I don't know how many times, relatives, friends and acquaintances, seeing my books, which are always many and always growing, exclaimed: "Have you read them all?" And I, every time I have had to repeat the same answer, starting from the fact that I was born and raised in a printing shop, and I am the son of a family of printers. If they were to give an answer to this consideration that gives this book its title, I'm sure they wouldn't be able to say who I really am. I can't even say it myself every time I look at my books, consult them, find them again. I said "I find them" because they are in different and distant places. But this is a speech that I plan to make in a specific post on the subject linked to the identity of a bibliomaniac. For now it is enough for me to say that I did not expect much from this book. The original version sounds quite different, "I will judge you by your books" but the idea is the same albeit with different perspectives. Two words are involved that proceed in parallel but can also converge: identity and judgment. Obviously, we always refer to those who make books a very special and personal matter. ( )

Non so quante volte, parenti, amici e conoscenti, al vedere i miei libri, che sono sempre tanti e sempre in crescendo, hanno esclamato: "Ma li hai letti tutti?" Ed io, ogni volta ho dovuto ripetere la stessa risposta, partendo dal fatto che sono nato e cresciuto in una tipografia, e sono figlio di una famiglia di tipografi. Se dovessero dare una risposta a questa considerazione che dà il titolo a questo libro, sono sicuro che non saprebbero dire chi sono io davvero. Non so dirlo nemmeno io stesso ogni qualvolta guardo i miei libri, li consulto, li ritrovo. Ho detto "li ritrovo" perchè sono in luoghi diversi e lontani. Ma questo è un discorso che mi riprometto di fare in un post specifico sull'argomento legato alla identità di un bibliomane. Per ora mi basta dire che da questo libro non mi aspettavo più di tanto. La versione originale suona piuttosto diversa, "I will judge you by your books" ma l'idea è la stessa anche se con prospettive diverse. Sono coinvolte due parole che procedono in parallelo ma possono anche convergere: identità e giudizio. Ci si riferisce, ovviamente, sempre a chi dei libri ne fa una questione quanto mai speciale e personale. ( )