicata contemporaneamente all’autobiografia "Il mondo di ieri", subito dopo il suo suicidio assieme alla giovane moglie nella città brasiliana di Petropolis, il 22 febbraio 1942.

La vicenda si svolge per intero durante il tragitto in mare di un transatlantico da New York a Buenos Aires. Sulla nave è presente il campione mondiale di scacchi, Czentovic, un giovane talento naturale del gioco privo però di ogni spiraglio d’intelligenza o di curiosità al di fuori della scacchiera: questo “cervello murato”, come viene definito da un altro personaggio, attira l’attenzione della voce narrante della storia, un passeggero del transatlantico di origine austriaca che è un evidente doppio di Zweig. Coinvolgendo altri interessati si riesce ad organizzare una sfida, a pagamento, col campione.
Il risultato entusiasma il gruppo che convince il dottor B. ad affrontare il campione in una partita uno contro uno. Zweig, o il suo doppio, ascoltano però prima il racconto del dottor B. Il misterioso passeggero, anch’esso austriaco, si era trovato ad essere arrestato dai nazisti dopo l’Anschluss e tenuto per lunghi mesi in un assoluto isolamento alternato a duri interrogatori. Era riuscito a sopravvivere solo grazie al clandestino trafugamento e occultamento di un libro di partite di scacchi: in questo modo aveva acquisito la forza di un maestro.
L’ultima sfida vede il passeggero battere lo stolido campione, che poi però propone una rivincita, accettata dal dottor B., riconquistato dal suo demone, nonostante la precedente decisione di giocare una sola, ultima, partita. Il crollo psicologico durante l’ultima rivincita avviene quando il dott. B. cerca di fare una mossa impossibile secondo le regole e annuncia uno scacco che non c’è, per poi fuggire, turbato, abbandonando la partita.
Gli scacchi alludono a un altro universo: il confronto sulla scacchiera nasce come gioco di guerra e simboleggia una sfida mortale.
I due caratteri contrapposti del campione Czentovic e del dottor B. sembrano i padrini del duello finale di Zweig con la vita: il rozzo, ignorante ma forte campione indifferente a tutto, contro il colto, raffinato ma debole dottore travolto dalla tragedia del mondo. I due personaggi rappresentano tipi opposti come i colori della scacchiera, uniti dal tessuto narrativo in un equilibrio mirabilmente classico.
Sullo sfondo si intravedono le fiamme della guerra. Il transatlantico è quello che per sempre allontana Zweig dal "Mondo di ieri", dalla sua civiltà, dal poco che restava dell’Austria già asburgica, e il viaggio non è un nostos né un’esplorazione: è il funebre percorso, compiuto da un gentiluomo con il vestito giusto e la cravatta appropriata, rispettando le buone maniere, verso il proprio suicidio. ( )
  pecs | Aug 23, 2008 |
Stupendo romanzo breve ( )
  zinf | Jul 6, 2008 |
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Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
Zweig, StefanAutoreautore primariotutte le edizioniconfermato
Bell, AntheaTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Fleckhaus, WillyProgetto della copertinaautore secondarioalcune edizioniconfermato
Gay, PeterIntroduzioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
Montis, SilviaA cura diautore secondarioalcune edizioniconfermato
Pein-Schmidt, UschiCollaboratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Radvan, FlorianA cura diautore secondarioalcune edizioniconfermato
Rogal, StefanCollaboratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Rotenberg, JoelTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Steiner, AnneA cura diautore secondarioalcune edizioniconfermato
Unseld, SiegfriedPostfazioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
Ursula MonsenTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Vieweg, ChristophIllustratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato

È contenuto in

Selected Stories di Stefan Zweig (indirettamente)

È riassunto in

Ha come commento al testo

Ha come guida per lo studente

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Titolo canonico
Titolo originale
Titoli alternativi
Data della prima edizione
Personaggi
Luoghi significativi
Eventi significativi
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Epigrafe
Dedica
Incipit
Sul grande piroscafo passeggeri in procinto di salpare a mezzanotte da New York per Buenos Aires regnava il solito affaccendato viavai dell'ultima ora.
Citazioni
Ultime parole
(Click per vedere. Attenzione: può contenere anticipazioni.)
Nota di disambiguazione
Dati dalle informazioni generali inglesi. Modifica per tradurlo nella tua lingua.
345835901X 2013 hardcover German insel taschenbuch 4201
Redattore editoriale
Elogi
Lingua originale
DDC/MDS Canonico
LCC canonico

Risorse esterne che parlano di questo libro

Wikipedia in inglese

Nessuno

Chi è lo sconosciuto in grado di tenere testa al grande Czentovic, il campione del mondo di scacchi? Dice il vero, quando sostiene di non giocare da più di venti anni? Quale mistero nasconde in realtà quest'enigmatico giocatore? Scritto pochi mesi prima che Zweig si suicidasse nella città brasiliana di Petrópolis, Novella degli scacchi è una inquietante favola, un piccolo contributo - come sostiene con dolorosa ironia il protagonista - a questa nostra epoca cosi grande e soave. Fra i due si instaurò di colpo un rapporto diverso; una pericolosa tensione, un odio appassionato. Ormai non erano più due persone che volevano mettere alla prova la propria perizia nel gioco, erano due nemici che avevano giurato di distruggersi a vicenda.

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Riassunto haiku

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