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Award-winning science journalist Angier takes us on a "guided twirligig through the scientific canon." She draws on conversations with hundreds of the world's top scientists, and her own work as a reporter for the New York Times, to create an entertaining guide to scientific literacy--a joyride through the major scientific disciplines: physics, chemistry, biology, geology, and astronomy. It's for anyone who wants to understand the great issues of our time--from stem cells and bird flu to evolution and global warming. It's also one of those rare books that reignites our childhood delight in figuring out how things work: we learn what's actually happening when our ice cream melts or our coffee gets cold, what our liver cells do when we eat a caramel, how the horse shows evolution at work, and that we really are all made of stardust.--From publisher description.… (altro)
Ho trovato questo libro in un punto di scambio di libri usati e ho pensato che poteva essere un'occasione per fare un ripasso della mia istruzione scientifica, così l'ho preso. Il libro offre una panoramica per il profano della scienza e dei suoi principali risultati. Inizia illustrando certi aspetti caratteristici del metodo scientifico, parla poi di pensiero quantitativo, caso e probabilità, poi si occupa di misure e scale, e infine passa in rassegna i risultati fondamentali delle branche principali: fisica, chimica, biologia evolutiva (dedicato in buona parte ad affrontare gli antievoluzionisti americani), biologia molecolare, geologia, astronomia, un capitolo per ciascuna. Insomma sono le nozioni scientifiche che qualunque persona con un po' di istruzione oggi dovrebbe possedere. Alla fine, una buona bibliografia (libri, articoli, siti, quasi tutti americani).
È facile e accessibile, scorrevole e sintetico, e ben strutturato, anche se tende a essere poco preciso, ed è reso più vivo da frammenti di interviste con scienziati (quasi tutti americani). Ma l'autrice (giornalista scientifica americana, pluripremiata) afferma che la scienza, o almeno la sua esposizione, può essere divertente, e si sforza di renderla tale cospargendo l'esposizione di battute, umorismi, ironie, arguzie, spiritosaggini, giochi di parole, riferimenti a usi costumi cultura popolare cronaca, ecc. (quasi tutti americani). Ma il problema è che esagera: di questi piccoli artifici retorici ce ne sono dieci o quindici per pagina: se dopo due pagine la cosa diventa stancante, dopo cinque diventa irritante, e dopo dieci, insopportabile. Anche la traduzione non sembra perfetta. A parte questi difetti è un buon libro divulgativo, utile per chi di scienza sa poco o nulla e anche per chi ne sa un po' e vuole rinfrescare le proprie conoscenze (...se non gli sembra un po' troppo americano). ( )
Scienziati, docenti e divulgatori raccontano il loro lavoro illustrando al contempo le principali discipline scientifiche: fisica, chimica, geologia e astronomia. Attraverso queste pagine scopriremo che tutto intorno a noi e dentro di noi è scienza.
Dati dalle informazioni generali inglesi.Modifica per tradurlo nella tua lingua.
For Rick, my one in 6.5 x 10 to the 9th
Incipit
Quando il suo secondogenito compì tredici anni, mia sorella decise che era finalmente giunto il momento di non rinnovare più l'iscrizione a due tradizionali istituzioni di famiglia: il museo di scienze e lo zoo. Erano posti per bambini, mi disse.
Citazioni
Ultime parole
Non possiamo prometterlo, ma cercheremo, con tutto il nostro cuore e la nostra emoglobina e ogni singola cellula dei 90 trilioni che ci compongono e persino con i nostri simbionti batterici, che attenderemo, schiveremo i nostri stessi proiettili e saremo qui ad aspettarvi.
Award-winning science journalist Angier takes us on a "guided twirligig through the scientific canon." She draws on conversations with hundreds of the world's top scientists, and her own work as a reporter for the New York Times, to create an entertaining guide to scientific literacy--a joyride through the major scientific disciplines: physics, chemistry, biology, geology, and astronomy. It's for anyone who wants to understand the great issues of our time--from stem cells and bird flu to evolution and global warming. It's also one of those rare books that reignites our childhood delight in figuring out how things work: we learn what's actually happening when our ice cream melts or our coffee gets cold, what our liver cells do when we eat a caramel, how the horse shows evolution at work, and that we really are all made of stardust.--From publisher description.
È facile e accessibile, scorrevole e sintetico, e ben strutturato, anche se tende a essere poco preciso, ed è reso più vivo da frammenti di interviste con scienziati (quasi tutti americani). Ma l'autrice (giornalista scientifica americana, pluripremiata) afferma che la scienza, o almeno la sua esposizione, può essere divertente, e si sforza di renderla tale cospargendo l'esposizione di battute, umorismi, ironie, arguzie, spiritosaggini, giochi di parole, riferimenti a usi costumi cultura popolare cronaca, ecc. (quasi tutti americani). Ma il problema è che esagera: di questi piccoli artifici retorici ce ne sono dieci o quindici per pagina: se dopo due pagine la cosa diventa stancante, dopo cinque diventa irritante, e dopo dieci, insopportabile. Anche la traduzione non sembra perfetta. A parte questi difetti è un buon libro divulgativo, utile per chi di scienza sa poco o nulla e anche per chi ne sa un po' e vuole rinfrescare le proprie conoscenze (...se non gli sembra un po' troppo americano). ( )