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Sto caricando le informazioni... La vedova Coudercdi Georges Simenon
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A number of Simenon’s novels, among them The Venice Train, Belle, Sunday, and The Negro, can be grouped around the general theme malentendu or cross-purposes—the title of the Camus play that is Simenonesque in its cruelty. The Widow is firmly in this category, though its descriptions of violence and sexuality are unusually graphic for Simenon; and it is one of the few Simenons with a strong woman character in it. The woman in Betty and the woman narrator of November are similarly strong. But his women tend to be one-dimensional, guileful, opportunistic, coldly practical, unsentimental, or else easy prey. Tati the widow is a peasant who knows her own mind and possesses an ability to size up strangers. È contenuto inHa l'adattamento
Un giovane ricco esce di prigione, non sa dove andare: si ritrova a convivere con una matura vedova in una casa di campagna lungo un canale. E' un rifugio, la promessa di una stasi biologica, di un auspicato torpore della mente. Ma altre donne interverranno a turbare quel precario equilibrio. Si scatena un inferno provinciale e insieme si accende l'occasione demoniaca per tornare al delitto. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)843.912Literature French French fiction Modern Period 20th Century 1900-1945Classificazione LCVotoMedia:
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Jean si piazza a casa di Tati mosso dalla voglia di una vita normale. Si piega volentieri alla quotidianità rustica e alla fatica delle stalle e dell'orto
ma scopre ben presto il lato gretto, l'avidità, il torbido.
I rapporti umani sono più carnali che amorosi, la famiglia è un covo di rancori e come in una tragedia antica, i protagonisti si ritroveranno incapaci di sfuggire ad un destino stabilito da sempre.
C'è tutta la grandezza di Simenon in queste pagine, soprattutto nella descrizione del paesaggio e degli ambienti tanto che al lettore pare di cogliere i suoni nelle campagne intorno alla cascina, l'odore di muffa e fieno, la pioggia e il sole abbacinante, il respiro animalesco dettato dal desiderio carnale. Libro indimenticabile da cui nel 1971 è stato tratto il film "L'evaso" con Simon Signoret (Tatì) e Alain Delon (Jean). ( )