Pagina principaleGruppiConversazioniAltroStatistiche
Cerca nel Sito
Questo sito utilizza i cookies per fornire i nostri servizi, per migliorare le prestazioni, per analisi, e (per gli utenti che accedono senza fare login) per la pubblicità. Usando LibraryThing confermi di aver letto e capito le nostre condizioni di servizio e la politica sulla privacy. Il tuo uso del sito e dei servizi è soggetto a tali politiche e condizioni.

Risultati da Google Ricerca Libri

Fai clic su di un'immagine per andare a Google Ricerca Libri.

Sto caricando le informazioni...

La cripta dei cappuccini (1938)

di Joseph Roth

Altri autori: Vedi la sezione altri autori.

UtentiRecensioniPopolaritàMedia votiCitazioni
8782124,443 (3.82)52
A continuation of the saga of the von Trotta family from The Radetzky March, it is both a powerful and moving look at a decaying society and its journey through the War and its devastating aftermath, and the story of the erosion of one man's desperate faith in the virtues of a simple life.
Sto caricando le informazioni...

Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro.

Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro.

» Vedi le 52 citazioni

Inglese (10)  Olandese (3)  Spagnolo (3)  Italiano (2)  Francese (1)  Tedesco (1)  Catalano (1)  Tutte le lingue (21)
Mostra 2 di 2
In questo romanzo Roth riprende la storia della famiglia Trotta, il cui epos aveva già narrato nella Marcia di Radetzky, per aggiungere dall’abisso una necessaria conclusione a quella vicenda che si era appunto fermata sulla soglia della fine. Quando il romanzo si apre, il giovane Trotta – erede di una famiglia dalle umili origini, che fu nobilitata da Francesco Giuseppe dopo che il sottotenente di fanteria Trotta gli aveva salvato la vita nella battaglia di Solferino – ci descrive la sua vita amabilmente dissipata di giovane brillante alla vigilia dello scoppio della prima guerra mondiale. L’arrivo di un ignoto parente sloveno, un caldarrostaio dal ricco spirito nomade, che affascina subito il cugino cittadino, è per lui l’ultima felice sorpresa prima di quel giorno di pioggia in cui gli abitanti dell’Impero lessero per le vie il manifesto di Francesco Giuseppe che annunciava la guerra e cominciava con le parole: «Ai miei popoli!». Da quel momento il destino del giovane Trotta comincia a precipitare, mentre sempre più netto si fa in lui un senso di amarezza disperata e intorno gli si rivela un mondo degradante, già pronto a imporsi. Silenzioso, conscio testimone, egli traverserà la follia della guerra e le umiliazioni del dopoguerra, si scoprirà estraneo in mezzo a un nuovo ordine di cui già vede la meschinità e la violenza, potrà vedere l’entrata dei nazisti a Vienna, sigillo di tutte le morti, e vorrà scendere allora un’ultima volta nella Cripta dei Cappuccini, impressionante magazzino mortuario dove si conservano le spoglie degli Asburgo, prima di porsi una domanda a cui sia lui sia lo stesso Joseph Roth sapevano di non poter dare risposta: «Dove devo andare, ora, io, un Trotta?»...
  kikka62 | Jan 29, 2020 |
Discreto libro sulle relazioni umane durante la grande guerra. Introspettivo e profondo. ( )
  permario | Nov 8, 2009 |
Mostra 2 di 2
nessuna recensione | aggiungi una recensione

» Aggiungi altri autori (23 potenziali)

Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
Roth, Josephautore primariotutte le edizioniconfermato
Dyer, PeterProgetto della copertinaautore secondarioalcune edizioniconfermato
Hoare, JohnTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Oranje, WilfredTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Terreni, LauraTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato

