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Il secondo volume della storia d’Italia è dedicata al periodo che va dall’anno 1000 al 1250. L’impero Romano è oramai un lontano ricordo e la nostra patria stenta ad arrivare ad una nuova identità. Da un lato una incredibile divisione del Paese dà spazio agli stranieri di invadere e controllare il Paese; ma dall’altro una nuova organizzazione economica e sociale getta le basi per uscire dal quel lungo periodo che è stato il Medioevo italiano; da un lato le città, i castelli ed i signorotti locali con un’economia basata sostanzialmente sul principio dell’indipendenza economica; dall’altro, le crociate e l’enorme impegno finanziario e organizzativo che comportano, richiedono una nuova concezione del mondo. Un altro tema di grande rilievo è quello dell’evoluzione della chiesa, da un lato ostaggio delle grandi famiglie e della politica, orientata, quindi, allo sfarzo e alla grandezza; mentre i germi di un nuovo e diverso modo di intendere la cristianità, dall’austerità di Arnaldo Da Brescia a San Francesco, dall’ordine di San Benedetto al rigore di San Tommaso. Ma anche sotto il profilo culturale l’Italia, ancora ostaggio della rilevanza del latino, inizia, con il dolce stil novo, figlio della poesia dei trovatori francesi, a cercare una propria lingua, sintesi dei dialetti e delle diverse identità locali. ( )
  grandeghi | Feb 2, 2017 |
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Titolo canonico
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Titolo originale
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Data della prima edizione
Personaggi
Luoghi significativi
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Epigrafe
Dedica
Incipit
La leggenda dell'Anno Mille, ormai è accertato, fu un'invenzione dei posteri.
Citazioni
Ultime parole
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Nota di disambiguazione
Redattore editoriale
Elogi
Lingua originale
DDC/MDS Canonico
LCC canonico

Risorse esterne che parlano di questo libro

Wikipedia in inglese (1)

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Descrizione del libro
'L'Italia dei comuni' è il quarto capitolo della storia d'Italia, raccontata da Indro Montanelli e Roberto Gervaso. È il seguito della 'Storia dei Greci' della 'Storia di Roma' e de 'L'Italia dei secoli bui'. Abbraccia due secoli e mezzo, dal Mille al 1250, e ricostruisce l'età dei Comuni e delle crociate sullo sfondo della grande lotta tra Papato e Impero.
L'Italia dei Comuni è una vivace e pittoresca galleria di personaggi, visti e descritti contro luce, senza miti e senza tabù, coi loro difetti, le loro qualità, i loro tic e le loro ubbìe. Papa Gregorio, la contessa Matilde, Arnaldo da Brescia, il Barbarossa, Federico II, Abelardo, San Tommaso sono stati spogliati dagli Autori dei paludamenti e dei pennacchi, di cui per secoli la storiografia ufficiale e accademica li aveva ammantati, e sono diventati uomini in mezzo ad altri uomini.
Montanelli e Gervaso hanno frugato nelle cronache medievali e il loro racconto ha il sapore e la freschezza di un reportage. Le lotte fra i Comuni e gli Imperatori svevi sono rievocate con il brio e l'immediatezza di una cosa vista.
I due scrittori diffidano dei luoghi comuni, delle apologie nazionalistiche e delle agiografie ufficiali. S'attengono rigorosamente e spietatamente ai fatti, animati da uno spirito laico e anticonformista che in qualcuno potrà dispiacere, ma di cui la maggioranza del pubblico è assetata.
Riassunto haiku

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