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The rights of the reader di Daniel Pennac
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The rights of the reader (originale 1992; edizione 2006)

di Daniel Pennac, Sarah Adams, Quentin Blake

UtentiRecensioniPopolaritàMedia votiCitazioni
1,6135110,958 (3.8)51
E' proprio attraverso l'analisi del comportamento, di come giorno dopo giorno interagiamo con l'oggetto libro e i suoi contenuti, che Pennac riesce a dimostrare alcune storture dell'educazione non solo scolastica, ma anche familiare. Laddove, normalmente, la lettura viene presentata come dovere, Pennac la pone invece come diritto e di tali diritti arriva a offrire il decalogo. Piena libert© dunque nell'approccio individuale alla lettura perch©♭ le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere.… (altro)
Utente:saskia17
Titolo:The rights of the reader
Autori:Daniel Pennac
Altri autori:Sarah Adams, Quentin Blake
Info:London : Walker Books, 2006.
Collezioni:Lista dei desideri
Voto:
Etichette:Books about Books

Informazioni sull'opera

Come un romanzo di Daniel Pennac (1992)

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"Come un romanzo" è un libro di Daniel Pennac pubblicato nel 1992, che esplora il rapporto fra i lettori e la lettura. In questo libro, Pennac sostiene che la lettura deve essere un piacere, e non una forzatura o un obbligo, e che ogni persona può trovare il proprio modo di apprezzare i libri.

Il libro si divide in dieci "diritti imprescindibili del lettore", come ad esempio il diritto di non leggere, il diritto di saltare le pagine, il diritto di non finire un libro, il diritto di rileggere, il diritto di leggere ovunque, ecc.

Questi "diritti" sono presentati in modo divertente e ironico, ma contengono anche una riflessione seria sulla lettura e sulle sue implicazioni nella vita delle persone. Il libro è diventato un classico della letteratura contemporanea e ha influenzato molti lettori e scrittori in tutto il mondo.

Oltre a "Come un romanzo" e alla saga di Malaussène, Pennac ha scritto molti altri libri interessanti, come ad esempio "Diario di scuola", che racconta la sua esperienza come insegnante, o "La fata carabina", un romanzo poliziesco che mescola umorismo e suspense.

Pennac è un autore molto amato in Francia e in tutto il mondo, e la sua scrittura è caratterizzata da uno stile vivace, ironico e coinvolgente, che riesce a catturare l'attenzione dei lettori di tutte le età. ( )
  AntonioGallo | Apr 24, 2023 |
http://lettureedintorni.blogspot.it/2013/11/come-un-romanzo-daniel-pennac.html

Si legge come un romanzo, e fa sognare come un romanzo.
L'ho letto in un giorno e l'ho riletto il giorno successivo. Poi ci ho pensato su e ora, forse, sono pronta a parlarne.
Innanzitutto ringrazio la mia amica Michela che discretamente ma con costanza ha suscitato la mia curiosità per questo libro, che definire un saggio è troppo poco perchè non rende idea di come è scritto e delle corde profonde che tocca. Non si può dire che lei lo abbia caldeggiato, ma buttando una citazione lì e un richiamo là ha tenuto desta l'attenzione. Grazie Michi!
E ora, se voi non siete così fortunati ad avere un'amica, nonché vicina, così, o vi trasferite o vediamo se riesco a raccontarvelo io.

Avete dei figli/nipoti/figliocci e vorreste trasmettergli il vostro amore per la lettura? Leggetelo. Siete degli insegnanti di lettere - ahi, ahi, ahi!- e vorreste avvicinare i vostri alunni alla letteratura? Leggetelo. La lettura è la vostra passione e vorreste diffonderla nel mondo? Leggetelo. O leggetelo semplicemente perché è bello, interessante, piacevole, divertente e anche breve.

