Romanzo breve (o racconto lungo) dalla trama originale. Traduzione un po'datata, con termini ormai desueti: ( )

- un poliziotto coscienzioso e ostinato si gioca la vita e la carriera perché non soddisfatto della verità ufficiale su un assassinio di matrice pedofila (finale a sorpresa e sconcerto nello scoprire come "certe cose" siano sempre esistite, non siano cioè un male dei nostri tempi, solo che prima non se ne parlava);
- un commesso viaggiatore costretto da un guasto all'auto a cenare e pernottare nella villa di un notabile di un paesino; diventa l'imputato in un processo che i notabili in pensione (un giudice, un pubblico ministero, un avvocato, un procuratore e persino un boia) imbastiscono quale gioco di società. e scopre di non essere senza colpe...
- lo scrittore omicida, ovvero come arrivare al successo raccontando i delitti che si sono veramente commessi e continuare a commetterne per incrementare la propria produzione letteraria

Anche questo di Dürrenmatt, prestato? regalato? mah ad ogni modo ricomprato e riletto con molto godimento in breve tempo. Noi uomini siamo razionali, logici, e ci piace che tutto proceda secondo uno schema, ne abbiamo anche bisogno di ordine e struttura, il caos, la casualità ci mette angoscia, sgomento. Il romanzo giallo tradizionale, ci dice Dürrenmatt, si basa su un'apparente disordine iniziale che a poco a poco, l'investigatore intelligente e perspicace, riesce a riordinare e a trovarvi La logica che mostrerà al lettore come di caos, o disordine non si trattava, E, continua Dürrenmatt, al finale avremo il nostro investigatore che in un modo o nell'altro agirà la catarsi disvelando la soluzione lottando con il colpevole, magari rimanendone ferito nel corpo e nell'anima, e poi egli sarà proclamato eroe perché ha combattuto il male e le tenebre uscendone vincitore. Ma che succede quando l'investigatore che con perseveranza e intelligenza ha compreso il disegno e la trama intessuta dall'assassino ma il caso, il destino, la casualità che é nel e del mondo degli uomini entra in gioco? "Anche il peggiore dei casi si avvera di quando in quando. Siamo uomini, dobbiamo tenerne conto, armarci contro questa realtà, e soprattutto avere ben chiaro in mente che riusciremo a evitare il naufragio nell'assurdo, che per forza di cose risulta sempre più netto e schiacciante, e a costruirci su questa terra un'esistenza abbastanza confortevole, solo incorporandolo tacitamente nel nostro pensiero. La nostra ragione rischiara il mondo non più dello stretto necessario. Nel bagliore incerto che regna ai suoi confini si insedia tutto ciò che é paradossale." Per Matthäi,il brillante investigatore, sarà la catastrofe, e non riuscirà mai ad accettare che ciò sia possibile, il suo modo di concepire il mondo non comprende l'assurdo, e per contrappasso vi sprofonderà diventando un povero veccho patetico e ubriacone che aspetterà per il resto della sua vita che l'assassino arrivi. L'imponderabile esiste e quando esso entra in un giallo succede che il giallo muore, così come muore la nostra illusione di poter imporre una visione perfettamente razionale alle cose del mondo. ( )