Diede voce all'America cantando ogni simbolo della vita terrestre. E' il massimo libro della poesia dell'800 americano. Apparve nel 1855 e diede voce all'America inquieta, piena di vitalità e di conflitti, prossima alla prova della Grande Guerra di Secessione. In tutte le varie edizioni dell'opera Whitman lavorò ad ampliare, rifare il suo libro che rimane il lavoro di una vita. Canta in primo luogo se stesso, sorgente e centro di sensazioni, sentimenti, volontà. Canta il mondo, la strada, la sequoia, la scure, i mestieri e gli strumenti ed ogni simbolo della vita terrestre, concreta, dolce e violenta, peccaminosa e innocente."Gremito di male ... io contemplo la natura e giorno e notte assorbo le gioie della vita". La sua è una poesia del mondo democratico, di grandi folle e grandi opere. Annunzia nelle sue forme anche il rinnovarsi dei modi di fare poesia, modi che si diffonderanno dovunque nella seconda metà dell'ottocento. Whitman scrive non in versi ma in strofe, con un libero e spontaneo ritmo, una scansione biblica con un respiro ambizioso. ( )