Pennac è partito dalla sua esperienza di insegnamento nei licei francesi e dai suoi incontri con allievi che non leggevano e con i genitori di questi allievi che proponevano la lettura come un dovere scolastico o sociale. Ah, leggere si deve, certo! Ma perché?
Leggi per imparare, per istruiti, per ampliare il tuo vocabolario, per avere qualcosa di cui parlare, per essere bravo a scuola, perché devi consegnare la scheda di lettura, fare le sequenze, rispondere alle domande di comprensione... Alt! Leggi perché è bello. Leggi per il piacere della lettura.
E così il professor Pennac entra in classe e comincia a leggere ad alta voce Il profumo di Suskind a una classe allibita e sospettosa. Alla fine dell'ora non fa domande, non assegna compiti. Chiude il libro per riaprirlo e ricominciare la lettura alla prossima lezione. E succede che gli studenti - non tutti, eh! - sono andati a cercarsi il libro e lo hanno letto, succede che qualcuno si rilassi a tal punto da addormentarsi, succedde che in classe si inizi a parlare di libri. E tutto questo semplicemente offrendo una lettura.
E' la stessa magia delle fiabe delle buonanotte raccontate dai genitori ai bambini, normalmente solo fino a quando non sono in grado di leggere da soli - errore- o quando sono stati bravi - altro errore - o quando non ci sono cose più importanti da fare. La lettura deve essere gratuita, non è una ricompensa, non è merce di scambio, non ti leggo solo perché tu non ne sei capace, ed è importante. La lettura ai bambini/ragazzi è intimità; leggo a te perchè ti voglio bene e "Dobbiamo proprio volerci bene, noi due, per accontentarci di quest'unica storia, ripetuta all'infinito!".
I miei genitori non mi hanno mai letto niente. Mio papà ogni tanto ci raccontava una storia, sempre la stessa, in dialetto; noi non capivamo nemmeno tanto bene, ma gli chiedevamo sempre "Ancora, ancora!".
Io e mio marito abbiamo l'abitudine di leggere ai nostri bambini. Anche se è facile perderla l'abitudine, per stanchezza, per via di tutto il resto che rimane da fare una volta messi a letto loro e per mille altri futili motivi. Ultimamente in casa c'è un po' di scompiglio per via della nosta piccolina che è, diciamo... esigente... e troppe sere i libri sono rimasti sullo scaffale. Ho notato con tristezza e anche senso di colpa, che meno leggiamo meno loro vogliono leggere. Per fortuna ho incontrato Pennac al momento giusto! Abbiamo ripreso le nostre letture serali e dopo le poche resistenze iniziali, ora è ritornato ad essere un appuntamento costante e importante perché "mandarlo a letto senz raccontargli la storia voleva dire far precipitare la giornata in una notte troppo nera. E lasciarlo senza averlo ritrovato. Punizione intollerabile, sia per lui, sia per noi."

Leggiamo sempre ai nostri bambini e ai nostri studenti, quando ce lo chiedono, ma anche quando non lo fanno. E forse un giorno saranno loro a leggere a noi qualcosa e allora, "se vogliamo fargli un ultimo piacere, addormentiamoci mentre ci legge una storia".

Tutte le citazione sono tratte da Daniel Pennac, Come un romanzo, Feltrinelli, Milano 1996. ( )
  librivendola | Nov 19, 2013 |
Una delle più belle definizioni di libro "In pochi centimetri quadrati e pochi etti troviamo il precipitato di secoli interi e di miliardi di neuroni". ( )
  gianoulinetti | Jan 23, 2013 |
Semplicemente certi libri non dovrebbero essere scritti. Inutile, ovvio e tremendamente banale. Come sempre Pennac dà il meglio di sè. ( )
  tegmiles | Jan 7, 2009 |
Mostra 4 di 4
Great work!
aggiunto da ChloeMica | modificaShirley
 

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Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
Pennac, Danielautore primariotutte le edizioniconfermato
Ardizzone, SarahTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Blake, QuentinIllustratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Gunn, DanielTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Melaouah, YasminaTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
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Titolo canonico
Titolo originale
Titoli alternativi
Data della prima edizione
Personaggi
Luoghi significativi
Eventi significativi
Film correlati
Epigrafe
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On est prié (je vous supplie) de ne pas utiliser ces pages comme instrument de torture pédagogique.
D.P.
Dedica
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Pour Franklin Rist,
grand lecteur de romans et romanesque lecteur.
A la mémoire de mon père,
et dans le souvenir quotidien de Frank Vlieghe.
Incipit
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I

NAISSANCE DE L'ALCHIMISTE

1
Le verbe lire ne supporte pas l'impératif. Aversion qu'il partage avec quelques autres le verbe « aimer ». le verbe « rêver ».
[...]
Citazioni
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Nota di disambiguazione
Redattore editoriale
Elogi
Lingua originale
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Risorse esterne che parlano di questo libro

Wikipedia in inglese (1)

E' proprio attraverso l'analisi del comportamento, di come giorno dopo giorno interagiamo con l'oggetto libro e i suoi contenuti, che Pennac riesce a dimostrare alcune storture dell'educazione non solo scolastica, ma anche familiare. Laddove, normalmente, la lettura viene presentata come dovere, Pennac la pone invece come diritto e di tali diritti arriva a offrire il decalogo. Piena libert© dunque nell'approccio individuale alla lettura perch©♭ le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere.

Non sono state trovate descrizioni di biblioteche

Descrizione del libro
La causa della mancanza di passione nei confronti della lettura. L'interruzione brutale e improvvisa tra l'epoca in cui il libro è un oggetto dal quale gli adulti traggono racconti meravigliosi al momento, spesso traumatico, in cui messo nelle mani del bambino diventa oggetto di interrogazioni scolastiche.

I DIRITTI IMPRESCINDIBILI DEL LETTORE

I. Il diritto di non leggere
II. Il diritto di saltare le pagine
III. Il diritto di non finire un libro
IV. Il diritto di rileggere
V. Il diritto di leggere qualsiasi cosa
VI. Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa)
VII. Il diritto di leggere ovunque
VIII. Il diritto di spizzicare
IX. Il diritto di leggere a voce alta
X. Il diritto di tacere
Riassunto haiku

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