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La seduzione del luogo: storia e futuro della città

di Joseph Rykwert

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Da dove nasce il fascino irresistibile di alcune città? Da dove si sprigiona il disagio alienante di molte altre? Quali fattori ne determinano le sorti? Lo spartito delle infinite variazioni sul tema urbano è orchestrato da episodi irripetibili e da processi di lungo periodo, da scelte individuali e da pressioni collettive. I mutamenti demografici e le innovazioni tecnologiche degli ultimi tre secoli, le utopie sociali dell'Ottocento, il potere delle odierne multinazionali e l'evoluzione professionale del design sono solo alcune delle forze storiche che hanno modellato le città, nei dettagli della loro forma materiale e nell'insieme del loro segno metaforico. Su questa base, Rykwert apre al lettore il ventaglio dei paesaggi urbani del globo: Città del Messico e Shanghai, Londra e Parigi, Berlino e Barcellona, Brasilia e Nuova Delhi, ma anche le onnipresenti baraccopoli, le periferie, le cinture verdi e i quartieri di lusso, i parchi tematici e le città giardino, da Disneyland all'area milanese della Bicocca; fino, naturalmente, a New York, all'ombra della tragedia dell'11 settembre. Sintesi personale e documentata dei processi storici e culturali che hanno dato vita ai tessuti urbani del presente globalizzato, l'ultimo libro di Rykwert è un percorso nella carne e nello spirito delle città moderne, per capirne i valori materiali e simbolici, le articolazioni economiche e architettoniche, i presupposti sociali e artistici.… (altro)
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shelved at: 05 : Urban design /
  PeterKent2015 | Feb 14, 2016 |
shelved at: 05 : Urban design /
  mwbooks | Jan 22, 2016 |
I mostly enjoyed Rykwerk’s book. It seems a bit like Lewis Mumford’s City in History tome in a smaller format. In short, I feel it might be better titled The Seduction of All the Crap I Know About. Not a slam – I can only hope to be able to someday collate whatever it is I should remember about the built world into a single publication, but as I selected it as a commuter selection, it’s not a very good read at 20 minutes a pop. Rykwerk, at the subtitle suggests, concludes with possible panaceas for the 21st century city’s inevitable urban malaise with fairly basic suggestions similar to what we’ve already read from Jane Jacobs, The New Urbanists, and even Peter Blake. In short, he proffers urban and architectural “solutions” that are pretty common sense but indeed oft-ignored or only lightly implemented in most capitalist societies. Not really a strong conclusion to such a densely filled book, but overall, a well written history of almost everything about cities. ( )
  mjgrogan | May 14, 2009 |
The author takes an academic and often highly indirect approach to exploring the shape, design and planning of the city, as influenced by three factors:

* the Industrial Revolution
* utopianism
* architectural and design styles

In many ways he looks more at the ideas that have shaped the city, than the city itself.

He seems to think that he has made a coherent argument throughout the book, but I have to say, I didn't see it.

James Howard Kunstler's Geography of Nowhere is a much stronger book, however Seduction of Place is not bad as a companion work - it does much deeper dives into areas that Kunstler only skims over.

Part of the difference is in that Kunster's book is much more of a polemic, where as Rykwert's is more descriptive, with an academic style. On page 244, nearing the end of the book, Rykwert quotes a 1998 European Town-planning charter draft:

' "For most citizens and visitors," the charter says, for instance, "the character of a city is defined by the quality of its buildings and the spaces between them. In many cities, the urban fabric, including many heritage assets, have been destroyed by inappropriate plans for spatial reorganization, road construction, and uncontrolled actions by the property industry." '

Rykwert follows this by stating 'This dogmatically sums up what I have been arguing so far.' I have to say, it would have been better if he had clearly laid out of the terms and structure of his argument at the beginning of the book, because I really didn't find that this argument was conveyed throughout the book. ( )
  rakerman | Nov 18, 2007 |
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Da dove nasce il fascino irresistibile di alcune città? Da dove si sprigiona il disagio alienante di molte altre? Quali fattori ne determinano le sorti? Lo spartito delle infinite variazioni sul tema urbano è orchestrato da episodi irripetibili e da processi di lungo periodo, da scelte individuali e da pressioni collettive. I mutamenti demografici e le innovazioni tecnologiche degli ultimi tre secoli, le utopie sociali dell'Ottocento, il potere delle odierne multinazionali e l'evoluzione professionale del design sono solo alcune delle forze storiche che hanno modellato le città, nei dettagli della loro forma materiale e nell'insieme del loro segno metaforico. Su questa base, Rykwert apre al lettore il ventaglio dei paesaggi urbani del globo: Città del Messico e Shanghai, Londra e Parigi, Berlino e Barcellona, Brasilia e Nuova Delhi, ma anche le onnipresenti baraccopoli, le periferie, le cinture verdi e i quartieri di lusso, i parchi tematici e le città giardino, da Disneyland all'area milanese della Bicocca; fino, naturalmente, a New York, all'ombra della tragedia dell'11 settembre. Sintesi personale e documentata dei processi storici e culturali che hanno dato vita ai tessuti urbani del presente globalizzato, l'ultimo libro di Rykwert è un percorso nella carne e nello spirito delle città moderne, per capirne i valori materiali e simbolici, le articolazioni economiche e architettoniche, i presupposti sociali e artistici.

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