Premi e riconoscimenti

Devi effettuare l'accesso per contribuire alle Informazioni generali.
Per maggiori spiegazioni, vedi la pagina di aiuto delle informazioni generali.
Titolo canonico
Titolo originale
Titoli alternativi
Data della prima edizione
Personaggi
Luoghi significativi
Eventi significativi
Film correlati
Dati dalle informazioni generali inglesi. Modifica per tradurlo nella tua lingua.
Epigrafe
Dedica
Incipit
Il nostro nome è Trotta. La nostra casata è originaria di Sipolje, in Slovenia. Casata, dico: perché noi non siamo una famiglia.
Citazioni
Sopra i bicchieri dai quali spavaldamente bevevamo, la morte invisibile incrociava già le sue mani ossute.
Solo molto più tardi, molto tempo dopo la grande guerra che giustamente, a mio parere, viene chiamata 'guerra mondiale', e non già perché l'ha fatta tutto il mondo, ma perché noi tutti, in seguito ad essa, abbiamo perduto un mondo, il nostro mondo, solo molto più tardi, dicevo, dovevo accorgermi che perfino i paesaggi, i campi, le nazioni, le razze, le capanne e i caffè del genere più diverso e della più diversa origine devono sottostare alla legge del tutto naturale di uno spirito potente che è in grado di accostare ciò che è distante, di rendere affine l'estraneo e di conciliare l'apparentemente divergente. Parlo del frainteso e anche abusato spirito della vecchia monarchia...
Ultime parole
Nota di disambiguazione
Redattore editoriale
Elogi
Lingua originale
DDC/MDS Canonico
LCC canonico

Risorse esterne che parlano di questo libro

Wikipedia in inglese (1)

A continuation of the saga of the von Trotta family from The Radetzky March, it is both a powerful and moving look at a decaying society and its journey through the War and its devastating aftermath, and the story of the erosion of one man's desperate faith in the virtues of a simple life.

Non sono state trovate descrizioni di biblioteche

Descrizione del libro
Fra i grandi scrittori del nostro secolo, Joseph Roth è forse quello che più di ogni altro ha conservato il gesto inconfondibile del narratore – quel favoloso personaggio che racconta storie senza fine ed è quasi l'ombra di tutta la letteratura. Con frasi nitide e lineari, scandite da un perfetto respiro, Joseph Roth ha raccontato in molti romanzi, e sotto le più diverse luci, il grande evento dell'inabissarsi del suo mondo, che era al tempo stesso l'Impero asburgico e la singolarissima civiltà ebraica dell'Europa orientale, entrambi condannati alla rovina e alla dispersione. Ma se c'è un libro che è l'emblema intatto di questo avvenimento e anche di tutto il destino del suo autore è proprio La Cripta dei Cappuccini, lucidissimo, accorato epicedio scritto da Roth esule e disperato nel 1938.
In questo romanzo Roth riprende la storia della famiglia Trotta, il cui epos aveva già narrato nella 'Marcia di Radetzky', per aggiungere dall'abisso una necessaria conclusione a quella vicenda che si era appunto fermata sulla soglia della fine. Quando il romanzo si apre, il giovane Trotta - erede di una famiglia dalle umili origini, che fu nobilitata da Francesco Giuseppe dopo che il sottotenente di fanteria Trotta gli aveva salvato la vita nella battaglia di Solferino - ci descrive la sua vita amabilmente dissipata di giovane brillante alla vigilia dello scoppio della Prima guerra mondiale. L'arrivo di un ignoto parente sloveno, un caldarrostaio dal ricco spirito nomade, che affascina subito il cugino cittadino, è per lui l'ultima felice sorpresa prima di quel giorno di pioggia in cui gli abitanti dell'Impero lessero per le vie il manifesto di Francesco Giuseppe che annunciava la guerra e cominciava con le parole: 'Ai miei popoli!'. Da quel momento il destino del giovane Trotta comincia a precipitare, mentre sempre più netto si fa in lui un senso di amarezza disperata e intorno gli si rivela un mondo degradante, già pronto a imporsi. Silenzioso, conscio testimone, egli traverserà la follia della guerra e le umiliazioni del dopoguerra, si scoprirà estraneo in mezzo a un nuovo ordine di cui già vede la meschinità e la violenza, potrà vedere l'entrata dei nazisti a Vienna, sigillo di tutte le morti, e vorrà scendere allora un'ultima volta nella Cripta dei Cappuccini, impressionante magazzino mortuario dove si conservano le spoglie degli Asburgo, prima di porsi una domanda a cui sia lui sia lo stesso Joseph Roth sapevano di non poter dare risposta: 'Dove devo andare, ora, io, un Trotta?' ...
Riassunto haiku

Discussioni correnti

Nessuno

Copertine popolari

Link rapidi

Voto

Media: (3.82)
0.5
1 1
1.5 2
2 7
2.5 1
3 35
3.5 16
4 53
4.5 10
5 33

Sei tu?

Diventa un autore di LibraryThing.

 

A proposito di | Contatto | LibraryThing.com | Privacy/Condizioni d'uso | Guida/FAQ | Blog | Negozio | APIs | TinyCat | Biblioteche di personaggi celebri | Recensori in anteprima | Informazioni generali | 204,488,659 libri! | Barra superiore: Sempre visibile