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Divina Commedia - Purgatorio

di Dante Alighieri, Dante, Dante

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Franco Nembrini trova le parole pi©£ semplici e toccanti per avvicinarci al testo di Dante e farci sentire quanto esso abbia a che fare con la nostra quotidianit© . "Il Purgatorio" racconta Nembrini "©· la cantica del cambiamento. Si comincia in un modo e si finisce in un altro. Come nella vita di ogni giorno. Dante ci fa capire che il problema non ©· cadere, ma rialzarsi, afferrare la mano che ogni volta ci viene offerta". Ad accompagnare il testo di Dante e il commento di Nembrini ci sono le illustrazioni di Gabriele Dell'Otto, che trova una cifra unica ed emozionante nel tratto e nelle scelte cromatiche, contribuendo a rendere concreta per i lettori l'esperienza di Dante. Prefazione di Alessandro D'Avenia.… (altro)
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Il Purgatorio è un mondo posticcio, inventato dalla chiesa di Roma anche e soprattutto per motivi economici. La nebulosità del concetto stesso mette in difficoltà anche il padre Dante, che, superato il cupo dramma dell’Inferno e in attesa dello stupefacente viaggio (verso Dio) del paradiso, è costretto ad inventarsi un tono poetico diverso da quelli che probabilmente gli sgorgarono immediati per le altre due Cantiche. Siccome il nostro non è uomo da poco, costruisce questi trentatre canti come un’unica celebrazione liturgica, in cui l’essere umano Dante si ripulisce dai suoi peccati fino a giungere al rito di passaggio del Paradiso Terrestre, che lo rende puro per la salita al cielo. Il problema è che molte volte questa eccessiva ritualità sfiora a tratti la noia, ed il racconto dell’Eden è uno dei momenti meno interessanti dell’intero poema (a parte il terribile cazziatone tirato da Beatrice al poeta). Per fortuna, tale costruzione teoretica non basta all’autore, che gli affianca il motivo del ricordo e, in parziale connessione a quest’ultimo, quello del ‘dolce stil novo’. Sin dal secondo canto, con l’episodio di Casella, inizia a sentirsi quell’atmosfera di tenerezza nella rievocazione dei rapporti umani che segna poi tutte le pagine migliori del Purgatorio: si può dire che se questa cantica nel complesso non è all’altezza dalle altre, ci sono però momenti di poesia pura di livello altissimo. Indimenticata resta Pia senese, ma ancora più intensi sono i ricordi della gioventù di Dante – sopra a tutti Forese Donati – ed anche il filiale tributo di Stazio a Virgilio. Non mancano gli altri temi cari al poeta, la polemica politica in questo caso soprattutto contro la monarchia francese, ma scivolano come in secondo piano, proprio come se l’interesse fosse focalizzato su altro: forse perché si tratta della sua espiazione, Dante lascia che sia il personale a dominare, si tratti di aspetti positivi e negativi. In questa prospettiva, rientra anche la rievocazione del ‘dolce stil novo’, di cui l’autore, malgrado gli sforzi per dissimulare, si mostra assai orgoglioso. ( )
  catcarlo | Oct 8, 2014 |
Il Purgatorio è la cantica più a misura d'uomo. Qui i paesaggi hanno grande importanza, e sono paesaggi molto simili a quelli della Terra. Anche le indicazioni temporali sono frequentissime: Dante, nel Purgatorio, ci dice di continuo "che ore sono" per sottolineare come, a differenza dell'Inferno e del Paradiso, ci si trovi in una dimensione temporale uguale a quella dei vivi.
Dante stesso si "vede" nel Purgatorio, in qualche modo lo indica come propria destinazione post mortem. Le sette P che vengono incise sulla sua fronte, a indicare i sette peccati capitali da espiare, e che durante le fasi dell'ascesa scompaiono una a una, sono sì un efficace espediente simbolico e narrativo, ma indicano anche una partecipazione di Dante, sulla propria pelle, alla peregrinazione purgatoriale, che le altre cantiche non ci presentano.
E poi nel Purgatorio Dante soffre almeno parzialmente le pene dei vari peccatori in relazione ai vizi che riteneva di avere in misura maggiore: superbia, ira, lussuria (sarà un caso che proprio la P della lussuria non scompaia dalla fronte di Dante, o meglio, che non venga detto della sua scomparsa?).
Insomma, la condizione intermedia è quella che fa scattare nella maggior parte dei lettori un meccanismo di identificazione, e in Dante stesso una più diretta messa in gioco. Questo è il "suo" e il "nostro" luogo, più simile a noi e ai nostri riferimenti, più realistico e meno fantastico.
Luogo medio per eccellenza anche per quanto riguarda la lingua e le disquisizioni dottrinarie, che tanta parte e importanza hanno nella Commedia, è in definitiva il luogo dell'umanità e del suo destino di faticosa redenzione quotidiana. E i personaggi che lo popolano, da Belacqua a Manfredi, da Pia dei Tolomei a Forese Donati, riescono a essere indimenticabili anche senza essere peccatori tremendi e orgogliosi come i loro colleghi dell'Inferno, e senza essere santi come quelli del Paradiso. ( )
  MareMagnum | Mar 20, 2006 |
Con pagine critiche
a cura di Umberto Bosco e Giovanni Reggio ( )
  Ginny_1807 | Aug 23, 2013 |
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Danteautore principaletutte le edizioniconfermato
Barceló, MiquelIllustratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Bellomo, SaverioA cura diautore secondarioalcune edizioniconfermato
Binyon, LaurenceTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Boeken, H.J.Traduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Bosco, UmbertoA cura diautore secondarioalcune edizioniconfermato
Botticelli, SandroIllustratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
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Chiavacci Leonardi, A. M.A cura diautore secondarioalcune edizioniconfermato
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Kirkpatrick, RobinTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Kuenen, Wilhelminaautore secondarioalcune edizioniconfermato
Longfellow, Henry WadsworthTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Mandelbaum, AllenPrefazioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
Mandelbaum, AllenTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
McAllister, Archibald T.Introduzioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
Merwin, W.S.Traduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Moser, BarryIllustratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Musa, MarkTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Norton, Charles EliotTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Oelsner, H.A cura diautore secondarioalcune edizioniconfermato
Okey, ThomasTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Oldcorn, Anthonyautore secondarioalcune edizioniconfermato
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Epigrafe
Dedica
Incipit
Per correr miglior acque alza le vele omai la navicella del mio ingegno, che lascia dietro a se mar si crudele; e cantero di quel secondo regno dove l'umano spirito si purga e di salire al ciel diventa degno.
Citazioni
Ultime parole
(Click per vedere. Attenzione: può contenere anticipazioni.)
Nota di disambiguazione
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A glance at the Editions list for this work show that most entries are of various translations of the poem - some of these contain commentaries and other introductory material but the core of the book is the poem itself. Accurate separation into works which contain the same extraneous text would be a time-consuming task. (LT user
abottthomas, 2016)
Redattore editoriale
Elogi
Lingua originale
DDC/MDS Canonico
LCC canonico

