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Anatomia della distruttivita umana (1973)

di Erich Fromm

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839525,910 (4.08)2
Uno dei più grandi maestri contemporanei di scienze umane svolge in questo libro un'indagine globale, dall'età primitiva a oggi, sulle tendenze dell'uomo alla violenza distruttiva. Attraverso un'analisi articolata e puntuale Fromm si propone di liberare il concetto di "distruttività" da quei fondamenti (vuoi naturali vuoi sociali) che le principali scuole psicologiche contemporanee ritengono assoluti e mostrare, invece, come vi siano fatti culturali, convenzionali, politici, e più generalmente storico-sociali a condizionare i cosiddetti "istinti sadici" dell'uomo. Le pulsioni a controllare, sottomettere, torturare; il sadismo, la necrofilia, la guerra; le molteplici sembianze in cui si manifestano le tendenze distruttive dell'uomo: sono questi, in ultima analisi, i temi fondamentali di "Anatomia della distruttività umana". Punto di riferimento in un dibattito di stringente attualità, quest'opera è una guida a comprendere le radici delle crisi di violenza che stravolgono le società contemporanee. (editore)… (altro)
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9/6/22
  laplantelibrary | Sep 6, 2022 |
Az agresszivitás, a pusztításhajlam, a rombolás vágya ősidőktől fogva sajátja az emberi természetnek - legalábbis így tartja a közhiedelem. Korunk egyik legjelentősebb pszichológusa, e világsikert aratott, számos nyelvre lefordított tudományos alapmű szerzője azonban vitába száll ezzel az önfelmentő vélekedéssel, és elképesztő ismeretanyag felhasználásával, elmés és lenyűgözően logikus érveléssel bizonyítja, hogy a fenti tulajdonságok a modern idők „vívmányai”, a mai ember kevéssé rokonszenves személyiségjegyei.Ahogyan nem ismerünk szadista állatokat sem, a korai ember agresszivitása is csak a védekezést, a túlélést szolgálta, nem volt öncélú, a gyökerei a biológiai adottságokig nyúltak vissza, és nem az elme, a tudattalan sötétjéből eredeztettek.
  Gabriyella | Jan 24, 2022 |
I got this book for 3.5 $ one day as I was walking on the street, and a guy was selling those on the sidewalk. The book called out after me, the title was very attractive, but I never thought it would be such an amazing read! That was back in 2010, I believe. I used this book as a reference for many papers that I wrote, it made me love psychology even more. I shall reread it again this year. ( )
1 vota pathogenik | Mar 2, 2014 |
Fromm immediately endeared himself to me with this epigraph: "When I look at history I am a pessimist... but when I look at prehistory I am an optimist." (Incidentally, this was taken out of context. The writer, JC Smuts, actually only likes prehistory because he believes it shows how far we've come. Quite contrary to the point Fromm is making.)

The first and shortest part of the book is dedicated to a discussion of psychological theory (Instinctivism vs. Behaviorism), and, not being a psychologist, I honestly have forgotten how exactly Fromm comes down on these issues. In the second part, my favorite, Fromm discusses human psychology and society in an evolutionary context. Here, he is trying to systematically debunk the notion that human aggression, most clearly demonstrated in Nazi Germany, is biologically innate or culturally inevitable. Toward the end of this part, in an "analysis of thirty primitive tribes," Fromm classifies each as one of three types: "Life-Affirmative Societies," "Nondestructive-Aggressive Societies," and "Destructive Societies."

In the third part, occupying over half the pages, Fromm identifies two main character traits that lead to "malignant aggression": sadism (the Destructive Character, demonstrated by the cases of Joseph Stalin and Heinrich Himmler) and necrophilia (the Necrophilous Character). The latter is broadened far beyond the usual sexual connotation and seems to be Fromm's most significant innovation. The final chapter is an analysis of "Adolf Hitler, A Clinical Case of Necrophilia."

The underlying theme, which I find most significant, is that Nazi Germany is not so much an historical aberration as an extreme case, and the only solution to this malignant aggression is to change the social conditions which precipitate the development of the character types which cause it.
( )
1 vota dmac7 | Jun 14, 2013 |
150 FRO 4
  luvucenanzo06 | Aug 21, 2023 |
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Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
Erich Frommautore primariotutte le edizionicalcolato
Mickel, ErnstÜbersetzerautore secondarioalcune edizioniconfermato
Mickel, LiselotteÜbersetzerautore secondarioalcune edizioniconfermato

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Titolo canonico
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Titolo originale
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Data della prima edizione
Personaggi
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Eventi significativi
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Epigrafe
Dedica
Incipit
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Preface:
This study is the first volume of a comprehensive work on psychoanalytic theory. I s tarted with the study of aggression and destructiveness because, aside from being one of the fundamental theoretical problems
in psychoanalysis, the wave of destructiveness engulfing the world makes it also one of the most practically relevant ones.
Introduction: Instincts and Human Passions

The increase in violence and destructiveness on a national and world scale has turned the attention of professionals and the general public alike to the theoretical inquiry into the nature and causes of
aggression. Such a concern is not surprising; what is surprising is the fact that this preoccupation is so recent, especially since an investigator of the towering stature of Freud, revising his earlier theory centered
around the sexual drive, had already in the 1920s formulated a new theory in which the passion to destroy ("death instinct") was considered equal in strength to the passion to love ("life instinct," "sexuality"). The public, however, continued to think of Freudianism chiefly in terms of presenting the libido as man's central passion, checked only by the instinct for self-preservation.
Citazioni
Ultime parole
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Redattore editoriale
Elogi
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Uno dei più grandi maestri contemporanei di scienze umane svolge in questo libro un'indagine globale, dall'età primitiva a oggi, sulle tendenze dell'uomo alla violenza distruttiva. Attraverso un'analisi articolata e puntuale Fromm si propone di liberare il concetto di "distruttività" da quei fondamenti (vuoi naturali vuoi sociali) che le principali scuole psicologiche contemporanee ritengono assoluti e mostrare, invece, come vi siano fatti culturali, convenzionali, politici, e più generalmente storico-sociali a condizionare i cosiddetti "istinti sadici" dell'uomo. Le pulsioni a controllare, sottomettere, torturare; il sadismo, la necrofilia, la guerra; le molteplici sembianze in cui si manifestano le tendenze distruttive dell'uomo: sono questi, in ultima analisi, i temi fondamentali di "Anatomia della distruttività umana". Punto di riferimento in un dibattito di stringente attualità, quest'opera è una guida a comprendere le radici delle crisi di violenza che stravolgono le società contemporanee. (editore)

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