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Come le Sette brevi lezioni di fisica, che ha raggiunto un pubblico immenso in ogni parte del mondo, questo libro tratta di qualcosa della fisica che parla a chiunque e lo coinvolge, semplicemente perché è un mistero di cui ciascuno ha esperienza in ogni istante: il tempo. «Pensiamo comunemente il tempo come qualcosa di semplice, fondamentale, che scorre uniforme, incurante di tutto, dal passato verso il futuro, misurato dagli orologi. Nel corso del tempo si succedono in ordine gli avvenimenti dell'universo: passati, presenti, futuri; il passato è fissato, il futuro aperto... Bene, tutto questo si è rivelato falso»E un mistero non solo per ogni profano, ma anche per i fisici, che hanno visto il tempo trasformarsi in modo radicale, da Newton a Einstein, alla meccanica quantistica, infine alle teorie sulla gravità a loop, di cui Rovelli stesso è uno dei principali teorici. Nelle equazioni di Newton era sempre presente, ma oggi nelle equazioni fondamentali della fisica il tempo sparisce. Passato e futuro non si oppongono più come a lungo si è pensato. E a dileguarsi per la fisica è proprio ciò che chiunque crede sia l'unico elemento sicuro: il presente. Sono tre esempi degli incontri straordinari su cui si concentra questo libro, che è uno sguardo su ciò che la fisica è stata e insieme ci introduce nell'officina dove oggi la fisica si sta facendo.… (altro)
Un libro sul tempo, da un punto di vista della fisica moderna. Molto interessante e piuttosto denso di concetti, a cui non proprio tutti sono familiari. Richiede attenzione e perseveranza per immaginare, e tentare capire, il succo del discorso.
Il libro è diviso in tre parti
1) "Lo sfaldarsi del tempo": confutazoine delle caratteristiche più comuni/ovvie del tempo - unicità: non esiste UN tempo univoco, ma infiniti tempi locali (si parla di relaitività di Einstein, gravità ecc) - direzione: la direzione passato->futuro nelle equazioni elementari della fisica esiste solo quando si parla di calore (si parla di entropia, termodinamica, stati micro/macroscopici, ecc) - presente: il "presente" esiste solo localmente, come una bolla intorno a un punto, la cui grandezza è proporzionale alla precisione che si desidera (si parla di presente esteso, ordine parziale degli eventi, ecc) - indipendenza: il tempo assoluto (di Newton), indipendente dalla materia, che passa anche se non succede niente, non esiste (si parla di spazio e tempo assoluto e relativo, ecc) - continuità: il tempo non è continuo ma è quantizzato e granulare (si parla di quanti di luce, energia e tempo, )
2) "Il mondo senza tempo": il mondo è composto da eventi e non da cose; la fisica descrive come le cose cambiano/succedono (meccanica di Newton, equazioni di Maxwell, meccanica quantistica, ecc) non come le cose sono fatte (cambio di prospettiva, perdita di un accadere globale ordinato, reti di spin)
3) "Le sorgenti del tempo": la parte più difficilè (e secondo me confusa) del libro: cosa genera il macroscopico fluire del tempo? Due cause principali: - la perdità di dettagli dovuta al fatto che i sistemi fisici sono composti da zillioni di molecole (e quindi uno stato macroscopico è una sfocatura del reale stato microscopico) - l'indeterminazione quantistica (dovuta a una non-commutatività delle misurazioni di posizione e velocità per le particelle elementari) Si parla ancora di calore e entropia, di direzione crescente dell'entropia, e di come/dove noi (uomini macroscopici) determiniamo/generiamo il fluire (macroscopico) del tempo. ( )
Dati dalle informazioni generali inglesi.Modifica per tradurlo nella tua lingua.
FOR ERNESTO, BILO, AND EDOARDO
Incipit
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I stop and do nothing. Nothing happens. I am thinking about nothing. I listen to the passing of time.
This is time, familiar and intimate. We are taken by it. The rush of seconds, hours, years that hurls us toward life then drags us toward nothingness. . . . We inhabit time as fish live in water. Our being is being in time. Its solemn music nurtures us, opens the world to us, troubles us, frightens and lulls us. The universe unfolds into the future, dragged by time, and exists according to the order of time.
Citazioni
Gli eventi del mondo non si mettono in fila come gli inglesi. Si accalcano caotici come gli italiani.
«Ogni giorno muoiono innumerevoli persone, eppure quelli che rimangono vivono come se fossero immortali» [Mahabharata III, 297]. Io non vorrei vivere come se fossi immortale. La morte non mi fa paura. Ho paura della sofferenza. Della vecchiaia, anche se ora meno, vedendo la vecchiaia serena e bella di mio padre. Ho paura della debolezza, della mancanza di amore. Ma la morte non mi fa paura. Non mi faceva paura da ragazzo, ma allora pensavo fosse solo perché mi sembrava lontana. Ma ora, a sessant'anni, la paura non è arrivata. Amo la vita, ma la vita è anche fatica, sofferenza, dolore. Penso alla morte come a un meritato riposo. Sorella del sonno, la chiama Bach nella meravigliosa cantata BWV 56. Una sorella gentile che verrà presto a chiudere i miei occhi e accarezzarmi la testa.
