Uno dei primissimi romanzi di Egan ma già ci possiamo facilmente trovare tutti i tratti che lo caratterizzano: l'idea base incredibile ed affascinante, la parte di fantafisica (che è uno dei suoi tratti più distintivi) con i relativi capitoli astrusi e pesanti, l'evolversi della storia in modo un po' confuso e direi ostico. La parte iniziale è forse la migliore, con un personaggio ben definito ed accattivante: un investigatore un po' anti-eroe tormentato e complesso, un po' dark, in uno scenario "strossiano" weird e tecnologico. Dal momento in cui Egan tira fuori dal cappello la sua idea fantastica (una delle sue idee) le cose si fanno però difficili, per comprensione, per plausibilità e per pesantezza della storia.
Un romanzo interessante e direi anche affascinante, almeno al livello “teorico” perché nella pratica è davvero pesantuccio ed anche spesso noioso, almeno nella misura in cui poco comprensibile. Cmq da leggere, se non altro per non perdersi le incredibili idee di quest'autore. ( )