[In viaggio] Fuori imperversava il maltempo. Qualcosa di indiavolato e cattivo, ma insieme profondamente infelice, si dimenava con la furia d'una belva intorno alla locanda e si sforzava d'irrompere nell'interno. Sbattendo le porte, picchiando alle finestre e sul letto, graffiando i muri, ora minacciava, ora implorava, oppure si calmava per un po' di tempo e poi con un urlo gioioso e traditore si lanciava nel tubo della stufa, ma allora i ceppi divampavano, e la fiamma, come un cane alla catena, si gettava irosamente contro il nemico, cominciava la lotta, e poi erano di nuovo singhiozzi, sibili, ruggiti rabbiosi. In tutto ciò si percepiva l'angoscia indispettita, e l'odio insoddisfatto e l'impotenza offesa di chi si era assuefatto alle vittorie…

[Veročka] Due lunghe ombre sottili scesero i gradini verso le aiuole fiorite, dondolarono e si appoggiarono con la testa ai tronchi dei tigli.

[Granello errante] … e dietro di esso un mulino a vento che stava immobile e pareva si annoiasse perché in occasione della festa non gli si permetteva di mulinare con le sue ali.

[La steppa] Ed ecco sulla collina appare un pioppo solitario; chi l'abbia piantato e perché sia lì, Dio solo lo sa. È difficile stornar l'occhio dal suo agile profilo e dalla sua veste verde. È forse felice quel bell'albero? D'estate l'arsura, d'inverno gelo e tempeste, d'autunno le notti paurose, quando attorno stanno soltanto tenebre e null'altro si ode tranne il vento selvaggio che urla stizzosamente, ma soprattutto esser solo, solo tutta la vita…

[La steppa] … erano tutti individui con un passato bello e un presente assai brutto; del loro passato parlavano tutti, dal primo all'ultimo, con entusiasmo, del presente quasi con disprezzo. Il russo ama ricordare, ma non ama vivere; …