Il romanzo segue un gruppo di pellegrini che viaggiano verso un pianeta potenzialmente letale, raccogliendo le storie di ciascuno come una serie di appassionanti novelle.

Ogni novella ha la sua voce e il suo stile: ci sono il racconto noir, quello horror, o d'avventura, l'epopea di una famiglia alla disperata ricerca di una cura, la ribellione all'oppressione e allo sfruttamento di un ecosistema prezioso...

Le citazioni sono tante, forse non lo consiglierei a un lettore alle prime armi in quanto, sebbene assolutamente comprensibile, alcuni elementi sono più semplici da cogliere con un po' di letture alle spalle.

L'autore bilancia benissimo tutti quegli aspetti dei romanzi di fantascienza (e fantasy) che a volte ne appesantiscono fin troppo la narrazione: ci sono astronavi, armi laser, cannoni vattelapesca, teletrasporti etc, ma siccome vengono menzionati dai personaggi, ci vengono date le informazioni essenziali sul loro funzionamento senza scendere nei dettagli, come la maggior parte di noi descriverebbe, per esempio, un aeroplano. Piuttosto vengono usati termini che ci permettono di crearci una immagine abbastanza chiara basandoci sulle esperienze attuali (es. frusta-laser).

Dei pianeti vengono tratteggiate le caratteristiche più importanti ai fini della storia, senza per forza addentrarsi in scivolosi trattati su ecosistemi inventati. Eppure è stato tutto sufficiente a farmi generare immagini nitide di quello con qui avevo a che fare.

Da notare che si tratta, più di un romanzo a se' della prima parte di una "bilogia", e per sapere come va a finire è necessario leggere il successivo. ( )

Splendida saga di fantascienza, molto ben congegnata e veramente appassionante! ATTENZIONE La storia non si conclude alla fine del libro, poiché è il primo di una serie di 4. ( )

Questo è un romanzo disonesto. È disonesto perché mette in piedi un sacco di misteri, e non spiega nulla. NULLA! Per capirci qualcosa bisogna necessariamente leggere il seguito. Un altro utente ha commentato che questo è il comportamento di quegli autori che scrivono con un occhio al conto in banca. Sarà vero o no, ma per il lettore è irritante.
Ciò detto, continuiamo dicendo che è un buon romanzo, e, nell'ambito della fantascienza, addirittura di qualità notevole. L'umanità ha colonizzato le stelle senza troppi riguardi e ha formato uno stato interplanetario, l'Egemonia. I computer che servivano l'umanità sono divenuti così sofisticati da rendersi indipendenti, e "vivono" ormai in mondo tutto loro (il "Technocore"), anche se continuano ad aiutare i loro creatori. Una parte dell'umanità (gli "Ousters") si è staccata da quella inclusa nell'Egemonia, persegue altre vie ed è considerata nemica.
Hyperion, un pianeta periferico di recente colonizzazione, diviene il centro di una crisi. Là, una remota regione con strani artefatti (le "Tombe del Tempo") che sembrano recedere nel tempo, è infestata da una mostruosa creatura assassina (lo "Shrike") attorno alla quale è cresciuto un culto che attrae pellegrinaggi. Mentre lo Shrike inizia a imperversare su un'area sempre più vasta, gli Ousters lanciano un attacco su Hyperion: segue il panico. Mentre tutti fuggono, il governo dell'Egemonia e la Chiesa dello Shrike inducono sette persone che non si sono mai viste prima ad intraprendere il rischioso pellegrinaggio presso le Tombe, e verso quell'orrore che è lo Shrike. Essi iniziano così un viaggio periglioso in cui ciascuno racconta la sua storia, e si scopre che tutti hanno già incontrato la spaventosa creatura. Alla fine i pellegrini arrivano alle tombe, e....
E...: per sapere e capire qualcosa, bisogna leggere il romanzo successivo. Ma le storie (quella esterna che fa da cornice, e quelle dei pellegrini) sono ben raccontate, avvincenti, e spaziano dalla triste fiaba ecologica con tradimento finale del Console al misto di hard-boiled e Blade Runner di quella di Lamia. Attraverso ambientazioni e paesaggi vividi e suggestivi, emozioni e privazioni, dispute personali, i sette procedono verso l'incontro fatale con lo Shrike, e raccontando le loro strane storie imbastiscono il mistero. E intanto una battaglia spaziale si combatte sopra le loro teste, mentre uno dei pellegrini letteralmente scompare lasciando un bagno di sangue. Il tutto con lo sfondo dell'Egemonia, la forma statale di quest'umanità ipertrofica, opulenta, massificata, schiava della tecnologia e dell'economia, che come proiezione futura dell'umanità di oggi è assai convincente. Nel complesso è un romanzo robusto, coinvolgente, di ampio respiro, dai personaggi ben disegnati, e arricchito (ma senza appesantimenti) da riferimenti letterari dotti (principalmente Chaucer e Keats). ( )

Bellissime le sei storie, soprattutto tre (quella del prete, quella del "marine" legato ad una donna di un mondo tagliato fuori dell'egemonia, e più di tutte quella della ragazza "a ritroso"). Queste, da sole, valgono il massimo dei voti. Strano ma vero, mi è piaciuto anche il fatto che il libro si ferma sul più bello... tanto da chiederti di iniziare subito il seguito. ( )

Una delle più grandi, epiche, belle, complesse, affascinanti opere di fantascienza mai scritte. Un costrutto immaginifico fantastico impressionante, che spazia dalla sf-hard a quella sociologica, da elementi fantasy a "religiosi", da semplici avventure a riflessioni poetiche, ecc...
Pur con i suoi difetti (per es. innegabile una eccessiva lunghezza, certe parti sopratutto descrittive decisamente superflue o comunque esagerate) rimane un opera affascinante ed avvincente, un caposaldo della letteratura fantascientifica che fa storia. Imperdibile. ( )