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Bullshit Jobs (2018)

di David Graeber

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"'Does your job make a meaningful contribution to the world?' David Graeber asked this question in a playful, provocative online essay titled On the Phenomenon of Bullshit Jobs. He defined a bullshit job as 'a form of paid employment that is so completely pointless, unnecessary, or pernicious that even the employee cannot justify its existence, even though as part of the conditions of employment, the employee feels obliged to pretend that this is not the case.' After a million views in seventeen different languages, people all over the world are still debating the answer. ... Graeber, in his singularly searing and illuminating style, identifies the five types of bullshit jobs and argues that when 1 percent of the population controls most of a society's wealth, they control what jobs are 'useful' and 'important.' ... Graeber illustrates how nurses, bus drivers, musicians, and landscape gardeners provide true value, and what it says about us as a society when we look down upon them. Using arguments from some of the most revered political thinkers, philosophers, and scientists of our time, Graeber articulates the societal and political consequences of these bullshit jobs. Depression, anxiety, and a warped sense of our values are all dire concerns. He provides a blueprint to undergo a shift in values, placing creative and caring work at the center of our culture, providing the meaning and satisfaction we all crave."--Jacket.… (altro)
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Se chiedete un po’ un giro, sarà difficile che non vi imbattiate nella constatazione che nel corso degli anni ci si è ritrovatз a passare sempre più tempo nello svolgimento di pratiche o mansioni dal significato oscuro, quando non evidentemente inutili.

Anche nella ricerca di un lavoro ci si imbatte in posizioni che magari hanno un nome altisonante in inglese, ma che non è chiaro in cosa consistano: magari alla prova dei fatti si rivelano essere dei bullshit jobs (che la traduzione italiana rende non benissimo con lavori del cavolo).

Secondo Graeber, un bullshit job è un’occupazione retribuita che è così totalmente inutile, superflua o dannosa che nemmeno chi la svolge può giustificarne l’esistenza, anche se si sente obbligato a far finta che non sia così. Immagino che, anche se non svolgete in prima persona un bullshit job, vi verrà in mente qualche situazione nella quale ci avete avuto a che fare.

L’analisi di Graeber è, come sempre, brillante: lo sguardo di un antropologo sulle cose umane è sempre molto prezioso, per la capacità della disciplina di indagare situazioni che a noi sembrano normali, ma che sono solo il frutto di una specifica organizzazione sociale; allo stesso modo si può dire che lo sguardo di un anarchico sia prezioso, per il modo rifiuta gerarchie che sembrano insormontabili.

L’unico appunto che mi sento di fare a Bullshit Jobs è che sembra un lavoro un po’ grezzo: Graeber racconta di come la sua riflessione sia partita da un articolo che ha avuto ampia risonanza e alla fine si ha l’impressione che il libro ne sia solo un’estensione piuttosto che la teorizzazione definitiva.

Per il resto, niente da eccepire: ci mancherai, Graeber. ( )
  lasiepedimore | Jan 17, 2024 |
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Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
Graeber, DavidAutoreautore primariotutte le edizioniconfermato
Bregman, Rutgerautore secondarioalcune edizioniconfermato
Denderski, MikołajTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Litman, DavidProgetto della copertinaautore secondarioalcune edizioniconfermato
Loman, CarlyDesignerautore secondarioalcune edizioniconfermato
Ragland, ChristopherNarratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Roy, Éliseautore secondarioalcune edizioniconfermato
Vogel, SebastianÜbersetzerautore secondarioalcune edizioniconfermato
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Titolo canonico
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Epigrafe
Dedica
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To anyone who would rather be doing something useful with themselves.
Incipit
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In the spring of 2013, I unwittingly set off a very minor international sensation.
Citazioni
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"There were plenty of surveys over whether people were happy at work. There were none, as far as I knew, about whether or not they felt their jobs had any good reason to exist."
Ultime parole
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(Click per vedere. Attenzione: può contenere anticipazioni.)
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"'Does your job make a meaningful contribution to the world?' David Graeber asked this question in a playful, provocative online essay titled On the Phenomenon of Bullshit Jobs. He defined a bullshit job as 'a form of paid employment that is so completely pointless, unnecessary, or pernicious that even the employee cannot justify its existence, even though as part of the conditions of employment, the employee feels obliged to pretend that this is not the case.' After a million views in seventeen different languages, people all over the world are still debating the answer. ... Graeber, in his singularly searing and illuminating style, identifies the five types of bullshit jobs and argues that when 1 percent of the population controls most of a society's wealth, they control what jobs are 'useful' and 'important.' ... Graeber illustrates how nurses, bus drivers, musicians, and landscape gardeners provide true value, and what it says about us as a society when we look down upon them. Using arguments from some of the most revered political thinkers, philosophers, and scientists of our time, Graeber articulates the societal and political consequences of these bullshit jobs. Depression, anxiety, and a warped sense of our values are all dire concerns. He provides a blueprint to undergo a shift in values, placing creative and caring work at the center of our culture, providing the meaning and satisfaction we all crave."--Jacket.

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