Questa che è la prima autobiografia di uno schiavo nero (1789) ha dovuto attendere 220 anni, e una minuscola casa editrice, per vedere la luce in italiano. Oltre ad essere un documento eccezionale, è anche un avvincente libro di avventure, poiché l’ex schiavo nigeriano («l’etiope oppresso», come si firma), rapito (all’età di 11 anni), venduto (in Virginia) e rivenduto (in Inghilterra), arriva infine a riscattarsi e naviga ogni mare, Polo Nord compreso, prima di fissarsi a Londra dove si dedica alla causa abolizionista. Fattosi battezzare per evitare di perdere, oltre alla terra, anche il Cielo, mostra comunque un sincero interesse alla nuova fede e sparge di citazioni bibliche il suo racconto. ( )