Questo romanzo, benché illustrato a colori, è dominato dalla nebbia. Nella nebbia si risveglia Yambo, dopo un incidente che gli ha fatto perdere la memoria. Accompagnandolo nel lento recupero di se stesso, la moglie lo convince a tornare nella casa di campagna dove ha conservato i libri letti da ragazzo, i quaderni di scuola, i dischi che ascoltava allora. Così in un immenso solaio tra Langhe e Monferrato Yambo rivive la storia della propria generazione, tra "Giovinezza" e "Pippo non lo sa", tra Mussolini, Salgari, Flash Gordon e i suoi temi scolastici di piccolo balilla. Si arresta di fronte a due vuoti ancora nebbiosi, le tracce di un'esperienza forse atroce vissuta negli anni della Resistenza e l'immagine di una ragazza amata a sedici anni.

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Sebbene assolutamente godibile non rientra tra le opere di Eco da me preferite: in questo libro l'autore perde un po' della sua ben nota capacita' di costruire trame inammissibili eppur perfettamente logiche, lasciando comunque spazio ad una curiosa (almeno per me, giovanotto cresciuto a pane e televisione) panoramica del dopoguerra italiano ( )

Struggente perché parzialmente autobiografico; si emancipa dai giochini ironici e postmoderni dell'Eco narratore anni Ottanta. (Che, d'altronde, avercene, di quei giochini.)

Bel libro, con la scusa di indagare sulla perdita della memoria di un sessantenne degli anni '90 eco ripercorre una letteratura a cavallo tra la seconda guerra mondiale. ( )

Italian title: La Misteriosa Fiamma della Regina Loanna.