Dopo aver AMATO alla follia (o quasi) Milk & Honey sono rimasta delusissima da questo "sequel"
Milk & Honey per me è stato un libro importante, non solo per le meravigliose perle contenute e per il messaggio che è riuscito a trasmettermi forte e chiaro ma anche per il fatto che dopo SECOLI mi sono potuta riavvicinare alla poesia che ormai snobbavo da troppo tempo, dai primissimi anni del liceo... forse anche prima. Milk & Honey quindi mi aveva colpito ed emozionata, straziata per alcuni versi così profondi ed intimi, inutile quindi dire la mia eccitazione e felicità a scoprire che era uscito un nuovo libro della Kaur. Mi sono fiondata a leggerlo appena scoperta la sua esistenza e la delusione è stata immensa. Non posso dire che i versi siano brutti (in tal caso avrei messo una stella!) ma è l'intero contesto che mi ha fatto storcere il naso... le poesie di fatto le ho trovate meno emozionanti e studiate rispetto a quelle del primo libro e inserite in una struttura poco ordinata, se nel libro precedente infatti c'era uno schema che partiva dal "dramma", dalla disperazione con versi dolorosi e forti, come un pugno nello stomaco, per poi arrivare alla "rinascita" alla felicità, al messaggio di speranza, alla consapevolezza che ci può essere un futuro se arriviamo ad amare noi stesse perchè solo in quel caso potremmo affrontare la vita senza farci abbattere insomma uno schema c'era, una struttura chiara che ti faceva capire cosa l'autrice voleva trasmettere e che ti faceva provare un rollercoaster di emozioni mentre qui... sembra quasi che l'autrice abbia pensato "Wow, lo scorso libro ha fatto i miliardi, proviamo a replicare" e olè, temi diversi messi insieme per puro caso, poesie che stonano completamente l'una con l'altra, messe vicine a caso, senza un senso logico, giusto per riempire le pagine e di conseguenza... non mi sono sentita coinvolta, troppo spesso si riprende il tema dell'amore, già affrontato a mio avviso fin troppo bene nel primo libro e si usa come riempitivo tra una poesia e l'altra, l'unico sprizzo di originalità l'ho potuta vedere con la sezione dedicata all'immigrazione e ai rifugiati perché è qualcosa di diverso, perché un tema umano e attuale... se l'autrice avesse ad esempio preso come tema non tanto lo stra abusato amore ma quello della diversità culturale e sociale, dell'identità di genere, dell'omosessualità, del dolore che porta l'esclusione e l'odio beh... avrebbe fatto qualcosa di diverso e mi sarei inchinata alla sua abilità (innegabile essendo brava in quello che fa... almeno rispetto alla sottoscritta che a malapena sa cos'è una rima baciata) in questo caso invece mi è sembrata una possibile idea buttata nel cesso, un goffo tentativo di pubblicare velocemente un libro che facesse gli stessi numeri del primo e vendesse qualche copia in più sfruttando la fama del predecessore e... mi sono sentita delusa... le emozioni che ho provato sono state poche e anche le parole più belle non sono riuscite ad entrarmi dentro. Un libro che non mi sento di certo di sconsigliare che però... potrà deludere chi come me è fan di Milk & Honey, se avete amato infatti il primo credo difficilmente apprezzerete troppo questo secondo volume e come me lo troverete meno coinvolgente ed emozionante ( )