E il canto, come aveva osservato Agostino, è la consapevolezza del tempo. È il tempo. È l'inno dei Veda che è esso stesso lo sbocciare del tempo. Nel Benedictus della “Missa Solemnis” di Beethoven il canto del violino è pura bellezza, pura disperazione, pura felicità. Vi restiamo sospesi trattenendo il fiato, sentendo misteriosamente che è questa la sorgente del senso. È questa la sorgente del tempo.
Ultime parole
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In the Benedictus of Beethoven’s Missa Solemnis, the song of the violin is pure beauty, pure desperation, pure joy. We are suspended, holding our breath, feeling mysteriously that this must be the source of meaning. That this is the source of time.
Then the song fades and ceases. "The silver thread is broken, the golden bowl is shattered, the amphora at the fountain breaks, the bucket falls into the well, the earth returns to dust." And it is fine like this. We can close our eyes, rest. This all seems fair and beautiful to me. This is time.
Come le Sette brevi lezioni di fisica, che ha raggiunto un pubblico immenso in ogni parte del mondo, questo libro tratta di qualcosa della fisica che parla a chiunque e lo coinvolge, semplicemente perché è un mistero di cui ciascuno ha esperienza in ogni istante: il tempo. «Pensiamo comunemente il tempo come qualcosa di semplice, fondamentale, che scorre uniforme, incurante di tutto, dal passato verso il futuro, misurato dagli orologi. Nel corso del tempo si succedono in ordine gli avvenimenti dell'universo: passati, presenti, futuri; il passato è fissato, il futuro aperto... Bene, tutto questo si è rivelato falso»E un mistero non solo per ogni profano, ma anche per i fisici, che hanno visto il tempo trasformarsi in modo radicale, da Newton a Einstein, alla meccanica quantistica, infine alle teorie sulla gravità a loop, di cui Rovelli stesso è uno dei principali teorici. Nelle equazioni di Newton era sempre presente, ma oggi nelle equazioni fondamentali della fisica il tempo sparisce. Passato e futuro non si oppongono più come a lungo si è pensato. E a dileguarsi per la fisica è proprio ciò che chiunque crede sia l'unico elemento sicuro: il presente. Sono tre esempi degli incontri straordinari su cui si concentra questo libro, che è uno sguardo su ciò che la fisica è stata e insieme ci introduce nell'officina dove oggi la fisica si sta facendo.
Molto interessante e piuttosto denso di concetti, a cui non proprio tutti sono familiari.
Richiede attenzione e perseveranza per immaginare, e tentare capire, il succo del discorso.
Il libro è diviso in tre parti
1) "Lo sfaldarsi del tempo": confutazoine delle caratteristiche più comuni/ovvie del tempo
- unicità: non esiste UN tempo univoco, ma infiniti tempi locali (si parla di relaitività di Einstein, gravità ecc)
- direzione: la direzione passato->futuro nelle equazioni elementari della fisica esiste solo quando si parla di calore (si parla di entropia, termodinamica, stati micro/macroscopici, ecc)
- presente: il "presente" esiste solo localmente, come una bolla intorno a un punto, la cui grandezza è proporzionale alla precisione che si desidera (si parla di presente esteso, ordine parziale degli eventi, ecc)
- indipendenza: il tempo assoluto (di Newton), indipendente dalla materia, che passa anche se non succede niente, non esiste (si parla di spazio e tempo assoluto e relativo, ecc)
- continuità: il tempo non è continuo ma è quantizzato e granulare (si parla di quanti di luce, energia e tempo, )
2) "Il mondo senza tempo": il mondo è composto da eventi e non da cose; la fisica descrive come le cose cambiano/succedono (meccanica di Newton, equazioni di Maxwell, meccanica quantistica, ecc) non come le cose sono fatte (cambio di prospettiva, perdita di un accadere globale ordinato, reti di spin)
3) "Le sorgenti del tempo": la parte più difficilè (e secondo me confusa) del libro: cosa genera il macroscopico fluire del tempo? Due cause principali:
- la perdità di dettagli dovuta al fatto che i sistemi fisici sono composti da zillioni di molecole (e quindi uno stato macroscopico è una sfocatura del reale stato microscopico)
- l'indeterminazione quantistica (dovuta a una non-commutatività delle misurazioni di posizione e velocità per le particelle elementari)
Si parla ancora di calore e entropia, di direzione crescente dell'entropia, e di come/dove noi (uomini macroscopici) determiniamo/generiamo il fluire (macroscopico) del tempo. ( )