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Sto caricando le informazioni... Mexican Gothic (edizione 2020)di Silvia Moreno-Garcia
Informazioni sull'operaMexican Gothic di Silvia Moreno-Garcia
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Noem©Ư Taboada riceve una lettera angosciata e delirante da sua cugina Catalina, che ha appena sposato un inglese altolocato e che implora il suo aiuto. E cos©Ơ si reca a High Place, una tetra dimora sperduta tra le montagne del Messico. Noem©Ư ©· poco credibile nei panni della crocerossina: ©· una raffinata debuttante, pi©£ adatta ai cocktail party che alle indagini poliziesche, ma ©· anche caparbia, sveglia, e non si lascia intimorire facilmente: certo non dal marito di Catalina, uno sconosciuto dall'aria sinistra ma intrigante; n©♭ dal padre, l'anziano patriarca che sembra particolarmente attratto da lei; e neppure dalla casa, che inizia a invadere i suoi sogni con visioni di sangue e sventure. Il suo unico alleato in questo luogo inospitale ©· il pi©£ giovane membro della famiglia. Ma forse anche lui ha un oscuro segreto da nascondere. Mentre dal passato riemergono storie di violenza e follia, Noem©Ư viene lentamente risucchiata in un mondo terrificante e seducente al tempo stesso. Un mondo dal quale potrebbe essere impossibile fuggire. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)813.6Literature English (North America) American fiction 21st CenturyClassificazione LCVotoMedia:
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In generale, Mexican Gothic è ben congegnato e riesce molto bene a trasmettere l’orrore di una casa che imprigiona e di una famiglia disposta a fare qualunque nefandezza pur di mantenere saldo il proprio potere e ritornare ai presunti fasti del passato. Ho molto apprezzato il fatto che non sia solo una storia di una povera fanciulla ingenua vittima dell’amore per l’uomo sbagliato, ma ci siano intrecciati sia il razzismo sia lo sfruttamento della classe operaia e che tutto questo concorre a creare dellз villain assolutamente rivoltanti (il capofamiglia, in particolare, credo che rappresenti bene l’idea di vecchio bavoso, mentre suo figlio Virgil pare la vendetta a tutti i bei tenebrosi creepy che ci sono stati rifilati nel tempo).
Purtroppo però a fare da contraltare a tutta questa malvagità non c’è una costruzione dei personaggi positivi altrettanto efficace. Noemí, per esempio, nonostante sia la protagonista e ci venga descritta come una ragazza di mondo, non riesce affatto a tenere testa ai membri della famiglia Doyle. Inoltre, ci viene detto più volte del suo interesse per l’antropologia, che potrebbe essere utile nei dibattiti con le idee rivoltanti dellз Doyle, non ha praticamente alcuna funzione all’interno della storia e si finisce per chiedersi perché Moreno-Garcia l’abbia inserito con questa pervicacia.
Penso che una caratterizzazione migliore di Noemí e Catalina avrebbe dato più spessore a Mexican Gothic e ci avrebbe anche fatto dimenticare il colpo di scena chiamatissimo (e se lo è per me che non leggo molti horror, figuriamoci per un*appassionatǝ). Però sono contenta di averlo letto: penso che terrò d’occhio gli altri lavori di Moreno-Garcia, perché è lì lì per essere davvero molto brava. ( )