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Franco Nembrini trova le parole pi©£ semplici e toccanti per avvicinarci al testo di Dante e farci sentire quanto esso abbia a che fare con la nostra quotidianit© . "Il Purgatorio" racconta Nembrini "©· la cantica del cambiamento. Si comincia in un modo e si finisce in un altro. Come nella vita di ogni giorno. Dante ci fa capire che il problema non ©· cadere, ma rialzarsi, afferrare la mano che ogni volta ci viene offerta". Ad accompagnare il testo di Dante e il commento di Nembrini ci sono le illustrazioni di Gabriele Dell'Otto, che trova una cifra unica ed emozionante nel tratto e nelle scelte cromatiche, contribuendo a rendere concreta per i lettori l'esperienza di Dante. Prefazione di Alessandro D'Avenia.

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Descrizione del libro
Questa nuova opera dantesca conserva - e consolida - la fortunata idea-forza delle precedenti dello stesso autore: trasparenza e didatticità dei commenti e delle note esplicative, aggiornamento e puntualità degli interventi critici.
Ciascuno dei tre volumi si apre con una introduzione mirata alla struttura fisica e all'ordinamento morale di ciascuna delle tre cantiche. In particolare il volume dedicato all'Inferno reca anche un'introduzione globale su tutto l'oltremondo dantesco.
In ciascuno dei tre volumi compaiono tutti i canti.
Ogni canto, completo nei versi e negli apparati, è preceduto da un'introduzione di sintesi narrativa, di valutazione critica, di inquadramento storico. Ed è concluso da una o due letture critiche su temi focali di Dante e della cultura che fu sua, desunte dalle opere dei maggiori dantisti e medievisti italiani e stranieri; da una ricca bibliografia di approfondimento multidisciplinare; da una batteria di proposte di ricerca.
Spesso, al termine del canto, ricorre la rubrica dei "passi controversi" dove vengono considerati i luoghi cruciali del poema di più complessa interpretazione filologica.
Un dossier di tavole illustrate fuori testo testimonia la fortuna iconografica della Commedia nei secoli, dai primitivi maestri miniatori ai grandi pittori del '900.
Rispetto alle precedenti opere dantesche dello stesso autore è stato accresciuto il numero complessivo delle pagine, è stata notevolmente migliorata la leggibilità, sono state aggiunte nuove letture, sono state rivisitate e ampliate molte proposte di ricerca.
(piopas)
Riassunto haiku

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