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La fine è nota (1949)

di Geoffrey Holiday Hall

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932290,876 (3.32)Nessuno
Letteratura gialli."Pi©£ di trent'anni fa - racconta Leonardo Sciascia nella presentazione a questo volume - precisamente nell'autunno del 1952, alla stazione ferroviaria di Caltanissetta acquistai l'ultimo dei "gialli" settimanali Mondadori: "La morte alla finestra" di G. Holiday Hall. E non che nei "gialli" Mondadori ne fossero mancati fino a quel momento di buoni, ma fin dalle prime pagine La morte alla finestra mi parve di qualit© diversa, di livello pi©£ alto. Ero allora fortemente affezionato agli scrittori americani, da Steinbeck a Caldwell a Faulkner a Cain: e mi parve che in quella pleiade si accendesse il lumicino del giovane Holiday Hall, intruppato tra i "giallisti" ma di miglior vocazione e di diverso avvenire. Pi©£ precisamente avevo l'impressione che quel giovane scrittore (giovane e nuovo lo diceva la presentazione editoriale) avesse fatto i suoi latinucci sugli altri maggiori, e su Faulkner specialmente."… (altro)
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New York, anni Quaranta. Bayard Paulton, vice presidente del grande magazzino Noblington, rientrando nel suo lussuoso appartamento scopre che uno sconosciuto che lo stava attendendo a casa, si è suicidato gettandosi dalla finestra, senza motivo apparente.
  kikka62 | Apr 25, 2020 |
Buon giallo "a ritroso". Ben narrato e coinvolgente, anche se facilmente intuibile nel suo svolgimento e nella sua conclusione "a sorpresa".
Interessante la descrizione della personalità del protagonista in un incalzante svelamento del suo oscuro passato. Una dettagliata descrizione della società e della provincia americana con sottofondo la II guerra mondiale. ( )
  permario | Feb 25, 2010 |
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Titolo canonico
Titolo originale
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Nota di disambiguazione
Americano, di lui si sono letteralmente perse le traccie dopo la pubblicazione, nel 1954 di The Watcher at the Door (Qualcuno alla porta). il suo editore americano non conserva più traccia di lui negli archivi; comparso in Francia col titolo L'homme de nulle part e con una conclusione diversa dall'originale, questo romanzo vinse nel 1953 il Grand Prix de la Litérature Policière; nemmeno l'editore francese ne sa di più su Geoffrey Holiday Hall.
Redattore editoriale
Elogi
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Letteratura gialli."Pi©£ di trent'anni fa - racconta Leonardo Sciascia nella presentazione a questo volume - precisamente nell'autunno del 1952, alla stazione ferroviaria di Caltanissetta acquistai l'ultimo dei "gialli" settimanali Mondadori: "La morte alla finestra" di G. Holiday Hall. E non che nei "gialli" Mondadori ne fossero mancati fino a quel momento di buoni, ma fin dalle prime pagine La morte alla finestra mi parve di qualit© diversa, di livello pi©£ alto. Ero allora fortemente affezionato agli scrittori americani, da Steinbeck a Caldwell a Faulkner a Cain: e mi parve che in quella pleiade si accendesse il lumicino del giovane Holiday Hall, intruppato tra i "giallisti" ma di miglior vocazione e di diverso avvenire. Pi©£ precisamente avevo l'impressione che quel giovane scrittore (giovane e nuovo lo diceva la presentazione editoriale) avesse fatto i suoi latinucci sugli altri maggiori, e su Faulkner specialmente."

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